Ciao Roberto, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di
te.
Ciao Linda! Ti ringrazio di avermi invitato nel tuo blog. Mi
chiamo Roberto Modolo e sono nato a Milano il 25 maggio 1962 . Non so se
l’anagrafe è traditrice o se il tempo è mio alleato, ma al momento me ne sento
35 (forse 40 nelle giornate storte…) Amo definirmi cittadino d’Europa, dato che
ho avuto la fortuna di avere parenti sparsi in diversi paesi comunitari. Questo
mi ha permesso di conoscere mentalità e lingue diverse, ha affinato la mia
capacità di adattamento ed integrazione e certamente ha arricchito il mio
bagaglio personale. Sono infelicemente divorziato (lo considero una sconfitta
dell’amore, anche se sono rimasto in buoni rapporti con l’ex moglie..) e a
causa del lavoro ma anche per motivi affettivi mi trovo a percorrere
quotidianamente una media di 150 km (fine settimana compresi!!) Attualmente
vivo a Borgomanero in provincia di Novara. Un paese a metà strada tra il lago
Maggiore ed il lago d’Orta. Qui, tra aria buona e vista sul Monte Rosa, coltivo
una miriade d’interessi che spesso mi portano a caricarmi di troppi impegni con
conseguente stress conclamato….
Il diploma in Ragioneria, l’impiego in un ufficio
amministrativo e la condizione di pendolare che ti fa macinare chilometri e
chilometri ogni giorno. Dove trovi il tempo per scrivere?
Amo scrivere la sera, anche tarda sera. Un po’ perché
uscendo di casa alle 6 e rientrando dopo le 19 non riesco a liberarmi prima
delle 21. Ma anche, e soprattutto, perché è proprio la sera tardi, quando i
rumori esterni si fanno ovattati ed il silenzio cala lentamente sulla
quotidianità, che la mia mente si affina, riesce a focalizzare meglio le scene
che descrivo nei miei romanzi, mi apre davanti agli occhi il mondo che sto
descrivendo.
Qual è stato l’input che ti ha convinto a prendere in mano
la penna?
Amo questa domanda! Mi è sempre piaciuto scrivere. Avevo 9
anni quando prendeva vita il mio primo “romanzo” d’avventura. Ovviamente la
semplicità della storia rispecchiava la mia giovane età ma, ancora oggi,
conservo gelosamente lo scritto originale con la mia grafia da bambino.
Crescendo però la vita mi ha subissato di altri impegni e quella passione è
rimasta a covare sotto le ceneri. Toccati i quarant’anni ho voluto fare un
bilancio della mia vita. Dal fallimentare responso mi sono deciso a coltivare i
sogni che non ero riuscito a rendere reali nella prima parte della mia
esistenza: primo fra tutti scrivere!
Quali sono le letture e gli autori che prediligi e quanto di
loro c’è nei tuoi scritti?
Mediamente spengo la luce a mezzanotte e mezza e l’ultima
mezz’ora la dedico alla lettura. Normalmente leggo libri abbastanza “tecnici”,
sui transatlantici e la loro meravigliosa era ma anche libri d’avventura o che
parlano delle antiche vestigia Egiziane o di quei meravigliosi posti sparsi per
il mondo che non potrò mai visitare. Leggo anche libri più “leggeri”, per
scaricare la mente. Non mi precludo nemmeno i libri d’amore e devo ammettere
che mi hanno riservato delle belle sorprese. Sicuramente però il libro che ha
fatto la differenza è stato: “Le grandi avventure del mare” di John Kerans.
Ricevuto in regalo quando avevo 11 anni. Mi ha aperto nella mente e nel cuore
un mondo di avventura, sfide, gesta eroiche che insieme all’amore per il mare,
sicuramente sono stati i semi dei miei futuri romanzi.
Nel Dicembre 2005, pubblichi il tuo romanzo d’esordio
“Krill”. Vuoi darcene un assaggio?
“Krill” è come il primo figlio. Neppure il tempo di prendere
la decisione di rimettermi a scrivere e la storia è nata nella mia mente già
praticamente completa. E’ come vedere due binari che partono da una stazione
(l’inizio del libro..) per arrivare ad un altra stazione (la fine..). Le
stazioni intermedie rappresentano le ramificazioni della storia. Ricordo la
tenacia che accompagnò la stesura di questo romanzo. Non avevo ancora il
computer ed utilizzavo una vecchia e rumorosa macchina da scrivere. Data la
tarda ora temevo le ire dei vicini… poi si guastò e continuai a scrivere a mano
fino all’acquisto del computer. Il
romanzo narra la storia di Christian, giovane a cavallo dei vent’anni che si
mette alla ricerca dei genitori misteriosamente scomparsi. La ricerca lo
porterà a correre seri pericoli, tra gli scenari immacolati dell’Alaska, dove
potrà contare anche sull’aiuto della sua amica Ann, che avrà un ruolo
fondamentale nel prosieguo della storia. Un’emozione infinita scriverlo!
E, nel Dicembre 2012, pubblichi con la Butterfly Edizioni
“Il tesoro della Vera Cruz”. Com’è nata l’idea per questo romanzo?
Paradossalmente, ho trovato qualche difficoltà nel terminare
il primo romanzo. Non perché avessi perso la vena ispiratrice ma perché già si
affollavano nella mia testa le idee del secondo romanzo. Terminato “Krill” la
mia fantasia si scatenò e spesso mi trovai a scrivere fino alle due di notte,
pur sapendo che il mattino dopo mi aspettava un tragitto anche di 300 km. E’
stata dura ma ne è valsa la pena! Assecondando la mia frenetica voglia di
scrivere in 100 giorni esatti “Il tesoro della Vera Cruz” aveva preso forma.
Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno sicuramente l’avventura, l’amore per il mare, un
pizzico di suspance a causa del cattivo di turno, splendidi scenari tropicali
e… il resto è una sorpresa!!
Quali temi affronti nel tuo romanzo?
La fratellanza, l’amicizia, il cameratismo e l’amore. Può
sembrare strano trovare tutti questi temi all’interno di un solo libro ma è
così. E’ un po’ come lo snocciolarsi della vita, queste cose si verificano, con
tempistiche e modalità differenti, ma ognuno di noi le troverà sul suo cammino.
Ne “Il tesoro della Vera Cruz” trasuda una preparazione
forense su mare e transatlantici. Sono solo frutto di studio e ricerche
approfondite o sei un appassionato del genere?
Sono un grande appassionato di transatlantici. Un periodo
storico compreso tra il 1890 ed il 1970 dove l’uomo riuscì a costruire
gigantesche navi in grado di viaggiare attraverso gli oceani a velocità per
l’epoca impensabili, quando ancora gli aerei erano solo allo stadio
progettuale. Avrebbero impiegato decenni questi ultimi a vincere la battaglia
per la velocità. Ed è un peccato però notare come questa velocità noi l’abbiamo
trasferita anche nel nostro modo di vivere, impedendoci di assaporare appieno
la vita che ci circonda.. Nello specifico del romanzo parlo di un galeone, il
Vera Cruz ma è stato comunque bello ed appagante documentarsi sui tempi di
decompressione, le correnti marine, la tipologia dei reperti, la tecnologia
utilizzata dai protagonisti, coerente nel contesto del romanzo ma ovviamente
non a livello di aziende specializzate nel recupero di oggetti giacenti sul
fondale marino.
Hai qualche progetto in cantiere di cui vuoi metterci a parte?
Al momento sto lavorando al terzo romanzo. Un progetto che
ho volutamente rallentato per gestire meglio la pubblicazione de “il tesoro
della Vera Cruz”. Sono circa al sessanta
per cento della stesura e, come i precedenti romanzi, mi sta dando un grande
senso di appagamento. Narra la storia di un uomo che vive forse il peggior
incubo nel quale può incappare un genitore: la figlia viene data per dispersa a
seguito di uno “strano” incidente. Con la tenacità stoica che solo un genitore
può avere, ed aiutato da un rapporto quasi onirico con la figlia, scoprirà uno
scenario inquietante… Anche in questo romanzo è presente una figura femminile
importante ai fini della storia. Non è l’unico punto d’incontro con i
precedenti romanzi. In tutti infatti le storie sono di totale fantasia ma i
luoghi, le distante, gli scenari, sono accertati e verificati. Amo inserire gli
eventi dei protagonisti in posti reali.
Infine, ma non meno importante, ho pensato che i lettori dei miei
romanzi potessero essere anche molto giovani quindi ho volutamente tralasciato
l’uso di parolacce. Non le considero utili ai fini della storia.
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al
lupo!
Sono io che ringrazio te, Linda!! Partecipando a questa
simpatica “chiacchierata” mi hai fatto tornare in mente l’emozione di finire un
libro e la gioia di poter stringere tra le mani le prime copie!! Un caloroso
saluto a tutti!!
Per seguire Roberto KRILL E IL TESORO DELLA VERA CRUZ - ROBERTO MODOLO
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