Ciao
Rossana, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao, Linda, grazie per l’ospitalità.
Non amo molto parlare di me… comunque, sono nata e vivo a Verbania, sulla sponda piemontese del lago Maggiore e lavoro nell’ambito delle promozioni. Amo la musica, le lunghe passeggiate e i cani. Mi definisco una donna complicata ma che crede nei valori dell’amicizia e della famiglia e che si spende per dare il meglio di sé a chi la circonda. Credo, insomma, di dare e meritare rispetto. Spesso, ahimè, resto delusa ma sono rischi che, una persona perbene, è costretta a correre!
Qual' è stato il tuo primo approccio con il 'mondo della scrittura'?
Se
per 'mondo della scrittura', intendiamo “scrivere semplicemente”, sin da piccola
mi dilettavo nell’improvvisare racconti e piccole sceneggiature per musical!
Se intendiamo il mondo editoriale, è avvenuto tardi, alla soglia dei miei primi 40 anni!
Se intendiamo il mondo editoriale, è avvenuto tardi, alla soglia dei miei primi 40 anni!
Gestisci
il blog ‘Rossana Lozzio Scrittrice’ in cui intervisti emergenti, gestisci la FanPage di Alberto Fortis con il quale hai collaborato per la stesura della
biografia del cantautore. Curi la rubrica ‘L’arte che ci gira intorno’ sulla
rivista online ‘Espressione Libri’ e collabori con Mondo Libri, sempre sul
social Facebook. Dove trovi il tempo per scrivere?
Se è per questo, gestisco anche il mio sito (www.roxieplace.com) e la FanPage su Facebook dedicata al mio mito per eccellenza, Teo Teocoli!
Il tempo per scrivere, si trova sempre e comunque… considerando che, nel mio caso, è talmente radicato nel dna da indurmi a non sentirmi completa, nel momento in cui dovessi abbandonarla per più di qualche giorno di seguito.
Nel
2005 pubblichi il tuo primo romanzo “Fino alla fine” con il quale partecipi al
progetto VCO TALENTI EMERGENTI. Parlaci di questa esperienza.
Sono
stata all’interno di questo progetto itinerante, per un paio di anni, insieme a
colleghi artisti della mia provincia.
Si trattava di promuovere l’arte in generale ma purtroppo, come spesso succede, non ha avuto il riscontro sperato e così, è stato chiuso definitivamente.
Per quanto mi riguarda, è stata una prima esperienza che mi ha messo a contatto con un pubblico e mi è stata di aiuto, nel mettermi in gioco, con tutte le insicurezze che accompagnano una timida cronica come me!
Si trattava di promuovere l’arte in generale ma purtroppo, come spesso succede, non ha avuto il riscontro sperato e così, è stato chiuso definitivamente.
Per quanto mi riguarda, è stata una prima esperienza che mi ha messo a contatto con un pubblico e mi è stata di aiuto, nel mettermi in gioco, con tutte le insicurezze che accompagnano una timida cronica come me!
Nel
2008 pubblichi il tuo secondo romanzo
“Hollywood e dintorni” e sempre lo stesso anno dai vita al racconto “Le ali di
un angelo” a cui fa seguito nel 2010 “L’angolo delle fragole”. Illustraci
questi due racconti legati a doppio filo.
“Le
ali di un angelo” è nato (dapprima nella mente e poi, come vero e proprio
progetto editoriale) in un brevissimo arco di tempo che si sviluppa da un
concerto di Alberto Fortis nella sua città natale, Domodossola, a cui ho
assistito in estate, e il raduno dei suoi fans che si svolse a Jesolo, nello
stesso anno, il 2008.
Restai così colpita dalla spiritualità che emanava Alberto e dal modo in cui interpretava sul palco una delle sue canzoni, dal titolo “Hai ragione tu”, da sentirmene fortemente ispirata. Così, gli dedicai il romanzo e “dipinsi” il personaggio maschile della storia su quello che mi aveva trasmesso lui. Il seguito, “L’angolo delle fragole”, è nato su richiesta di chi aveva letto “Le ali di un angelo”, in quanto ritenevano ci fosse stato un finale aperto e che, comunque, i personaggi avessero ancora qualcosa da comunicare.
In realtà, non sono favorevole alle saghe… ma dopo averci riflettuto per un po’, mi sono detta che avrei potuto provarci e che, se il romanzo non mi avesse soddisfatto, non sarei stata costretta a pubblicarlo. Mi sono messa alla prova e il risultato è tutto all’interno de “L’angolo delle fragole”!
Restai così colpita dalla spiritualità che emanava Alberto e dal modo in cui interpretava sul palco una delle sue canzoni, dal titolo “Hai ragione tu”, da sentirmene fortemente ispirata. Così, gli dedicai il romanzo e “dipinsi” il personaggio maschile della storia su quello che mi aveva trasmesso lui. Il seguito, “L’angolo delle fragole”, è nato su richiesta di chi aveva letto “Le ali di un angelo”, in quanto ritenevano ci fosse stato un finale aperto e che, comunque, i personaggi avessero ancora qualcosa da comunicare.
In realtà, non sono favorevole alle saghe… ma dopo averci riflettuto per un po’, mi sono detta che avrei potuto provarci e che, se il romanzo non mi avesse soddisfatto, non sarei stata costretta a pubblicarlo. Mi sono messa alla prova e il risultato è tutto all’interno de “L’angolo delle fragole”!
E'
sempre il racconto “L’angolo delle fragole” che ti fa collaborare con il
quotidiano online ‘Verbania News’, gestendo una rubrica settimanale dal titolo
“La posta delle fragole”. Di cosa si tratta?
Ho
gestito questa bella rubrica fino alla chiusura del quotidiano che, purtroppo,
ha avuto vita breve (si trattava di un esperimento) ma è stata un’esperienza
che non solo mi ha davvero appassionato ma che mi ha messo in continuo
confronto con i lettori. Era una rubrica legata ai sentimenti, ogni settimana
proponevo un argomento e chi lo desiderava, lo commentava, interagendo con me.
Un’esperienza che sarei pronta a rifare, se qualcuno me lo proponesse… senza
rifletterci per un solo secondo!
Nel
maggio 2011 pubblichi il romanzo “Una farfalla sul cuore” che debutta al Salone Internazionale del Libro di Torino. Un libro nato da un esperimento su Facebook. Parlacene.
Avevo ed ho tutt’ora un gruppo ristretto e selezionato di persone che mi
seguono con affetto e così, ho proposto loro di interagire con me, mentre
scrivevo la storia che sarebbe poi diventata “Una farfalla sul cuore”.
Di tanto in tanto, pubblicavo dei sondaggi e proponevo una rosa di opzioni come risposte. Abbiamo scelto così, insieme, dai nomi dei personaggi, alle loro professioni, piuttosto che al colore che avrebbe dovuto avere la farfalla protagonista o il nome della villa che avrebbe fatto da sfondo agli incontri importanti.
Ci siamo molto divertiti e da allora, nello stesso gruppo, continuiamo ad interagire, ogni volta che comincio a scrivere una nuova storia.
Mi piace rimanere in contatto con chi mi legge, mi aiuta a crescere e a migliorare professionalmente e mi regala amore e supporto, a livello personale.
Di tanto in tanto, pubblicavo dei sondaggi e proponevo una rosa di opzioni come risposte. Abbiamo scelto così, insieme, dai nomi dei personaggi, alle loro professioni, piuttosto che al colore che avrebbe dovuto avere la farfalla protagonista o il nome della villa che avrebbe fatto da sfondo agli incontri importanti.
Ci siamo molto divertiti e da allora, nello stesso gruppo, continuiamo ad interagire, ogni volta che comincio a scrivere una nuova storia.
Mi piace rimanere in contatto con chi mi legge, mi aiuta a crescere e a migliorare professionalmente e mi regala amore e supporto, a livello personale.
Nel
novembre 2012 pubblichi il romanzo “Un pubblico di stelle … sorride” edito da
Runa Editrice e, sempre lo stesso anno, il tuo racconto “Non so dirti di no”
viene scelto per l’antologia “Impronte d’amore” edito dalla Butterfly Edizioni.
Di cosa tratta questo racconto.
“Non
so dirti di no” è stata un’altra delle mie scelte di mettermi alla prova. Non
mi sento portata, infatti, per i racconti brevi e non mi piace che mi si
impongano dei limiti nella lunghezza che dovrebbe avere una storia che scrivo.
Ma ci ho provato, dopo essere stata invitata a partecipare ed è stata una vera sorpresa,
scoprire di essere stata selezionata per l’antologia “Impronte d’amore”,
nonostante fosse stata una mia “prima volta”!
Ringrazio ancora Argeta, la proprietaria della Butterfly Edizioni, per avermi regalato questa bella soddisfazione.
Il racconto è scritto in prima persona e narra di un amore di quelli destinati a durare per sempre ma a non realizzarsi. Non posso dire di più, perché, trattandosi di racconto breve, dovrei per forza svelare il finale e Argeta non me lo perdonerebbe!
Ringrazio ancora Argeta, la proprietaria della Butterfly Edizioni, per avermi regalato questa bella soddisfazione.
Il racconto è scritto in prima persona e narra di un amore di quelli destinati a durare per sempre ma a non realizzarsi. Non posso dire di più, perché, trattandosi di racconto breve, dovrei per forza svelare il finale e Argeta non me lo perdonerebbe!
C’è
un romanzo o un racconto al quale ti senti più legata? La cui
realizzazione ti ha lasciato un ricordo
indelebile, un’emozione, una sensazione particolare?
Sono
due, per il momento, (sarebbero tre ma includo un romanzo che ancora non è
stato pubblicato e del quale, non posso quindi parlare).
“Fino alla fine”, non soltanto perché lo vivo come il primogenito delle mie creature edite ma perché la sua protagonista femminile, Amber Rose Hamill, è praticamente il mio alter ego… e “Le ali di un angelo”, perché ad esso sono legati ricordi, incontri ed emozioni che auguro a chiunque di poter vivere durante la propria esistenza.
“Fino alla fine”, non soltanto perché lo vivo come il primogenito delle mie creature edite ma perché la sua protagonista femminile, Amber Rose Hamill, è praticamente il mio alter ego… e “Le ali di un angelo”, perché ad esso sono legati ricordi, incontri ed emozioni che auguro a chiunque di poter vivere durante la propria esistenza.
Nel
gennaio 2013 pubblichi il romanzo “Una favola per Asia” con Edizioni Miele,
vincitore della quinta edizione del concorso “Da donna a donna”( Luglio 2012).
Cosa troveremo all’interno del tuo libro?
“Una
favola per Asia” è la storia di una bambina che è 'innamorata' del suo
scrittore di favole prediletto, Luca Antonioni. La piccola vive con il padre
Stefano e con la sorella di lui, la giovane zia Raffaella, andata ad
abitare con loro dopo la prematura scomparsa della madre.
Non intendo raccontare di più, perché spero di invogliarvi ad acquistarlo e a leggerne la storia ma credo sia davvero adatta ad un pubblico eterogeneo e che possa regalare emozioni e positività. Quello che desidero possa essere trasmesso da ognuno dei romanzi che scrivo.
Non intendo raccontare di più, perché spero di invogliarvi ad acquistarlo e a leggerne la storia ma credo sia davvero adatta ad un pubblico eterogeneo e che possa regalare emozioni e positività. Quello che desidero possa essere trasmesso da ognuno dei romanzi che scrivo.
Com’è nata l’idea di “Una favola per Asia”?
“Una
favola per Asia” è stata scritta molti anni fa ed allora, non ero ancora
diventata zia.
Mi sono molto immedesimata in Raffaella ed ho immaginato come sarebbe stato avere una nipotina femmina, proiettando nella storia il tipo di rapporto che ci avrebbe legate, secondo il mio modo di essere e di sentire.
Mi sono molto immedesimata in Raffaella ed ho immaginato come sarebbe stato avere una nipotina femmina, proiettando nella storia il tipo di rapporto che ci avrebbe legate, secondo il mio modo di essere e di sentire.
Quali
temi affronti nel tuo romanzo?
Sono
diversi, dal modo in cui è possibile affrontare una malattia difficile e da
come questo possa mutare il corso della stessa vita, a come possano essere
ricettivi e incredibilmente magici i bambini. Suggerisco davvero di ascoltarli
e di osservarli molto, spesso, sono in grado di vedere quello che ci sfugge e
questo, lo si evince anche in un altro dei miei romanzi che è “Una farfalla sul
cuore”.
Vuoi
anticiparci qualche tuo progetto futuro?
Oltre
a tutto ciò di cui mi occupo, di cui abbiamo già parlato, sto per pubblicare il
mio ottavo romanzo, il secondo con Edizioni Il Ciliegio. Credo che vedrà la
luce sul finire dell’estate e fa parte di quel mettermi alla prova di cui vi ho
raccontato, in quanto si tratta del mio primo romanzo scritto in prima persona.
E’ stata un’esperienza nuova e che mi ha impegnato molto, chi scrive per mestiere, credo potrà comprendere meglio quante e quali possano essere le difficoltà, non trattandosi di una biografia ma di un romanzo vero e proprio ma quando sono arrivata alla fine, devo ammettere, la soddisfazione è stata enorme e mi auguro che potrà raccogliere il consenso di chi avrà voglia di acquistarlo. Cosa che vi invito a fare sin da ora!
E’ stata un’esperienza nuova e che mi ha impegnato molto, chi scrive per mestiere, credo potrà comprendere meglio quante e quali possano essere le difficoltà, non trattandosi di una biografia ma di un romanzo vero e proprio ma quando sono arrivata alla fine, devo ammettere, la soddisfazione è stata enorme e mi auguro che potrà raccogliere il consenso di chi avrà voglia di acquistarlo. Cosa che vi invito a fare sin da ora!
E’
stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!