Ciao Marco, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao, grazie per avermi accolto nel tuo blog. Ho 28 anni e sono cresciuto con la passione per la letteratura, amo maggiormente la letteratura beat, autori come Kerouac e Bukowski.
Un diploma in ragioneria e il lavoro di agente pubblicitario. Com’ è stato il tuo primo approccio con la penna?
Ho cominciato scrivendo testi per canzoni, anni fa avevo un gruppo folk rock, io scrivevo i testi ed ero la voce del gruppo.
La poesia è nelle tue corde. Partecipi a diversi concorsi letterari aggiudicandoti l’inserimento in numerose antologie. Cosa rappresenta per te la poesia e dove trovi l’ispirazione?
Per me la poesia rappresenta un ottimo filtro tra la realtà e la percezione, l’inconscio, i sogni. Non c’è un posto o qualcosa di preciso che mi dia l’ispirazione per una poesia, dipende molto dallo stato d’animo, da un ricordo, da un incontro, anche da un sogno..
Ma ti diletti anche con i racconti ed è proprio con “Resistenza: Racconto di un uomo sopravvissuto” che entri nella rosa dei vincitori del concorso “Oceano di carta”. Cosa ricordi di questa esperienza?
Io mi ritengo un uomo pacifista e pacifico, non amo la guerra, non amo che nessuno imponga il proprio volere sugli altri. Amo la libertà e la speranza. Quel racconto parla di un uomo sopravvissuto prima alla dittatura e poi alla guerra, un uomo che ha lottato per liberare la propria patria dall’oppressore e dal tiranno. Quell’uomo dopo aver lottato, combattuto e sconfitto il nemico, può raccontare alle persone la violenza della guerra, la mancanza dei sogni. Molto spesso ci dimentichiamo del passato, ma la memoria deve essere la nostra migliore amica, perché se la dovessimo perdere moriremmo nuovamente nell’ipocrisia di una guerra infame, moriremmo nel peggiore dei mali, il razzismo e l’indifferenza.
Nel 2008 pubblichi il tuo primo romanzo “Diario di una persona qualunque”. Di cosa si tratta?
E’ un romanzo sociale, così mi piace definirlo. Parlo delle disavventure di un ragazzo che si trova a lottare contro la precarietà della vita, lavorativa, economica e amorosa.
Nel 2009 pubblichi in collaborazione con Massimiliano Marra una raccolta di poesie dal titolo “Nel ricordo del poeta”. Com’è stata l’esperienza con questo autore?
Un’esperienza bellissima, primo perché Massimiliano è un mio carissimo amico, poi perché amo molto la scrittura a quattro mani.
E, sempre in ambito poetico, nel 2010 pubblichi “Fragili incontri”. Parlacene.
"Fragili incontri" è una raccolta di poesie inedite, in quei testi ho cercato di metterci tutto me stesso, i miei pensieri, i miei stati d’animo, i mie ricordi.
Nel Dicembre 2013 esce la tua ultima fatica “Brevi racconti di vita”, una raccolta di racconti brevi. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
I lettori troveranno dei racconti completamente fuori di testa, parlo di tutto, dal sesso, alla droga, alla politica, al piacere e il dispiacere di vivere, dall’amore al tradimento, dall’omicidio al suicidio. Credo siano racconti molto intensi e piacevoli da leggere.
C’è un racconto a cui sei particolarmente affezionato?
Non direi, sono affezionato a tutto quello che scrivo, non ho delle preferenze in particolare.
Hai sperimentato vari generi letterari, a quale sei più legato?
Sicuramente alla poesia.
Hai qualche progetto futuro che vuoi anticiparci?
Sì, sto raccogliendo mie nuove e vecchie poesie, voglio pubblicare una nuova raccolta. Credo che il nuovo libro si chiamerà “L’amore oltre l’infinito”.
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per il tuo lavoro!
Grazie mille, è stato un piacere anche per me rispondere alle tue domande.
Per seguire Marco MARCO FELICIANI
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