venerdì 28 febbraio 2014

SUPER GIVEAWAY! VINCI I ROMANZI DI Teresa Di Gaetano

Oggi voglio segnalarvi il giveaway del blog Never say books.
In palio ci sono ben 2 copie cartacee del romanzo "La sabbia delle streghe - La leggenda di Primrose" e 2 copie cartacee del sequel "La sabia delle streghe - Alla ricerca dei ricordi". Entrambi della talentuosa scrittrice Teresa Di Gaetano che ho già avuto il piacere di ospitare nel mio blog.





Questo è un SUPER GIVEAWAY perchè ci saranno ben 2 VINCITORI che si porteranno a casa i premi, ma andiamo a conoscere meglio questi bellissimi romanzi:



Sinossi: Delicata come un petalo di rosa perché raccontata con la stessa leggerezza di una fiaba, “La leggenda di Primrose” narra le avventure di una semplice ragazzina dal nome provvisorio IO, che un giorno, in apparenza per caso, si è persa ne Il deserto della solitudine.

Vorrebbe far ritorno nel suo mondo, ma non sa proprio come fare. Col tempo, suoi compagni diventano i granelli di sabbia del deserto e la misteriosa guida Chesterfield. Lui non solo le insegnerà ad accettare questa nuova realtà, ma le affiderà un importante missione: salvare dalla prigionia la principessa Primrose e il principe Chidley, gli unici in grado di liberare il GranRegno dal malefico e potente mago Ozark. IO intraprende allora il suo lungo viaggio e, attraverso il racconto degli altri personaggi, scoprirà la leggenda sulla principessa Primrose. Nonostante Urania, la principessa delle fiamme e fedele alleata di Ozark, cercherà in tutti i modi di impedirglielo, IO riuscirà lo stesso a portare a compimento la sua missione. Ma allo stesso tempo la condurrà a scoprire un risvolto davvero inaspettato della sua storia personale, riservandoci quindi un degno colpo di scena finale.






Sinossi: Sono trascorsi alcuni anni e la principessa Primrose ha trascorso tutto questo tempo al Castello insieme a sua madre e all’amato sposo, il principe Chidley. Nel frattempo, Kandahar, principe del regno di Duverger, si è messo in viaggio insieme al suo fidato servo Aalborg per cercare Primrose. Sua figlia Milmay è stata colpita dalla maledizione di una delle Tredici Streghe Nere e Kandahar ha appreso dallo Stregone Chabod che solo Primrose può guarirla.

Stanca di attendere, Primrose però decide di partire da sola per cercare i suoi ricordi di principessa. E così una notte, mentre tutti dormono al Castello, abbandona il suo sposo per intraprendere il viaggio alla ricerca dei ricordi.

Chi incontrerà la principessa Primrose durante il suo lungo viaggio? Solo amici o anche nemici invincibili? E soprattutto riuscirà alla fine a ricordare? Amore e dolore, vita e morte, enigmi e segreti mai svelati prima d’ora: un susseguirsi di eventi, che porteranno Primrose a crescere, a maturare, e a diventare regina del GranRegno.

Scoprite questo fantasy, dove la fantascienza si mescola con l’urban fantasy per regalarvi un mix davvero originale e unico, completamente fuori dagli schemi classici. Dove nulla è dato per scontato e tutto può sorprendervi. Fino all’inaspettato finale...



Per partecipare al givewaway e seguire tutte le regole: http://neversaybook.blogspot.it/2014/02/super-giveaway-la-saga-de-la-sabbia.html


Il giveaway scade il 23 marzo!




Non perdetevelo, in bocca al lupo e buona lettura!

mercoledì 26 febbraio 2014

THE CHRONICLES OF WENDELLS - L'ESLIIO DEL RE di Alessandra Paoloni

Qualche settimana fa, vi avevo anticipato la mia intenzione di leggere l'ultima saga di Alessandra Paloni, autrice che ho già avuto modo di ospitare nel mio blog. Oggi sono a presentarvi il primo appuntamento con l'imperdibile opera "The Chronicles of Wendells".






SINOSSI: «Un re in fuga. Un regno in subbuglio.
Un principe che attende di conoscere il proprio destino.
Nell'immaginario regno dei Wendell s'intrecciano in una intricata tela di avvenimenti i segreti e le gesta di un futuro sovrano e della sua corte, tra avide cospirazioni di potere e violente passioni.
Un romanzo a puntate, una storia d'amore e di gloria.»










"L'esilio del Re" è sostanzialmente un prologo lungo, così viene definito dall'autrice che ci introduce alla corte dei Wendells con mano delicata e sapiente. 
1023.La storia si apre con la notizia dell'abdicazione di Re Saul che passa di bocca in bocca tra i nobili. E' una mattina uggiosa quando, nel castello di Wendell, il monarca si appresta a lasciare segretamente la sua dimora, unici testimoni: un paggio e Ser Raymond, primo consigliere del Re. 
La scena si sposta poi nella stanza da letto del figlio, il Principe Luther, che ignaro di quanto sta accadendo tra le mura di pietra intrattiene la nobile Arielle tra le lenzuola. Il giovane non sospetta che la sua vita e quella dei suoi amici più cari non saranno più le stesse dopo quel giorno.










'Luther voltò il capo a guardare il trono, la sedia dei re, dove prima di suo padre suo nonno e tutti i suoi antenati si erano succeduti, tramandandosi la corona e il potere di Wendell. Un potere che ora rischiava di cadergli tra le braccia come una sorta di maledizione.'









Le capacità narrative della Paoloni non deludono chi ha già apprezzato i precedenti lavori ("Brevi monologhi di una sala da ballo difine Ottocento" e "La discendente di Tiepole"). Per chi, invece, non ha ancora avuto occasione di accostarsi a qualche suo edito, questa è di sicuro l'occasione per rimediare.
La scrittura è scorrevole a tal punto da far divorare il prologo, incapace di staccarsi dalle pagine, lasciando il lettore con l'amaro in bocca per l'attesa, mentre gli interrogativi insoluti pungolano la mente.
Dove sarà finito Re Saul? Avrà davvero abdicato? Che sorte toccherà al giovane Luther?

Un personaggio che mi ha molto incuriosito è Maribeth, la cugina del Principe, legata a lui da un rapporto unico e particolare.Conosciamo una fanciulla fresca, ingenua ma con un carattere forte che, senza dubbio, riserverà delle sorprese. Maribeth è abituata a ridere e confidarsi con il cugino, a correre per i corridoi del palazzo, a divertirsi e bearsi della propria giovinezza, quasi inconsapevole del fascino e dell'avvenenza che, di certo, non è invisibile all'occhio di nobili e cavalieri, non fa eccezione il cugino Luther che la desidera segretamente e ardentemente. 
Una nota di merito va anche al fascinoso e irreprensibile Wayne, un personaggio che di certo farà battere il cuore delle lettrici nei prossimi episodi e che, forse, si contenderà la scena con il bel Principe.





'Era la sorella che non aveva mai avuto; l'amante che non avrebbe mai spogliato.'








L'ambientazione medievale è senza dubbio l'aspetto più intrigante del libro, unito a un genere mai toccato prima d'ora dalla Paoloni: l'erotico
In questo prologo ci sono solo alcune scene che coinvolgono il Principe ma l'eros è palpabile e intrigante, senza mai scadere nel volgare.

Una menzione va anche alla bravissima Elisabetta Baldan per la splendida copertina!


Una lettura di qualità, un ebook da fulminare, disponibile a questo link, per una cifra irrisoria: http://www.amazon.it/Lesilio-del-The-Chronicles-Wendells-ebook/dp/B00FJ8N262

Chi ama le storie in costume di Re e cavalieri, chi è appassionato di storie d'amore che non sanno rinunciare a un pizzico di erotismo, non può non lasciarsi tentare dalla corte dei Wendell.

Non resterete delusi, è una promessa!

'Era una follia quella, una pazzia che mai nessun Wendell aveva osato avanzare nel corso della storia. Poteva essere la fine di tutto, della loro dinastia, della loro supremazia.'


sabato 22 febbraio 2014

INTERVISTA A MANUELA PARIC'

Ciao Manuela, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda è un piacere essere nel tuo salottino virtuale. Posso mettermi  comoda? <rumore di scarpe che si sfilano> Sto esagerando? <rumore di scarpe che si calzano>. Da dove comincio? Nel lontano 1976…mmm forse sto esagerando…  Amo scrivere. Ho iniziato da bambina: avevo un diario, un leziosissimo diario rosa,  e lo riempivo di linee, cerchiolini e trattini. Sostanzialmente fingevo. Poi a poco a poco quei segni inutili si sono trasformati in parole (verso i sei anni e mezzo, mai stata precoce!) e le parole in poesie innocenti.  E’ cominciata così.  Ora ho una figlia di cinque anni, meravigliosa e demoniaca. Mi barcameno tra lavoro, una casa sempre in disordine, un gatto obeso, un cane con la cresta e un pesce zombie. Amo andare al cinema, seguire le serie tv (truci o melense che siano…mi rilassano!) e leggere ogni tipo di libro, se ben scritto. Sono affascinata dal suono, dalla musica che le parole compongono accostandosi le une alle altre. Sono stupita dalla potenza delle stesse, dai significati espliciti e sottesi. Adoro raccontare storie e scoprire storie. Per il resto sono un disastro: spettinata, pigra, giocatrice mancata di pallavolo e in eterno conflitto con l’autostima. Un bijoux!
Ehi…ehiiiiii…stai russando! Un caffè? 

Un diploma al liceo scientifico, l’università, l’impiego come consulente aziendale e una figlia. Dove trovi il tempo per dedicarti alla scrittura? 

Non lo trovo MAI! Scrivo anche sulla carta igienica e nelle pause di CINQUE MINUTI…ho imparato a tenere il filo, guadagnando ovviamente un esaurimento nervoso!

Sei un’appassionata lettrice. Quali sono gli autori che ti hanno accompagnata in questi anni e dai quali non potresti mai separarti? 

Troppi: ne elenco qualcuno a caso…come se fosse una seduta dallo psicanalista!
Agatha Christie, Pennac, Benni, Dostoevskij, Kafka, Bulgakov, Gogol, Simenon, Banana Yoshimoto, Giacosa, Mark Twain, Bukowski, Zeno, Calvino, Ende…
Mi dica dottoressa, è grave?
Tutti diversi, tutti interessanti per motivazioni differenti, tutti da leggere! 

‘Adoro attribuire un senso, un significato alle cose’. Approfondiamo questa tua definizione. 

Attribuire un senso e un significato è parte integrante del processo creativo. La realtà esiste per come noi la definiamo. Nel racconto è particolarmente interessante utilizzare la scrittura per far passare svariati messaggi e suggerire molteplici interpretazioni. Nel mio lavoro è l’aspetto che più amo. Quando si ha a che fare con la pubblicità si deve trovare il giusto equilibrio tra testo, grafica, obiettivo, significato e utilizzare le metafore in modo funzionale ridefinendo spesso il contesto.  (Oh mamma sono stata criptica e antipatica! Ormai è fatta L) Dimenticavo…adoro quel che, con estrema facilità, fanno i bambini: vedono una sedia e pensano che possa essere una navicella spaziale. Ecco, quello è meraviglioso. 

Gestisci il blog ‘Fiume giallo - Esperienze narrative’, dove curi una rubrica di mini-racconti ispirati a fatti di cronaca nera. Di cosa si tratta nello specifico?

Mi piace legge e inventare racconti brevi, sono una patita di giochi ed enigmi matematici, trovo che sia esaltante scrivere avendo molti vincoli…quindi ho deciso di frugare tra i titoli di cronaca e inventare mini storie surreali da questi suggerite. Lo considero un buon esercizio per me e un contenuto di valore da condividere.
Eccotene un esempio: http://fiumegiallo.blogspot.it/2013/05/rubrica-dalla-cronaca-ai-mini-racconti.html in modo da spiegarmi meglio, se posso. <sente il rumore del fucile…>


Anche il teatro non ti è indifferente, infatti hai appena confezionato una commedia teatrale “WO HAR ISCH – la strana storia di tre uomini e un fantasma”. Daccene un assaggio.

"Wo har isch (Dove c’è pelo)" è stato per me un vero e proprio esperimento. Ero al mare, dispersa in un isolotto dell’arcipelago delle Kornati. Non c’era nulla se non la natura selvaggia e una barchetta che ci portava il cibo. La corrente elettrica era sufficiente solo per avere la stanza illuminata la sera…così, in quella realtà amena e diversa, ho tirato fuori un quaderno, una biro e ho deciso di scrivere qualcosa di altrettanto ameno e diverso dal mio solito: una commedia ironica teatrale. E’ la storia di tre amici: un avvocato, un medico e uno studente fuori corso infestati da un fantasma tirolese. Ritmi rapidi e battute su battute. Ho sempre apprezzato i film di Lubitsch e Billy Wilder e mi sono ispirata a loro per creare un racconto ironico, cortese e spero gradevole…nonostante qualche imbarazzante peto! 


 Nel 2007, esordisci con una raccolta di poesie “Capelli spettinati”. Parlacene. 

Non è stato proprio un esordio, ma ti ringrazio.  Era da poco venuta a mancare mia nonna, una nonna giovane e bella che mi aveva cresciuta come una figlia. Avevo molto da elaborare, in famiglia eravamo stanchi, disillusi e tristi. Quando è arrivato Natale ho pensato di condividere con loro una parte di me. Tutto qua. Il libro infatti è in versione cartacea e lo hanno letto poche persone. Ora sono cambiate molte cose, il dolore si è tramutato in qualcosa di forte e profondo che mi ha aiutato a definirmi come persona e a scegliere pezzi del mio futuro. Ora forse, potrei considerarlo un libro di poesie e trattarlo come tale. 

Nel gennaio 2013, pubblichi il tuo primo romanzo “L’enigma delle scarpe rosse”.  Di cosa si tratta? 

Ti incollo parte della sinossi…non saprei scriverlo meglio! (Lo avevo detto che ero pigra …vero?)
[...]32 mini capitoli da leggere in fretta. Un piccolo giallo d'atmosfera, un esperimento.  Una ragazza scompare, nella notte, lasciando sulla porta di casa un paio di scarpe rosse. Tutti credono che si tratti di un gioco tra ragazzi ma non il Signor Mocha. Guidato da un vago senso di inquietudine e aiutato dalla colorata chiromante Teodora segue gli indizi fino ad arrivare a mettere a rischio la sua stessa vita. Per tornare poi, come un eroe antico, alla propria consuetudine: “le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese... [...]
Mi piace definirlo un racconto lungo a capitoli brevi. "L’enigma delle scarpe rosse” è un “quasi-giallo” nato per caso. Un piccolo libretto d'appendice germogliato all'interno di un piedino pubblicitario di un quotidiano di provincia. Le possibilità di intervento andavano dalle 1200 alle 3000 battute a capitoletto. E’ stato un esperimento, una sfida...ma l'idea di sviluppare un intreccio avendo così tanti vincoli (anche contenutistici) mi ha allettato…ed eccolo qua. La storia se pur classica trova la sua originalità, oltre che nella sintesi, anche nelle modalità con cui viene trattato il fatto delittuoso: nessuno è in allarme, non vi è traccia di polizia e non è possibile effettuare le indagini in modo canonico. Il protagonista, Jean-Luc Mocha è un uomo qualunque, un curioso in balia delle sue intuizioni e della sua inquietudine. Insegue una sensazione e sono le emozioni che creano la vicenda. Il caffè è un elemento ricorrente all'interno della trama, per il Signor Mocha rappresenta il momento della riflessione, del manifestarsi della creatività e del pensiero divergente. Altri personaggi dalle personalità marcate animano il racconto: una coloratissima chiromante, un avvocato stanco, un clochard folle, dei giovani appassionati e delle donne sole e solitarie. Il racconto seppur auto-conclusivo è da considerarsi un prologo ad una serie di altri libri più corposi e strutturati. (Mi sono fatta prendere!) Ritroveremo perciò gli stessi protagonisti all'interno di nuovi misteri. Il prossimo titolo sarà: "L’enigma delle anime perdute."

E, come preannunci, nel novembre 2013 esce il sequel “L’enigma  delle anime perdute”. Cosa troveranno i lettori al suo interno? 

Un sole pieno, giallo e caldo. Non una nuvola. Nessuna brezza. Afa. Le strade luccicanti come se fossero state cotte dentro una gigantesca fornace e piccioni che si riparano all'ombra di alberelli cittadini. Una Piacenza torrida e immobile. In questo scenario si muovono molti dei personaggi conosciuti nel prologo “l’enigma delle scarpe rosse”, fra tutti Jean-Luc Mocha. La storia de "L'enigma delle anime perdute” è più dura e articolata rispetto alla precedente. Tuttavia, ancora una volta, ciò che caratterizza il libro, quasi più della trama, è lo stile narrativo e la mancanza di reali indagini. Atmosfere surreali, una matassa di informazioni apparentemente inutili e uomini e donne che sono caricature di se stessi. Attraverso i pensieri, la flemma e l’emotività del protagonista il racconto si dipana mostrandoci come le piccole crudeltà quotidiane spesso vengano scambiate per  convenzioni sociali. Nuove figure prendono vita e aiutano il lettore a esplorare gli animi dei personaggi chiave. A volte il tutto è punteggiato da una cinica e goffa ironia. La trama è semplice: un malato di mente fugge da una clinica, qualcuno muore, altri si fanno domande. 



http://www.amazon.it/Lenigma-delle-anime-perdute-Manuela-ebook/dp/B00IEEKO3M



Com’è nata l’idea per “L’enigma delle anima perdute”? 

In realtà è stata la logica conseguenza del racconto sperimentale “L’enigma delle scarpe rosse”. Erano rimaste molte questioni in sospeso sia rispetto alla trama che alla psicologia dei personaggi.  

Quali temi affronti in questo romanzo e qual è il messaggio che hai voluto tramettere? 

Il tema dell’amicizia, del dolore  e delle varie sfaccettature della violenza.  Non posso spiegarti altro…rischio di svelarti tutttttta la trama! 

Progetti futuri di cui vuoi metterci a parte? 

Pensavo di divertirmi scrivendo l’ennesimo libro con protagonista il fido Jean-Luc Mocha. Questa volta il fattaccio si svolgerà  in un isolotto croato. Non vedo l’ora di lavorarci: tutti i personaggi e le ambientazioni saranno nuove, uscirò dalla mia zona di comfort! Si intitolerà “ Il mistero dell’isola bianca”.
Volevo, inoltre, raccogliere i racconti minimi che posto sul blog, aggiungervi qualche inedito e omaggiare l’ebook così confezionato ai miei (pochissimi) lettori. Se riuscissi anche a illustrarlo sarebbe perfetto.
Da sempre coltivo il sogno di dedicarmi a una mia grande passione: le favole. Per ora mi alleno con mia figlia e poi…mi addormento. Non è un buon segno eh? 

E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog, in bocca al lupo per tutto! 

Hai presente quando apri il frigorifero e trovi un uovo, delle acciughe, un pezzo di lattuga marcescente e devi preparare una cena per otto? Entri in panico ma in qualche modo ci riesci? Ecco…alla fine di questa splendida e lunga intervista spero d’esser riuscita a preparare almeno una portata decente! E’ stato un vero piacere partecipare…queste poltroncine sono proprio comode. Grazie! 

Per seguire Manuela  MANUELA PARIC'

mercoledì 19 febbraio 2014

Segnalazione - DIARIO DI UNA CACCIATRICE di Giovanna Profilio

Oggi vi segnalo un'interessante uscita di un'autrice che avrò presto il piacere di intervistare. 
Sto parlando di Giovanna Profilio e del suo "Diario di una cacciatrice".

Il titolo non vi sarà nuovo, in quanto si tratta di una SECONDA EDIZIONE con la straordinaria copertina di Elisabetta Baldan che ho già avuto modo di ospitare sul blog.




 SINOSSI: Melissa è una ragazza che ha vissuto sempre nel benessere, essendo cresciuta in una famiglia facoltosa.
Un giorno, però, si trova a perdere la persona più importante della sua vita e tutto cambia. Un incontro con un uomo misterioso in un luogo insolito le faranno conoscere cose di cui non immaginava neanche l'esistenza. Sarà così che da semplice studentessa universitaria si ritroverà ad affrontare i demoni del passato.
Divisa tra il bene e il male, s'imbatterà in Dimitri, demone che nulla ha di pauroso, al punto da conquistarla con i suoi occhi blu. E la ragazza combatterà una dura lotta, divisa tra ragione e amore.



DOVE TROVARLO (ancora per poco in attesa della nuova edizione): http://www.amazon.it/Diario-una-cacciatrice-Giovanna-Profilio-ebook/dp/B00DXMVFQK/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1392804120&sr=8-1&keywords=diario+di+una+cacciatrice










[...]Sentivo la sofferenza in quelle ultime righe. Il bisogno mentale e fisico di un uomo che per lei aveva significato più di mio padre. Non sapevo se odiarla per questo o capirla. Capire l'amore impossibile di una donna,rassegnata a perdere ciò che veramente vuole e desidera con tutta se stessa. Il dolore nel sapere giá dall'inizio che il loro amore non avrebbe messo radici solide,perchè lui se ...ne sarebbe andato e avrebbe donato il suo cuore a un'altra.Rassegnarsi all'idea che non ci sarebbe mai stato un futuro insieme.Una lacrima scivolò lentamente sulla mia guancia e la raccolsi con un dito prima che scendesse sul collo,non dovevo piangere,non potevo.Presi un bel respiro e mi concentrai sulla pagina seguente.[...]





 "Diario di una Cacciatrice" è la storia di un amore diviso tra bene e male, uno di quei sentimenti che sembrano non lasciare alcuna via di uscita.
Un'opera forte e appassionante che rivelerà le doti artistiche e umane della sua autrice.




 
 [...] Sentivo il cuore arrivare a pulsarmi fino alle orecchie e gonfiare le mie vene di sangue vivo, mentre continuavo a spingermi nel fitto della foresta buia. La mia corsa sembrava inevitabilmentelenta e debole, come se il tempo avesse deciso di lottare contro di me. Ignorando il bruciore al fianco per il fiatone, arrancavo nel buio della notte perdendo il conto dei chilometri che i miei piedi ave...vano divorato senza sosta. Dovevo raggiungere il luogo del mio sogno, la fortezza tetra che tutte le notti aveva tormentato il mio sonno.Un ringhio feroce, di dolore, stracciò il silenzio della foresta, lasciandomi impietrita. Il dolore di un uomo diviso fra due mondi. Il bene e il male.Lottando contro lo sconforto e la sensazione di sconfitta, ripresi la mia folle corsa, consapevole dell’amore che m’incatenava ad un destino che qualcuno aveva scelto per me anni prima.L’amore per quella creatura infernale cui ero stata inconsapevolmente legata dal momento della mia nascita, e che ero disposta a salvare sacrificando la mia stessa vita.Un altro ruggito sofferente mi costrinse ad accelerare la corsa, mentre mi preparavo ad affrontare l’inferno per amore [...]



 





L'AUTRICE: Giovanna Profilio nasce a Milazzo il 24 Maggio del 1989. Terminati gli studi, decide di frequentare dei Corsi Regionali che le permettono di ottenere il titolo di Operatore Informatico. Si appassiona alla scrittura già all'età di dodici anni, ma solo con il tempo acquisisce le prime conoscenze editoriali e riprende la stesura di un progetto intitolato "Diario di una cacciatrice", il primo passo a segnare l'inizio di una avventura come aspirante scrittrice.








Vi  saluto con il bellissimo booktrailer de "Diario di una cacciatrice" curato da Rossella Sicilia!
Buona visione e buona lettura!


http://www.youtube.com/watch?v=UTvvN7RPlvA&feature=share
Booktrailer

lunedì 17 febbraio 2014

INTERVISTA A TIZIANA MARIE GALOFARO (MEW NOTICE)

Ciao Tiziana, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda, grazie per questa opportunità. Mi chiamo Tiziana e, oltre ad essere mamma e moglie, nel tempo libero scrivo recensioni e romanzi. Ho sempre scelto il genere Fantasy perché da bambina leggevo tantissimo le favole e i racconti fantastici. Mi piaceva circondarmi di fate ed elfi, folletti e maghi, streghe e draghi e sovente mi consideravano un po’ strana, ma non davo molta importanza alle voci. Ho iniziato a leggere e a scrivere fantasy verso i dieci anni. Prima, ai miei tempi, non c’era il computer e così annotavo le idee su tutto ciò che trovavo. Oggi i nostri ragazzi sono fortunati, hanno la tecnologia dalla loro parte. La cosa più strana è che non ho mai ambito a pubblicare. Conservavo tutto dentro di me. Poi le cose cambiano e adesso sono Mew Notice.

Per i tuoi scritti, utilizzi lo pseudonimo Mew Notice. Perché questa scelta?

All’inizio era semplicemente per rimanere dietro le quinte, adesso mi piace. Mi piace sentirmi chiamare spesso Mew. Comunque rimango sempre una persona molto riservata. Lo pseudonimo Mew è, in un certo senso, un errore. Doveva essere News, però il mio pc è strano come me e così lo ha corretto con Mew. Notice è l’anagramma del mio nome in inglese: notizia, ovvero Tiziana. E poi le mie bambine vanno matte per Mew <3. 


La laurea in ‘Lingue e letterature straniere’, il lavoro di insegnante di inglese, un matrimonio e due splendide bambine. Dove trovi il tempo per scrivere?

La notte. Quando tutti dormono io vivo, ovvero vivo le storie dei miei personaggi. Mi piace immedesimarmi in loro, mangiare cibi che io non posso mangiare, visitare luoghi impossibile da raggiungere, incontrare unicorni, angeli e fate. Mi piace poter staccare la spina e immergermi in un mare di fantasia. Nuotare indisturbata e senza dover pensare troppo. Forse perché tutti i giorni affronto la realtà e allora dopo un po’ necessito di una boccata di ossigeno. Comunque la colpa è di mio marito, perché, causa lavoro, viene spesso chiamato di notte, così, invece di andare a letto e sognare, io mi alzo e inizio a creare. Ultimamente mi sto dedicando anche al genere sentimentale. Spero di riuscire a terminare una storia che avevo nel cassetto e nel cuore.

Nel tempo libero, scrivi recensioni cinematografiche come Freelance. Parlacene. 


Tutta colpa della scuola! Per tanti anni sono stata precaria e i miei contratti nelle scuole terminavano sovente il 30 giugno. Luglio e agosto, non essendo pagata, cercavo altro da fare; così, tramite una carissima amica, sono venuta a conoscenza della ….. Ho iniziato a scrivere piccolo articoli, poi mi inviavano video e pilot di telefilm da tradurre o recensire. Così è iniziata la mia avventura da freelance. Amo il cinema, ma soprattutto le serie televisive. È un mondo meraviglioso avvolto un po’ dalla fantasia, mia linfa vitale. 

Sei anche redattrice della rubrica “Genitori e figli” sul sito lovvy.it. Di cosa si tratta? 

'Lovvy.it' è un sito che parla d’amore sotto tante sfaccettature. Diamo consigli agli innamorati, suggeriamo cibi sfiziosi, proponiamo idee per vacanze a basso costo, ma comunque lovvissime… e poi la mia rubrica dove mi occupo di rendere un po’ più semplice il rapporto tra figli e genitori. Ultimamente sto anche cercando di rispondere alle domande di alcune mamme che mi fanno sulla scuola, tipo: dislessia, compiti a casa, sport…
 

Nel 2012, pubblichi il tuo primo romanzo “Come un batter d’ali” con la Sesat Edizioni. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

In “Come un batter d’ali” si parla di amore. È fondamentalmente un romanzo di crescita, sia mio che dei miei protagonisti. I due ragazzi del romanzo hanno solo 17 anni lei e 18 lui. Sono alle prese con il primo amore ma, se all’improvviso apparissero due angeli un po’ imperfetti a rovinarti il tuo primo grande amore, cosa faresti? Noir e Mia sono sempre a un bivio e cercheranno in tutti i modi di fronteggiare il destino. Ci riusciranno? Forse ci sarà un continuo ;)



                                                                            http://www.sesatedizioni.it/come-un-batter-dali-catalogo/




Come nasce l’idea per questo romanzo e quali temi affronti? 

L’idea nasce durante un viaggio a Parigi con la mia famiglia. Sulla Torre Effeil ho visto un ragazzo e una ragazza che si stavano scambiando una promessa d’amore. Lui aveva una piccola confezione in mano: celava un anello. Nel residence dove alloggiavo ho invece incontrato una coppia altrettanto particolare: una ragazza bionda e austera, e un ragazzo con la pelle baciata dal sole, che litigavano animosamente. Grazie a loro è nato il libro. 

Il romanzo parla d’amore, di amicizia, di problemi adolescenziali… ma anche di scelte che i nostri ragazzi devono sovente affrontare.  

Nel 2011, è proprio con questo romanzo che ti classifichi al secondo posto al concorso della Ded’A Edizioni “Pagina Uno”. Cosa ricordi di questa esperienza? 

È stata un’esperienza bellissima  perché, per la prima volta, ho potuto testare i giudizi di estranei. La Ded’A Edizioni mise online il primo capitolo e i lettori dovevano votare. Era una seconda vittoria, perché oltre ad aver superato la prima selezione ( il romanzo è stato scelto dalla casa editrice), sono arrivata seconda. Acquistata fiducia ho spedito il libro a varie case editrici. Dopo circa un mese ho ricevuto la comunicazione telefonica da parte della Sesat. “Come un batter d’ali” prendeva finalmente il volo. 

In seguito pubblichi il secondo romanzo “Il cuore tra le onde” e l’antologia di racconti noir “Noctis umbrae”. Daccene un assaggio. 

“Il cuore tra le onde” è un short novel. I protagonisti sono Angie, una apparente ragazza normale e Nereo, un principe degli abissi. Una notte d’estate si incontrano e tra i due nasce l’amore, ma vivono in due mondi diversi e così sono costretti a lasciarsi. Ma si possono separare due anime gemelle? Non posso dire altro.
"Noctis Umbrae" è un’antologia di racconti Noir. Il mio racconto preferito è "Mortem Black". Mortem, il male in persona, si innamora e così anche lui soffre per amore.  Una specie di rivincita. 

Ed è proprio con “Il cuore tra le onde” che, nel 2012, ti classifichi seconda al concorso “Racconto Fantasy” indetto dalla Itodei. Parlacene. 

Arrivo sempre seconda, ma a quanto sembra porta bene. Dopo il concorso Itodei  “Il cuore tra le onde “ è stato primo sia in amazon che in kobo per diverse settimane. Più di 3000 download.   

Partecipi per quattro anni al Torneo “Io Scrittore”, indetto da GeMs. Cosa ti ha lasciato questa esperienza e la consiglieresti? 

"Io Scrittore" è un esperienza particolare perché altri scrittori giudicano il tuo romanzo e a sua volta anche noi giudichiamo gli altri. È un torneo vero e proprio ma è anche una vera lotteria. Non sono mai arrivata tra i finalisti. Sono stata sempre bocciata per i nomi dei miei personaggi, perché i romanzi sono scritti in prima persona, perché lo pseudonimo usato non piaceva al lettore… insomma, non ho ricevuto tanti giudizi costruttivi, ma ho cercato lo stesso di fare tesoro di ciò che qualcuno, onestamente, mi ha suggerito. Non
sempre tra i 10-15 giudizi ricevuti trovi il lettore onesto e così, secondo il mio modesto parere, bisogna partecipare semplicemente per condividere con altri l’esperienza della scrittura e della lettura. L’unica cosa positiva del Torneo è che ho conosciuto tante persone e con qualcuno sono diventata amica. Ci siamo anche incontrati. 

I tuoi lavori sono stati pubblicati sempre con la Sesat Edizioni. Come ti trovi con questa casa editrice? La consiglieresti agli emergenti all’ascolto? 

Assolutamente sì. La Sesat Edizioni è una piccola casa editrice di Bologna non a pagamento. Mi sono sempre stati vicino e si è instaurato un rapporto di amicizia. In un mercato editoriale dove tante case editrici pubblicano chiedendoti di sponsorizzarti da solo, con la Sesat la parola chiave è collaborazione. Fondamentale per andare avanti. 

Hai qualche altro progetto in cantiere? 

Sì, sto collaborando con un carissimo amico alla stesura di un romanzo di fantascienza.  Spero di riuscire nell’intento, perché non è il mio genere e quindi  la parte tecnica è il suo compito, quella dei sentimenti spetta a me. Il romanzo per adesso è solo una bozza, ma ci stiamo lavorando la sera.  

È stato un vero piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto! 

Grazie Linda, thanks a lot.  

Per seguire Tiziana (Mew Notice)      MEW NOTICE


http://www.youtube.com/watch?v=IE9Ja7RLjAI