Ciao Isabella, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa
di te.
- Grazie per l’ospitalità! Di me posso dire che sono una persona con molte passioni, ma con poco tempo a disposizione per poterle coltivare tutte nel modo che vorrei. Il mio tempo è risucchiato dalle mie due piccole e adorabili pesti. Sì, sono una giovane mamma disoccupata alle prese con la propria vita e con quella che vivo nei miei libri. Come dicevo ho molte passioni: per l'archeologia, per la natura e gli animali, per il disegno, ma anche per la buona tavola e per la Cocacola. Ma la scrittura negli ultimi tempi occupa il primo posto e la maggior parte del mio tempo libero.
Il diploma all’Istituto Tecnico Commerciale e la
frequentazione di due anni all’Università dei Beni Culturali. Com’è nata in te
la passione della scrittura e qual è stato l’input che ti ha fatto prendere in
mano carta e penna?
- La mia passione per la scrittura è nata per caso
e per gioco. Da poco scoperta quella per la lettura, un giorno ho deciso di
mettermi alla prova per capire se potevo essere anche io in grado di scrivere
un romanzo. Da quel giorno non sono più riuscita a fermarmi.
Tra le tue passioni annoveri anche l’archeologia. Parlacene.
- Sono cresciuta in un luogo ricco di storia.
Circondata da monumenti antichi che mi parlavano di vite passate. Non potevo non
innamorarmi della magia che trasmettono luoghi del genere.
Nel 2012, pubblichi il tuo primo romanzo “Harbor – storia di
un regno”. Di cosa si tratta?
- "Habor - storia di un regno" è il mio primo romanzo.
Si tratta di una storia di genere fantasy che trascina il lettore in un mondo
magico minacciato da una strana maledizione. Il messaggio più importante del
racconto è la riscoperta della fantasia, qualsiasi sia la nostra età. Dopo un
discreto successo, sotto la richiesta dei lettori che si sono affezionati alla coraggiosa
protagonista Alya, sta nascendo un nuovo capitolo pronto a trascinare tutti in
una nuova avventura.
E, nel 2013, pubblichi il secondo romanzo “La schiava dei
Tudor” edito dalla ‘Libro/Mania’. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
- I lettori troveranno di tutto e di più! “Amore”
è certamente la parola chiave, ma c’è molto altro. Complotti, lotte per il
potere, misteri, segreti e passioni. Ma la storia parte con la triste sorte di
una giovane schiava di colore, la cui vita sarà segnata fino alla fine da quei
tragici avvenimenti da cui tutto ebbe inizio.
Quali tematiche affronti nel tuo edito e quale messaggio hai
voluto trasmettere?
-
Le tematiche sono varie. All’inizio si affronta
il tema crudele della tratta degli schiavi, raccontata nei suoi dettagli più
tristi. Poi lo scenario cambierà portandoci a trattare della rappresentazione
di una società medievale in alcuni dei suoi tanti aspetti. La fede che si
scontra con la sete di potere. L’amore che si scontra con gli obblighi imposti
dalla società. E tanto altro. In questo caso la parola chiave potrebbe essere
“violenza”. Intesa come violenza mentale e fisica. Come violenza sessuale e
violenza di obblighi e sottomissioni.
Per quanto riguarda il messaggio esso si
racchiude in una parola “ Passione”. Passione intesa come amore, ma non solo.
Passione per la vita. Passione per un sogno, coltivato anche contro ogni
ostacolo.
Qual è stato l’input per “La schiava dei Tudor”?
- Volevo scrivere qualcosa di reale, qualcosa di
potente! La tratta degli schiavi è stato un buon punto di partenza. Gli eventi
però ad un certo punto hanno iniziato a seguire un corso tutto loro,
trascinando anche me in una storia che scoprivo solo a mano a mano che la
scrivevo. Era come se fosse già scritta.
Io non ho fatto altro che tirare fuori le parole.
L’ambientazione storica del tuo romanzo è quella dell’epoca
tudoriana, come suggerisce il titolo. Perché questa scelta?
- Il medioevo è senza dubbio l’epoca passata che
più mi affascina. Non potevo non ambientarvi un romanzo. I Tudor poi…chi non ha amato la serie
televisiva! Anche se c’entra ben poco, volevo
a tutti costi quell’ambientazione. E chi poteva impedirmelo?
La tua storia si svolge a Whitby, nel Nord Inghilterra, dove
risiedono ancora i resti della famosa Abbazia.
Perché hai scelto proprio questo Paese?
- L’abbazia di Whitby è stata scelta dopo
un’accurata ricerca che riuscisse a conciliare la storia della stessa con la
mia storia e con la storia del regno d’Inghilterra, nel momento in cui si parla
della dissoluzione dei monasteri ordinata da Enrico VIII Tudor. E ovviamente
per il suo fascino che ancora oggi attira migliaia di visitatori…con tanto di
leggende!
“La schiava dei Tudor” è stato l’ebook più venduto in un
solo giorno, nel 2013. A cosa pensi sia dovuto questo successo?
- Il romanzo è stato scontato per un solo giorno.
I lettori che desideravano leggerlo da tempo e che non aspettavano altro, lo
hanno scaricato in molti, portandolo al primo posto nella classifica di Amazon,
dove ha goduto di grande visibilità. Finalmente messo in risalto il romanzo ha
conquistato un vasto pubblico guadagnandosi questa Nomination. Un discreto
successo si è riscontrato anche nei giorni successivi grazie al passaparola.
Sono contenta che la storia sia piaciuta a molti.
A breve, questo romanzo sarà disponibile anche in cartaceo,
edito dalla DeAgostini. Parlacene.
- Il romanzo sin dai primi giorni ha ottenuto
molto favore nelle classifiche. Dopo la Nomination, e gli apprezzamenti dei
lettori, si è convenuti sulle potenzialità del lavoro, e l’editore, con mia
grande gioia, ha deciso di farne anche la versione cartacea che da maggio sarà
disponibile in tutte le librerie.
Hai qualche altro progetto di cui vuoi metterci a parte?
-
Ho molti progetti. Ma vi parlerò di uno in
particolare. Si tratta di una nuova storia di genere storico dove intrighi e
lotte di corte si intrecceranno a vite di altre persone, uniti da un segreto
pericoloso e da misteri ed eventi che vi
fanno da cornice. Il segreto del tempio non può essere custodito dagli stessi
templari, ma una antica congregazione lascerà il pericoloso compito ad una
bambina. Elisabeth di Nottingham ci porterà con lei nella sua terra, per farci
vivere insieme a lei le sue gioie, i suoi tormenti, la sua vita. Non svelo
altro. Ma se volete sapere di più visitate la mia pagina Isabella Izzo
Official.
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo
per il tuo lavoro!
Grazie a te Linda! E grazie a tutti i lettori che mi
sostengono e che vivono con me le mie storie!
Per seguire Isabella ISABELLA IZZO OFFICIAL
Grazie Linda per questa piacevole intervista! So che il tuo bellissimo blog è seguito da persone fantastiche e che il mio romanzo sposa i gusti di molte di loro. E' stato un vero piacere condividere con tutti voi pensieri sulle mie passioni. Se avete altre domande sono qui!
RispondiEliminaE' stato un grande piacere anche per me e il tuo romanzo è splendido :)
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