lunedì 11 febbraio 2013

INTERVISTA A JOLANDA BUCCELLA


Ciao Jolanda, benvenuta nel mio blog! Raccontaci qualcosa di te.
 
Mi chiamo Jolanda Buccella, sono nata in un piccolo paesino della provincia di Salerno ma da quasi un anno vivo a Milano, una città che adoro per il suo dinamismo e la sua straordinaria creatività.
Sono molto legata alla mia famiglia d’origine, adoro i miei amici e, come tutti i giovani della mia generazione, faccio fatica a trovare il mio posto sicuro nel mondo, ma sono una donna tenace e grintosa che difficilmente si scoraggia e perde la speranza, perciò sono molto fiduciosa nel domani.
 
Come nasce la tua passione per la scrittura?
 
Mi è sempre piaciuto scrivere ma non avrei mai creduto che questa passione si sarebbe poi concretizzata in un romanzo, invece è successo ed ora, anche grazie ai commenti positivi delle persone che lo hanno letto, ne sono felicissima. 
 
C’è qualche autore a cui tu ti ispiri?
 
Sono una lettrice accanita ma non mi ispiro a nessun autore in particolare, mi piacerebbe che il lettore riconoscesse una certa originalità nella mia scrittura. 
 
Oltre che una scrittrice sei un’appassionata lettrice di romanzi latino-americani. Da dove nasce questa tua predilezione?

Nasce dai miei studi, ho frequentato il liceo linguistico e per cinque anni ho studiato lo spagnolo, traducendo molti brani tratti dai romanzi di scrittori famosi come Isabel Allende e Gabriel Garzìa Marquèz. La loro scrittura mi  ha emozionato a tal punto che, da allora, non ho più smesso di leggerli.

Diplomata al liceo linguistico, hai una particolare predilezione per la pittura. Raccontaci di questa tua attitudine!

La pittura, in realtà, è un semplice hobby. Dipingo soprattutto quando sono molto nervosa e stressata e mi serve una valvola di sfogo.

Ami cucinare, andare al cinema, seguire il calcio, ma “sei ‘single’ per scelta d’altri”. Questa definizione mi incuriosisce. Approfondiamola!  

In realtà, questa, è un’affermazione che ho fatto per prendermi un po’ in giro perché in amore assomiglio moltissimo a Bridget Jones: sono una grandissima pasticciona. Fino a questo momento non sono riuscita a trovare l’uomo giusto per me ma non dispero di riuscirci, perché anch’io come tutte sogno di trovare il grande amore con cui condividere il resto dei miei giorni.



 
Il tuo primo libro è ‘Fortuna, il buco delle vite’. Un titolo singolare. Cosa scopriranno i tuoi lettori al suo interno?

Una donna che può sembrare un personaggio sconfitto perché nasce con una grave malformazione alla colonna vertebrale, ma pagina dopo pagina si renderanno conto che Fortuna fino alla fine non si arrende mai e lotta con le unghie e con i denti, nonostante mille avversità che la porteranno a vivere tre vite completamente diverse tra di loro, per ottenere il suo pizzico di felicità. 

La tua casa editrice è la Ciesse Edizioni. Com’è stata l’esperienza con questo editore?

Credo di essere stata molto fortunata, perché al primo tentativo sono riuscita a pubblicare con una casa editrice seria e affidabile che non mi ha chiesto alcun contributo per la pubblicazione, altrimenti 'Fortuna' sarebbe rimasta in un cassetto a riempirsi di polvere, perché non ho alcuna stima di quelle case editrici che pubblicano a pagamento.

Tra le presentazioni del tuo libro, ve n’è una in particolare che più delle altre ti ha emozionato?  

Ogni presentazione, soprattutto quando sei alla tua prima esperienza nel mondo letterario, porta con sé delle emozioni indimenticabili. Quella che ricordo con particolare emozione è stata la penultima che si è svolta il 5 gennaio nella mia parrocchia a Salerno. I ragazzi che hanno partecipato erano tutti particolarmente coinvolti, io mi sono commossa fino alle lacrime quando un giovane uomo ha letto la lettera che Nadir, il coprotagonista del mio romanzo, dedica alla sua compagna, Fortuna, poco prima che accada un evento tragico che segnerà profondamente il corso della storia. Mi sono venuti i brividi sulla pelle, perché era la prima volta che la ascoltavo da una voce maschile.

Stai lavorando a qualche altro manoscritto al momento?

Prima di ricominciare a scrivere mi sono presa un po’ di tempo, avevo bisogno di staccarmi completamente da un romanzo impegnativo come 'Fortuna' ma ora sono pronta per dedicarmi a qualcosa di nuovo.
Nel mio  prossimo libro ho deciso di affrontare il tema del bullismo che si sta diffondendo sempre più tra le ragazzine, perciò mi sono messa a studiare per non rischiare di scrivere cose inesatte, spero di riuscire a scrivere una storia capace di emozionarmi almeno quanto mi ha emozionato la prima. 

E io ti faccio un grande 'In bocca al lupo'! E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog!
Ciao e grazie mille per avermi ospitata sul tuo blog.

Per seguire Jolanda: JOLANDA BUCCELLA

2 commenti:

  1. Ringrazio dal profondo del cuore Linda per avermi ospitato sul suo blog, ho avuto l'impressione di fare due chiacchiere sincere con un'amica di vecchia data. La strada di un povero autore emergente che pubblica con una piccola casa editrice è complicata e difficile come scalare l'Everest, persone speciali come Linda rendono tutto un pò meno difficile.

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    1. Grazie a te Jolanda! E' stato un piacere intervistarti! Resto in attesa del tuo prossimo romanzo! :)

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