QUARTA: Un uomo e una donna si incontrano in modo alquanto peculiare.
Essi non sono due estranei uno per l’altra, ma si erano frequentati e amati in una vita precedente…..
Il romanzo si apre con il suono di una campanella che annuncia la fine delle lezioni prima delle feste natalizie. Margherita è una giovane insegnante alle prese con una classe turbolenta, la sua vita sociale è piuttosto scialba, nessun fidanzato e qualche amico; figlia premurosa e paziente, vive ancora con i genitori dove riesce a ritagliarsi qualche piccolo spazio solo riesumando vecchi ricordi dai diari dell'adolescenza o concedendosi una passeggiata nel parco.
Sarà proprio in una di queste passeggiate che noterà Umberto, seduto su una panchina, visibilmente in attesa. Un'attrazione inspiegabile la spingerà ad avvicinarsi all'uomo, a sperare di riuscire a incontrarlo nuovamente e il destino la accontenterà.
Sin dal primo appuntamento, Umberto sembra conoscerla intimamente, sa tutto sui suoi gusti, le sue abitudini e soprattutto la chiama con un nome a lei sconosciuto 'Magda'.
Cosa nasconde Umbeto? Chi è Magda e cosa sono quelle sensazioni famigliari che prova quando è in sua compagnia? Come giustificare quell'innato benessere e l'agio mai provati prima d'ora con nessun uomo?
'Fu a quel punto che lo vide. Un'ombra scura su una panchina innevata... era tutto vestito di scuro: cappotto, sciarpa e pantaloni ... teneva il braccio appoggiato sullo schienale, come a cingere le spalle di qualcuno seduto al suo fianco, e l'altro in grembo... La guardava ... C'era qualcosa in lei di strano e mai provato: una possente forza magnetica l'attirava verso quella figura, forza a cui cercava di opporsi, reputandola estremamente imprudente.'
Il tema dominante di questo romanzo scorrevole e mai banale è la reincarnazione, affrontata dall'autrice in una chiave non convenzionale e arricchita di qualche elemento fantasy.
"L'uomo sulla panchina" è la storia di due anime divise da un destino infausto che sembra divertirsi a giocare con le loro vite ripresentando ciclicamente il medesimo percorso.
Il rapporto genitori-figli è ampiamente affrontato, così come il tema dell'abbandono, della perdita di un figlio, della depressione e della solitudine. La Moro lo fa con occhio critico, in più di un'occasione mi sono ritrovata a leggere un romanzo che profuma d'autore. Diretto, incisivo, tiene con il fiato sospeso, spinge a proseguire e soprattutto restituisce al lettore un'ambientazione curata dove si ritrova perfettamente inserito rievocando gli usi, le abitudini e la società degli anni '80.
L'attenzione alla formattazione del testo e ai refusi presenta un ebook perfetto anche all'occhio del lettore più critico.
'Adorava tutto ciò che apparteneva ad epoche passate, vestigia di altre abitudini e modi di vita che si trovava spesso a rimpiangere come se li avesse vissuti.'
Questo romanzo lancia un messaggio molto importante riguardo alle possibilità che la vita ci offre, alle svolte impensate e ai colpi di fortuna. Sarà quello che accadrà alla protagonista, in cerca di un impiego più consono e stimolante. Ho apprezzato molto questo punto di vista e un nota di merito all'attenzione dell'autrice nel trattare l'interruzione di gravidanza e la vita famigliare. Ci mostra che spesso non serve essere 'padre' o 'madre' per svolgere appieno questo compito e che, purtroppo, in alcuni casi resta solo un sostantivo atrtribuito dalla sorte.
'Era eccitante come trovarsi nella macchina del tempo. Aveva sfidato il tempo, lo spazio e l'ordine delle cose. La sensazione di essere ... Dio.'
Consiglio questo romanzo a chi vuole scoprire una storia diversa dai soliti stereotipi, a chi è appassionato di reincarnazione e vuole scoprire le sue mille sfumature.
'La morte è solo una trasformazione.'
Grazie Linda.
RispondiEliminaGrazie a te :)
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