lunedì 6 maggio 2013

INTERVISTA A STEFANO TOMEI


Ciao Stefano, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Sono un ragazzo di 25 anni che vive a Lucca e fa l’infermiere presso una cooperativa sociale del luogo. Sono fidanzato da 5 anni e, nel tempo libero, mi piace uscire con gli amici, leggere, andare al cinema e viaggiare – oltre che scrivere, ovviamente! Insomma, sono un ragazzo normalissimo.
Un diploma, una laurea in Scienze Infermieristiche all’Università di Pisa e il lavoro. Come ti ritagli il tempo per scrivere?

Effettivamente, entrando nel mondo del lavoro, il tempo a disposizione da dedicare alla scrittura è un po’ diminuito… non per questo mi lascio sfuggire quei brevi momenti dove poter mettere su carta i miei pensieri. E, quando succede, riscopro ogni volta quanto sia bello!
Quando e com’ è nata questa tua attitudine?

Fin da piccolo mi sono cimentato nel provare a scrivere storie che avevano come protagonisti me ed i miei amici. Leggevo molto anche da bambino, quindi sono sempre stato uno che “fantasticava” e, negli anni, ho provato a mettere per iscritto questi miei pensieri. Mano a mano che crescevo, ovviamente, la forma e il contenuto miglioravano, fino a realizzare il sogno di veder pubblicato il mio primo libro!
Sei un appassionato di ‘fantasy’. Qual’ è il libro di cui conservi un geloso ricordo?

Senza dubbio “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, è stato il primo passo verso lo straordinario mondo del fantasy. Ho letto più volte quel libro, assaporandone ogni volta lo stile epico e l’atmosfera avventurosa che si respirava. Un vero capolavoro!
Oltre a questo c’è stata una serie di libri per ragazzi, “The Animorphs” di K.A. Applegate, che mi ha dato l’input di provare a scrivere una storia inventata da me!

Ami il cinema, la musica e fai parte di una compagnia teatrale. Parlaci di questa tua esperienza.
Il teatro e il cinema sono sempre state due mie grandi passioni, che ti permettono di vivere storie straordinarie restando seduti su una poltrona. Ecco perché mi sono cimentato in prima persona in questa esperienza, per provare a vivere – e a far vivere – queste emozioni agli altri.

Ricordi la prima volta che hai messo piede su un palcoscenico?
È stata con la prima compagnia amatoriale in cui ho militato, 'Giovani in Musica…L', mettendo in scena il musical “Aggiungi un posto a tavola”. Un' esperienza che non scorderò mai per tutte le emozioni che mi ha fatto vivere, per le belle esperienze che ho fatto e, soprattutto, le persone che ho conosciuto.
Quando ho cominciato ero un 'ragazzino', ma anche ora il gusto e la passione per questa arte rimane vivo.

Come nascono i tuoi personaggi sulla carta e sulla scena?
Nascono un po’ per caso, e molto lentamente. Prima me li immagino, cercando di capire che aspetto possano avere, le varie sfaccettature del carattere, alcune caratteristiche che possano renderli unici in tutta la storia. Poi provo ad inserirlo nelle vicende, a farlo interagire con gli altri personaggi, per capire se possa funzionare o meno… è un lavoro lungo, meticoloso e molto stimolante, almeno per me! Perché a pensare che sono tutte cose che succedono nella mia mente uno potrebbe rimanere impressionato!

Nel 2012 pubblichi il tuo primo romanzo ‘I tre druidi’ con Edizioni Creativa. Cosa troveranno i lettori al suo interno e perché dovrebbe acquistare il tuo libro?

All’interno del mio libro, al di là della cornice fantasy in cui è ambientato (Dorpalan, un mondo inventato da me dove vivono elfi, nani, pirati, in cui esistono magie e incantesimi e dove tutto può succedere), si parla di vicende in realtà molto “umane”, terrestri. Racconto di un ragazzo che scopre piano piano il valore dell’amicizia, quella vera, con la A maiuscola. Un rapporto quasi fraterno, così importante da minare tutti i suoi pilastri e capace di cambiarlo radicalmente nel corso della storia. Si parla di famiglia, di affetti, di amore. Le relazioni fra i personaggi – siano essi umani o fantastici – si sviluppano con le stesse problematiche, le stesse gioie e i medesimi sentimenti che viviamo noi tutti i giorni qui, sulla Terra. Oltre a questo, ovviamente, ci sono anche tutte le vicende avventurose che il protagonista e i suoi amici si trovano ad affrontare, compresi intrighi di corti, duelli, una guerra vera e propria e molti misteri da risolvere.




Maghi, elfi, duelli e profezie. Qual è stato l’input per ‘I tre druidi”?
Sono stati tanti, in verità.
Ho sempre avuto questa storia che mi frullava nella testa e, nel corso degli anni, l’ho presa e ripresa più volte, modificandola, accorciando alcune parti e allungando altre degne di essere meglio approfondite, cercando di fare un meticoloso lavoro di pulizia da tutte quelle influenze esterne che potevano aver condizionato la mia scrittura, specie durante la prima stesura.
Alla fine è venuto fuori “I tre Druidi”, sperando che possa essere apprezzato dagli appassionati del genere e non!

Progetti futuri?
Dal punto di vista letterario, sto scrivendo il seguito de “I tre Druidi”. Spero di non metterci tanto come mi ci è voluto per questo mio primo libro! Comunque, la mia attenzione e le mie forze sono concentrate nel far conoscere e diffondere il più possibile “I tre Druidi”, anche se per un esordiente non è sempre facile. Con tenacia e perseveranza si cerca di fare il meglio!

Grazie per aver condiviso il mio spazio. E in bocca al lupo!


Per seguire Stefano   I TRE DRUIDI(I Libri di Dorpalan)



 

2 commenti:

  1. Grazie mille Linda... le tue domande mai scontate e il tuo interesse verso noi esordienti sono davvero preziosi!! Alla prossima!! Stefano

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    1. Grazie mille, è stato davvero un piacere intervistarti! In bocca al lupo!

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