lunedì 4 agosto 2014

INTERVISTA A CRISTIAN ROSSI



Ciao Cristian, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda, grazie mille per avermi ospitato nel tuo blog. Sarò molto veloce, ho 28 anni e vivo a Commessaggio in provincia di Mantova assieme ai miei genitori e ai miei fratelli. Dopo il diploma di ragioneria ho iniziato subito a lavorare come impiegato presso un ufficio commerciale. Adoro ascoltare musica, guardare film, leggere, scrivere e passare il mio tempo libero assieme ai miei amici.

Il diploma di ragioniere, perito commerciale e programmatore. E l’impiego presso l’ufficio commerciale. Dove trovi il tempo per scrivere?

Durante gli anni di ragioneria dopo lo studio pomeridiano dedicavo il tempo che mi rimaneva alla scrittura ed è in quegli anni che ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo. Ora, che il lavoro mi impegna tutta la giornata, scrivo alla sera, quando sono a casa; non adorando guardare la tv, preferisco leggere (anche se ultimamente sto dedicandoci molto meno tempo) o se sono particolarmente ispirato scrivo.

Sei anche un appassionato lettore. Quali sono i tuoi autori preferiti e quale il libro da cui non ti separeresti mai?

Beh il mio autore preferito è senza dubbio Dan Brown, ho letto tutti i suoi libri, potrei dirti che li ho divorati in brevissimo tempo, nonostante ultimamente ci impiego molto tempo nella lettura. Tuttavia un libro da cui non mi separerei mai, non è suo ma è un libro di Fred Uhlman “L’amico ritrovato”. L’ho letto all’età di dieci anni circa e allora mi era stato imposto dalla scuola. Oggi è un libro che ogni tanto rileggo. Affronta il tema dell’amicizia in un modo straordinariamente profondo (e che condivido pienamente). Ti lascio un breve estratto che spiega tutto senza aggiungere altre parole.


[...]Nella mia classe non c'era nessuno che avrebbe potuto rispondere all'idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita.[...]

Tra le tue passioni c’è anche la musica. E’ fonte d’inspirazione per te?

La musica per me è fonte di rilassamento, quando ho le cuffie nelle orecchie mi stacco completamente dal mondo e potrebbe succedere qualsiasi cosa che io mi sento come in una bolla lontano da tutto e da tutti. No, sinceramente per ora non è ancora stata fonte di ispirazione.

Gestisci il tuo blog ‘Cristian Rossi Blog’. Di cosa ti occupi nello specifico?

È un blog dove esprimo il mio personale parere sui libri che leggo e dove chi vuole può trovare qualche informazione in più sul mio libro e su eventuali progetti futuri. Ho iniziato a gestirlo dall’inizio di questo anno e sto cercando col tempo di migliorare sempre di più il “servizio” che offro.


Nel, esordisci con il romanzo “La vendetta di Dio”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?


I lettori troveranno varie storie che si intrecciano; in particolare la storia di un giovane sacerdote che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si trova a dover aiutare e cercare di salvare un gruppo di bambini ebrei inseguiti da un indemoniato generale nazista che farà di tutto pur di catturarli.


http://buy.blomming.com/items/598281-la-vendetta-di-dio




Quali tematiche affronti nel libro e quale messaggio hai voluto trasmettere?


Ci sono vari temi: il principale è quello della sopravvivenza in un periodo duro come quello della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto nel periodo finale quando i nazisti non avevano nessun scrupolo e non guardavano più in faccia a nessuno nemmeno tra di loro. E poi c’è il tema della fede, del cercare la forza in Dio per poter andare avanti anche se a volte si mette in dubbio il suo aiuto. C’è il tema dell’amore materno dove una madre farà di tutto anche subire atroci torture, pur di raggiungere e salvare il proprio figlio. Ci sono tante tematiche importanti.

Il messaggio che ho voluto trasmettere è che la Guerra non è stata solo quella delle date e degli eventi politici che ci insegnano a scuola, ma è stata soprattutto quella che hanno vissuto le persone comuni sulla loro pelle, le loro sofferenze, i loro dolori, le loro paure e la forza che hanno dovuto adottare per andare avanti nella loro vita seppur distrutta da tutto ciò che accadeva.

Qual è stato l’input per “La vendetta di Dio”?

Sono sempre stato appassionato di questo argomento seppur atroce e drammatico. Ho voluto semplicemente cercare di raccontare dal mio punto di vista un periodo che non va dimenticato e soprattutto non va più ripetuto.  L’idea nasce da un sogno dove ero protagonista di parte delle scene iniziali del libro e che ho voluto mettere subito su carta perché mi erano rimaste impresse quasi come se fossi stato il regista di una scena di un film.

Il tuo romanzo presenta un titolo d’effetto. Quanto c’entra la religione nel tuo scritto e che rapporto hai con lei?

Leggendo il titolo può sembrare che il tema affrontato sia esclusivamente religioso, ma non è così. Il titolo nasce da una provocazione che si vuole dare al lettore, così come la copertina. In realtà si è pensato a questo titolo perché Dio viene sempre proposto come buono e colui che perdona tutto. Ed è indubbiamente vero, ma è anche vero che quando siamo in difficoltà ci chiediamo spesso “Dove è Dio adesso che ho bisogno?” oppure “Perché Dio mi stai facendo questo?”. Da qui nasce l’idea della vendetta: inconsapevolmente pensiamo che Dio sia stia vendicando con noi per qualcosa, e la stessa cosa la pensano i personaggi del mio libro di fronte alle situazioni che sono costretti a vivere.

Io sono credente ma non praticante. Credo che la religione abbia condizionato i modi di pensare e comportarsi delle persone (soprattutto in passato), ma non so quanto ciò che ci ha imposto e ci impone la Chiesa corrisponda alla reale volontà di Dio…. (è un pensiero del tutto personale, ognuno vive la religione come crede!)

Il tuo romanzo è edito da Butterfly Edizioni. Come ti trovi con questa casa editrice? La consiglieresti agli emergenti?

Con la Butterfly mi trovo benissimo, c’è un’atmosfera famigliare, di sostegno e supporto reciproco tra tutti e Argeta più che un capo è una sorella maggiore che ci gestisce donando tutta se stessa. Sì la consiglio assolutamente.

Hai altri progetti in cantiere di cui vuoi metterci a parte?

Sto lavorando ad un thriller ma per il momento sono ancora a “metà dell’opera”…

E’ stato un vero piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

Il piacere è stato mio e ti ringrazio davvero di cuore per avermi voluto e per il sostegno che mi hai dato. Sei stata una delle prime colleghe che ho conosciuto e sei stata per me un punto di riferimento. Grazie.


Per seguire Cristian    LA VENDETTA DI DIO

2 commenti:

  1. Grazie ancora Linda per l'opportunità. Spero le risposte siano all'altezza delle tue domande. :) Complimenti per il tuo splendido blog.

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    1. Eccome e le superano! <3 Grazie a te per quest'intervista :)

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