mercoledì 16 ottobre 2013

ALBION di Bianca Marconero

Oggi vi presento "Albion" il romanzo di Bianca Marconero che, prossimamente, avrò il piacere di ospitare nel mio blog.
Una storia di amore, di amicizia e di onore. La storia di un ragazzo e di un destino che affonda le sue radici in un'epoca che ancora oggi è leggenda.


QUARTA: Cresciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore – morto in circostanze misteriose –, nel giorno del funerale dell’amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. È infatti giunto il momento di iscriversi all’Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia.
Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell’amicizia e capirà che l’amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio.
Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell’eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all’epilogo, tra le mura di un’antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui.
Il destino di un re il cui nome è leggenda.





 




Accingersi a recensire questo romanzo non è cosa semplice. Permettetemi di iniziare utilizzando una sola definizione: EPICO! E' il termine che più lo rappresenta e ne riassume la sostanza: epico è il romanzo, epico il tema trattato ed epico l'eco che risuona nella mente del lettore a lettura conclusa.

Il libro si presenta con una copertina rigida e una sovracopertina lucida e non è cosa da poco per un romanzo d'esordio. Aggiungeteci la trama originale e una biografia ammantata di mistero, ne uscirà un romanzo irresistibile.

Il primo capitolo si apre con un funerale, in cui facciamo la conoscenza del protagonista, Marco Cinquedraghi, secondogenito di una facoltosa famiglia italiana. Il lettore percepisce sin dalle prime righe la solitudine che circonda Marco, malgrado le apparenze: un padre assente e autoritario, una matrigna invisibile e un fratello morto in circostanze non del tutto chiare. Ed è con questo carico sulle spalle che Marco verrà 'spedito' all'Albion College, un prestigioso istituto svizzero in cui il ragazzo dovrà studiare e distinguersi, rispettando la tradizione. Ma ci sono molti misteri nascosti tra le torri imponenti del college, niente è come sembra, a partire dall'istituzione, dalle regole e dalle materie non convenzionali che si studiano.





'Primo, scopri i tuoi alleati. Secondo, individua i loro punti di forza. Terzo, scopri chi sono i nemici. Quarto, individua i loro punti deboli. Quinto, quando vedi il lato scoperto, non colpire per ferire. Colpisci per uccidere. E' solo così che si resta vivi all'Albion.'








Uno dei temi fondamentali del romanzo è l'amicizia. Il romanzo trasuda in ogni sua pagina di questo sentimento che sboccia lentamente tra cinque ragazzi diametralmente opposti tra loro, ragazzi speciali con doni speciali, divisi dalle convenzioni e dalle tradizioni dell'Albion. Ma si sa, se l'amicizia è forte e ben radicata, non c'è barriera o regola che possa piegarla ...

L'altro tema a me molto caro è naturalmente l'amore che Marco nutre per la misteriosa Helena. Un amore osteggiato, combattuto, ostacolato. Un amore che sembra non trovare mai il giusto tempo, il giusto spazio e che farà arrabbiare, stizzire e intenerire il lettore. Devo ammettere che ho provato avversione per Helena per buona parte del libro. Marco non ne farà una giusta, ma lei in quanto a perdono lo batte egregiamente!





'La verità apparve chiara alla sua coscienza. Perché Helena aveva uno sguardo disarmante che lo paralizzava, cancellava ciò che sapeva di se stesso e lo faceva sentire impotente, inadeguato, così sbagliato da doversi nascondere.'








I personaggi sono tutti perfettamente caratterizzati. Uno degli aspetti più interessanti e a me particolarmente caro è proprio questa attenzione da parte dell'autrice. All'inizio, ammetto che il mio personaggio preferito non era assolutamente Marco, bensì il suo amico-nemico Deacon. Tutti i personaggi che ruotano attorno a lui hanno corposità, fascino e soprattutto spessore. Bucano le pagine e puntano dritto al cuore.

La scrittura della Marconero è fluida, mai scontata, davanti ai nostri occhi scorrono i prati e i corridoi dell'Albion, sotto la pelle sentiamo tutte le sensazioni ed emozioni di Marco e degli amici che incontrerà sul suo cammino.
Assistiamo a un vero e proprio viaggio che il protagonista compie dentro di sé, una maturazione lenta e graduale.





'Per tutta la vita si era sentito dire che i ricordi non andavano rincorsi e al contempo le stesse persone, prima di tutte suo nonno gli avevano insegnato che non c'era nulla di più importante della memoria e delle tradizioni-. E della famiglia.'












L'autrice ha un talento innato e una genialità rare a mio avviso. Questo romanzo non è solo un fantasy, ma un incrocio perfetto tra presente e passato, tra storia e leggenda. "Albion" è un romanzo che incanta proprio per la sua complessità. All'inizio crediamo di leggere la storia di una ragazzo che va al college, poi una storia in cui i poteri paranormali si mescolano alla realtà dei nostri giorni e, alla fine, tutto acquista un'eco ridondante di eroi e leggende intramontabili.

Ne ho divorato le pagine e supplico Bianca di darsi da fare per il seguito perché io sono ancora là appesa, in attesa della sua magica penna!


'Fine è solo in nome che diamo all'inizio di qualcosa di nuovo.'




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