Oggi, per le pubblicazioni Edizioni Tripla E, vi presento il romanzo Voglio andare all'Inferno di Irma Panova Maino.
Andiamo a conoscerlo meglio!
SINOSSI: Cosa c’è nella testa di un serial killer? Per il giovane
Kam, essere un mostro è la “normalità”. Non può fare altro che seguire la
propria indole, dapprima torturando e uccidendo animali, poi passando ad
uccidere gli esseri umani. Soltanto così, dando la morte attraverso il dolore,
un serial killer riesce a godere. Un grave incidente, che lo riduce in fin di
vita, offre il destro alla Morte per fargli dare un’occhiata all’inferno: Kam è
sorpreso dall’aspetto bucolico del paesaggio, dalla vita che si può condurre
nell’aldilà, continuando a fare ciò che procurava piacere durante la vita. Per
lungo tempo, Kam continua a vivere e ad essere un serial killer, senza mai venire
scoperto, soddisfatto per la sofferenza che riesce a procurare alle sue
vittime. Quando, un giorno, muore davvero, si ritroverà all’inferno, che è
veramente il luogo ameno che in passato gli ha mostrato la Morte, e qui potrà
continuare a seguire le proprie pulsioni. Ma allora, non c’è una punizione per
chi ha fatto delle scelte così terribili come quelle del protagonista? In che
cosa consiste davvero l’inferno? Kam lo scoprirà ben presto…
L'AUTRICE: Irma Panova Maino è nata a Praga, ma vive in Italia da molti
anni. Ha lavorato come tecnico televisivo, poi si è dedicata alla famiglia e,
oggi che i figli sono cresciuti, si è dedicata alla scrittura e alla promozione
di autori esordienti fondando con alcuni amici il blog “Il mondo dello
scrittore”.
Ha pubblicato con EEE i primi tre volumi di una serie dal
titolo Cronache dal mondo parallelo (Scintilla
vitale, Il gioco del demone, Le risonanze della folgore), con l’intento di
riabilitare vampiri e licantropi, per lungo tempo considerati dalla letteratura
mondiale come protagonisti di incubi di vario genere, o dei mostri, tema che
torna anche ne Il peccato di Rennahel.
Molto diverso il suo quinto romanzo, La resa degli innocenti: pur non rinunciando ad aggiungervi un
pizzico di sovrannaturale, l’autrice tratta un tema difficile e doloroso, il
rapimento di bambini e ragazzi da parte di pedofili o di criminali commercianti
di organi e il tema della maternità di fronte a una simile tragedia.
Con Voglio andare
all’inferno l’autrice affronta ora il problema della responsabilità e della
scelta consapevole del proprio destino.
Ti ringrazio infinitamente per questa segnalazione
RispondiEliminaUn piacere <3
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