mercoledì 13 marzo 2013

NON SI GIUDICA UN LIBRO DALLA COPERTINA!



Quante volte abbiamo sentito questo frase, quante volte siamo entrati in una libreria e ci siamo lasciati conquistare da questo o quel romanzo solo guardandone la copertina. Sì, la copertina, perché questo è l’input, il primo, che ci spinge ad avvicinarci, a prendere in mano il libro, leggerne il titolo, aprirlo, rigirarlo tra le mani, scorrere la quarta, annusarne le pagine...
La copertina è fondamentale per avvicinare i lettori e chi meglio di un emergente conosce la veridicità di questa affermazione, testandola sulla propria pelle?
La prima regola per ottenre una buona copertina sarebbe quella di scegliere la giusta casa editrice, un gruppo affiatato che lavora insieme per il bene del libro, una casa editrice che non si basa sui numeri, per lo meno non quelli del nostro portafoglio.
Una casa editrice NON a pagamento ci tiene a dar risalto ai suoi lavori, alle sue pubblicazioni e quasi sempre si avvale di grafici qualificati che tengono alla buona riuscita del prodotto, a invogliare i lettori ad avvicinarsi a quel determinato libro e a esplorarlo.
Una 'ce' a pagamento, invece, non impiega la stessa meticolosità e, se lo fa, credetemi è per puro caso o perché l‘editore in questione è persona amante di letteratura e lettura, ma molto spesso le cose non stanno così: cio che interessa loro sono i numeri e, di conseguenza, questa o quella copertina non fa differenza.
E’ il caso di una grossa 'ce' a pagamento, forse la più conosciuta. Ricordo ancora quando, qualche anno fa', acquistai due libri di due amiche che avevano pubblicato contemporaneamente con questa grossa ce che si pubblicizzava anche in televisione, allora, e non esagero se vi dico che tra le due copertine solo il titolo differiva e qualche sporadica spruzzata di colore in un disegno monocorde.
E’ vero, esistono altre ce a pagamento che si impegnano, ma salvo casi fortuiti, ammettiamolo, noi emergenti ci accontentiamo, abbagliati dal miraggio di un sogno che si realizza e difronte alla prima copertina, al nostro nome nero su bianco, difronte alla carta stampata accettiamo il primo prototipo come fosse la nuova Bibbia.
Purtroppo è la verità, non si gudica un libro dalla copertina, a volte neppure dalla quarta, ma è quello che accade, sono i due parametri che servono al lettore per invogliarlo. E' ciò che succedde ogni giorno in libreria e allora cosa dovremmo fare noi emergenti? La cosa più ovvia, forse la più difficile, avvalerci di una casa editrice NON a pagamento seria e affidabile! Informiamoci, chiediamo consiglio all’amica, navighiamo, esploriamo il web , ma ricordiamoci che la troppa fretta è sempre una cattiva consigliera. In questo caso, uccide la letteratura e, con essa, anche i nostri sogni.

Facciamolo divenire il nostro motto, amici, come gli Strak di 'Grande Inverno' o i Lannister dalle cappe dorate, loro avevano un loro motto e vi prestavano fede! Il nostro sarà 'NON SI GIUDICA UN LIBRO DALLA COPERTINA … ma una buona 'ce' è quasi sempre la risposta!

3 commenti:

  1. Hai proprio ragione Linda!
    In ogni caso, se pur sono d'accordo con te sul fatto che non si giudichi un romanzo dalla copertina, è proprio il biglietto da visita di un romanzo.
    E' lei che ci attrae fra gli scaffali di una libreria e ci chiede di prendere in mano il libro che rappresenta.
    Proprio per questo, come hai detto tu, bisogna avvalersi di persone in gamba che cogliono davvero vendere il nostro romanzo e ci forniscono tutto il necessario perché ciò avvenga!
    Se poi mi citi Stark e Lannister...lo sai che io perdo la testa! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Martin s'intrufola sempre nei miei scritti ultimamente, come un piccolo diavoletto dispettoso ... sapevo di farti impazzire amica mia!

      Elimina