Alessandra Paoloni, che ho avuto l'immenso piacere di ospitare nel mio blog e che ormai seguo in ogni suo scritto, torna in libreria con un altro erotico targato Delos.
E' di freschissima uscita il racconto "L'amante del boia" che potrete trovare nella collana "Senza sfumature" della Delos Digital.
SINOSSI: Maire Lynch, figlia di un contadino ribelle rinchiuso in carcere in attesa di una inevitabile condanna a morte, rimasta orfana e sola al mondo, ogni mattino risale la strada che dal villaggio arriva alla prigione, per intonare sotto le mura un canto dolce e disperato. Vuole vedere suo padre, almeno per un'ultima volta. Sarà Worth, il boia, a rispondere a quel suo richiamo. I due stipuleranno un patto di carne, un accordo segreto che li vedrà presto protagonisti di incontri tanto fugaci quanto intensi e di addii strazianti. Ma il patto, ormai impossibile da sciogliere, sarà destinato a diventare qualcosa di più duraturo e profondo.
DOVE TROVARLO:
http://www.amazon.it/gp/product/B00L1G5RPU/ref=docs-os-doi_0
http://www.delosstore.it/ebook/46451/l-amante-del-boia/
Eccovene un assaggio!
L'alba seguente si preannunciò piovosa. Il cielo era plumbeo e una massa uniforme di nuvole grigie
e compatte si frapposero tra il sole e la terra. Maire stava risalendo la strada che dal villaggio
portava alla prigione. Un tragitto, quello, che ormai conosceva a memoria e che non si sarebbe mai
stancata di percorrere. Sollevò gli occhi al cielo pregando che la pioggia aspettasse a cadere e
quando tornò a fissare la strada, lo vide. Worth se ne stava appoggiato al tronco di un albero con le
sue spalle enormi. Stava mangiando un tozzo di pane che strappava a morsi con la sua mascella
squadrata e forte. Maire sobbalzò e si arrestò il tempo sufficiente per metabolizzare la presenza
inaspettata dell'uomo. Chi stava aspettando? Deglutì e tornò a camminare, ma il suo passo stavolta
era incerto e cauto. Non conosceva altri sentieri che portavano alla prigione e si trovò costretta a
continuare per quella strada. Worth si pulì la bocca con la manica della camicia e non appena Maire
gli sfilò davanti allungò una mano e la bloccò, afferrandola per un braccio. Maire sobbalzò di nuovo
ma non si sottrasse a quella presa. Qualcosa dentro di lei le sussurrò che non c'era nulla di cui avere
paura.
– Chi è tuo padre? Chi vieni a trovare ogni giorno con la speranza di vedere?
La domanda dell'uomo la sorprese e lei si trovò indecisa se rispondere oppure tacere. Maire
incrociò il suo sguardo e si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, imbarazzata.
– Il suo nome è Niall. Niall Lynch.
Worth fu abile a nascondere la reazione che quel nome gli procurò. Niall Lynch si trovava
segregato nelle celle della prigione da giorni, in attesa che il Re firmasse la sua condanna a morte.
Niall Lynch era stato il braccio destro della famiglia Walsh durante una delle più sanguinose e
organizzate ribellioni contadine che alla fine l'esercito reale era riuscito a domare e a spegnere. I
Walsh erano stati già giustiziati. Lo stesso Worth aveva staccato la testa al maggiore del clan. A
Niall Lynch sarebbe toccata, prima o poi, la stessa sorte.
– Vorrei vederlo – proseguì la ragazza. – Per favore.
– Non puoi fare niente per lui. Verrà punito perché ha osato ribellarsi al Re e non c'è legge che
possa salvarlo.
Maire sentì gli occhi bruciarle di lacrime, ma non avrebbe mai pianto di fronte a quell'uomo, né a
nessun altro.
– Ne sono consapevole. Ecco perché lo voglio vedere almeno un'ultima volta. Posso
ricompensarvi…
Worth si aspettò che la ragazza cacciasse fuori qualche sacchetto sonante di monete. Invece, con la
mano e il braccio ancora libero, ripeté una scena già vista e fece per tirarsi giù la spallina del
vestito. Ed eccola che gli si offriva di nuovo come un agnello sacrificale. Worth contrasse la
mascella. Quella pericolosa tentazione gli stimolò pensieri così perversi che quasi se ne vergognò.
Eppure vi cedette. Come poteva scacciarla di nuovo e permettere ai sogni di tormentarlo ancora?
Maire sperò che questa volta l'uomo non la fermasse, rispendendola indietro al villaggio come
aveva già fatto. Voleva vedere suo padre, ma soprattutto voleva sentire davvero quegli occhi chiari
puntati sulla sua pelle esposta e nuda. La disperazione doveva averla condotta alla pazzia. Non c'era
altra spiegazione.
– Fermati. Non qui – parlò Worth con voce che faticò a riconoscere come sua. [...]
L'AUTRICE: Alessandra Paoloni è nata a Tivoli, l'11 marzo del 1983. Coltiva fin da bambina una passione quasi viscerale per la scrittura e la lettura, pubblicando fin da giovanissima poesie e racconti su riviste e giornali locali. Esordisce nel 2008 con la raccolta poetica "Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento" (ora su Amazon), a cui seguono i due romanzi fantasy "Un solo destino" e "Heliaca la pietra di luce". Si ripresenta al pubblico nell'aprile del 2012 con il nuovo romanzo "La Stirpe di Agortos" (ora fuori commercio). Esce nel novembre 2012 per la Butterfly Edizioni il suo primo paranormal fantasy, "La discendente di Tiepole". Il racconto "In fuga per ricominciare" compare nell'antologia "365 Storie d'Amore". Presta la sua penna al genere erotico e pubblica in ebook la prima parte della saga romance/erotica/mistery "L'esilio del Re" a cui seguirà "Il tempo di Luther" (settembre 2013). "365 Racconti d'Estate" della Delos Books conterrà il breve racconto "L'estate del Professore".
Blog dell'autrice: http://paolonialessandra.blogspot.it/
Pagina Fb dell'autrice: https://www.facebook.com/pages/On-My-Writing-Alessandra-Paoloni-Autrice/252581511591899?ref_type=bookmark
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