giovedì 28 agosto 2014

PARADISE VALLEY - IL DESTINO E L'AMORE di Patrizia Ines Roggero



Oggi vi presento il primo capitolo della saga “Paradise Valley” della bravissima autrice Patrizia Ines Roggero che ho avuto il piacere di ospitare nel mio blog.









SINOSSI: Sullo sfondo delle vaste praterie del Montana di fine '800, al tramontare dell'epoca d'oro dei cowboy, prende vita la storia di Jonathan e Abigail. 
Un amore segreto, un passato doloroso, un futuro incerto...
Il primo volume di una trilogia tutta da scoprire.










1883. Il libro si apre nella Grande Riserva Sioux, nel Dakota. Qui, troviamo Jonathan Shelley, il protagonista maschile, partecipare all’inipi: il rito di purificazione. Il giovane ha perso la moglie Giulia, deceduta per il vaiolo, e, incapace di sopperire al dolore, tenta di trovare una via di fuga nel rito, alla ricerca di una visione fortuita. Il risultato non è quello sperato, ma in Jonathan si radica la convinzione che sia giunto per lui il momento di lasciare la riserva e tornare nelle terre del Montana, dove il padre, ormai defunto, gli ha lasciato delle proprietà. 
Il giovane mezzosangue lascia i parenti  e si dirige verso Paradise Valley, dove un tempo vivevano il padre e i fratelli, prima che un colpo di fucile e la morte funerea si abbattesse sui componenti della sua famiglia.
Voltiamo pagina e ci ritroviamo a Livingston, nel Montana. Siamo nel 1885 e conosciamo Abigail Foster, una giovane di incantevole grazia che, dopo aver trascorso alcuni anni a Saint Louis per la propria istruzione, torna a vivere nel Circle F, proprietà dello zio Steve che ne gestisce e amministra terre e allevamenti.  Abigail e Steve sono soli al mondo e si ssotengono l'un l'altra, dopo la perdita dei famigliari a causa del colera.
Abigail è bella e apprezzata dagli abitanti di Livingston ma la sua vita sta per cambiare. A sconvolgerla, il mezzosangue  Jonathan di cui serba un ricordo infantile: grande amico dello zio, il giovane entrerà nella sua esistenza e nel suo cuore in un battito di ciglia. Galeotta, la ferita a una spalla a opera di un compaesano che disprezza il mezzosangue e la decisione di Steve, lo zio della ragazza, di prenderlo a servizio tra i mandriani del Circle F. 
Una girandola di avvenimenti conditi da una passione disarmante colorerà i giorni e le notti dei due amanti, ma nessuno sa cosa riserva il futuro e neppure le placide notti di luna possono mitigare gli eventi che stanno per sconvolgere Paradise Valley.





'Sapeva bene che tra loro non ci sarebbe potuto essere nulla, perché lui era un mezzosangue, anche se proveniva da una famiglia per bene e suo zio era uno dei più importanti abitanti di Livingston. 
Tutti avrebbero condannato la loro relazione e lei non intendeva vivere come un’emarginata.'

L’aspetto che colpisce di questo libro è innanzitutto l’ambientazione: i colori e i profumi della Paradise Valley filtrano dalle pagine direttamente nelle narici del lettore e noi chiudiamo gli occhi per ritrovarci attorniati dalle calde tinte della valle e, l’istante dopo, avvolti dal ghiaccio che atrofizza muscoli e cuore. 
I luoghi e il periodo storico scelti dall’autrice imbrigliano il lettore nella storia, senza lasciarlo più andare. La cura posta nel descrivere il West del diciannovesimo secolo è lodevole e ho particolarmente apprezzato i nomi originari che compaiono qua e là per rendere quanto più verosimili le vicende narrate.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la caratterizzazione dei personaggi, cui presto sempre molta attenzione; gli antagonisti come i protagonisti conquistano. Ho amato particolarmente il personaggio di Jonathan: un uomo carismatico dal carattere indomito, ma è la descrizione assolutamente credibile ad avermi convinto. Solitamente, siamo abituati a personaggi maschili irresistibili e impeccabili, invece qui conosciamo un uomo che non perde immediatamente la testa per Abigail. Un uomo che frequenta i bordelli, che diventa l’amante della focosa tenutaria, un uomo che puzza di cavalli e prostitute, prima di essere l’eroe romantico che tutte noi vorremmo al nostro fianco.
In egual misura, ho detestato la protagonista in più di un’occasione, in particolar modo la sua ritrosia, l’atteggiamento infantile, la paura per la propria reputazione e del giudizio dei compaesani, nello scoprirla innamorata di un mezzosangue.
Ho, comunque, apprezzato anche questa descrizione relativa a Abigail da parte dell’autrice: l’ha resa credibile e realistica, non la solita eroina stereotipata. Abigail proviene da una terra divorata dal problema del razzismo e della differenza tra classi, dove gli indiani sono bistrattati e a volte cacciati. Ho amato molto anche la sintonia tra lei e Steve, la generosità e l'onore che contraddistinguono lo zio della protagonista.





'Ho combattuto al fianco di uomini pieni di coraggio e ideali, m questo non è servito a vincere la guerra. Ha portato solo sofferenza, una sofferenza che ancora non si è placata. E’ per questo che ho lasciato la riserva e so di aver fatto la scelta giusta.
Appartengo a quella gente solo a metà e, anche se la mia famiglia è ancora laggiù, io non potrei più vivere confinato in un angolo di mondo al quale ogni giorno viene ancora tolta della terra da consegnare ai bianchi.'





I temi trattati sono la differenza tra classi di appartenenza, la discriminazione razziale, l’amore clandestino, la maternità e i segreti.
La Roggero ci introduce sapientemente anche nel mondo dei ranch dell’America di fine ‘800, dimostrando un lavoro di approfondimento non indifferente. Una lode va anche alla descrizione della Grande Bufera del 1887, la narrazione mi ha commosso e colpito, sentivo il freddo sulla pelle e l’alito ghiacciato sfiorare le pagine.
E poi abbiamo l’amore che muove le fila dell’intero romanzo e che lo annovera  di diritto tra i romance da ricordare. Un amore travolgente come quello che sconvolge i protagonisti, condito con sensualità ed eros palpabili ma pur sempre delicati. 
“Paradise Valley”, però, non descrive solo un grande amore, ma ne sviscera ogni aspetto, ogni sfaccettatura nascosta: conosciamo l’amore carnale per Dora, la tenutaria del bordello, quello puro e passionale per Abigail e, infine, quello eterno per Giulia, la moglie defunta di Jonathan. E non dimentichiamo anche il lieve tocco paranormale che la Roggero dona alla vicenda, attraverso il fantasma di Giulia e i sogni misteriosi di Jonathan, che contribuisce a donare un alone misterioso e accattivante al romanzo.





'Avvicinò il viso a quello di lei che se ne stava lì, immobile, come pietrificata dalla forza dei sentimenti che stava provando.
Fu solo l’esitazione di un istante, poi le loro bocche si unirono assaporandosi con esitazione … l’avidità di avere per sé i baci dell’altro, li trascinò in un rincorrersi di tenerezze e bramosia, lasciando che il mondo esterno si fermasse e osservasse attonito il loro primo bacio.'






Se amate i romance con un’indubbia ambientazione storica, se amate le storie d’amore e le saghe di passione in cui due civiltà sono messe a confronto con tutti i loro pregi e i difetti, colpe e virtù, questo è senza dubbio il romanzo che fa per voi.
E, ora, corriamo a leggere il secondo capitolo di questa trilogia, perché la Roggero sa scrivere e lo sa fare bene, sa tenere appeso il lettore e incatenarlo alle vicende di personaggi che non sarà facile dimenticare.

'Quella non era la vita che volevo, né quella per la quale ero nato … cio che desidero ora è un po' di tranquillità e mettere radici in un posto da poter chiamare casa.'

7 commenti:

  1. Grazie Linda! Grazie, grazie, grazie!!! Sono felicissima che ti sia piaciuto, hai saputo cogliere l'essenza di questo romanzo e, lo sai, il tuo giudizio per me era davvero importante!

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    1. Mi è piaciuto tantissimo e leggerò senz'altro gli altri due! Non vedo l'ora! <3

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  2. Anch'io ho apprezzato molto questo romanzo di Patrizia, un mix tra passione, sentimento e storia. Non vedo l'ora di leggere il seguito! (lo farò presto) :-)

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  3. è ora di agire, lo prendo, intanto un grazie a Patrizia per aver ambientato il suo romance in un mondo a me caro.

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