Eccoci all'appuntamento mensile con la rubrica dedicata agli illustratori.
Oggi vi presento un'artista molto interessante e non vi nascondo che sono emozionata, ci accomuna una grande passione, quella per l'autrice Jane Austen che, come sapete, venero da sempre e considero mia "Musa".
L'incontro con Claire è avvenuto grazie alla collaborazione con l'Agenzia Letteraria Jo March e ho subito voluto inserire questa straordinaria artista nella mia rubrica.
Ma lasciamo a lei la parola, ora!
Ciao Claire, benvenuta nel mio blog. Tre aggettivi per
definirti.
Ciao Linda, è un piacere essere ospite del tuo blog! Solo tre
aggettivi? :)
Da eterna bambina dall'immaginazione straripante, avverto un malessere claustrofobico nel dovermi riassumere in soli tre aggettivi (ciò dice già molto del mio carattere!), ma tenterò nell'autodefinirmi solo per amor di sfida: eclettica, poiché ogni giorno aggiungo naturalmente nuovi interessi e attività alla mia vita, curiosa, ovvero “avida” di conoscere sempre cose nuove, creativa, mi piace personalizzare le cose che faccio in tutti gli ambiti della mia vita.
Da eterna bambina dall'immaginazione straripante, avverto un malessere claustrofobico nel dovermi riassumere in soli tre aggettivi (ciò dice già molto del mio carattere!), ma tenterò nell'autodefinirmi solo per amor di sfida: eclettica, poiché ogni giorno aggiungo naturalmente nuovi interessi e attività alla mia vita, curiosa, ovvero “avida” di conoscere sempre cose nuove, creativa, mi piace personalizzare le cose che faccio in tutti gli ambiti della mia vita.
Il diploma al Liceo Artistico e la laurea con lode in
Pittura all’Accademia di Belle Arti. Quando si accende in te la scintilla della
grafica?
Mia mamma racconta che già intorno ai tre anni di età
scoprii la magia di colore di cui è capace una matita e da allora non ho
mollato la presa. A parte la più autorevole delle testimonianze, la mia memoria
mi riporta a un'età molto precoce, immagini di me che seduta con la gamba
sinistra a far da cuscino, disegno e coloro paesaggi – soprattutto animali,
alberi e cavalli – immersa tra fogli e matite di ogni colore, cantando a fil di
voce melodie inventate, spesso interrotte dal racconto a me stessa, ma a voce
alta, delle storie che andavo disegnando. In breve, l'osservazione del mondo
nella sua dimensione visiva ha stimolato la mia voglia di riprodurlo in
disegno, quasi una necessità di fermare quelle immagini come pensieri su un
diario di vita. Il passo dagli appunti di bambina allo studio profondo della
realtà attraverso le regole dell'illusione ottica è stato spontaneo, studiare
Arte ha irrorato la mia già fervida curiosità e istruito la mia mano a
riprodurre fedelmente la realtà in cui cammino e vivo.
Sei stata l'ideatrice del design del noto ‘Speechless
Magazine’, hai curato molte cover design per autori emergenti di pubblicazioni
digitali e cartacee e hai curato la grafica del progetto ‘Magic Mirror’. Come
nasce una tua cover?
Alla base di un progetto di cover design c'è sempre
un fitto dialogo con il cliente, nella fattispecie, dell'autore. In primis
ho bisogno di capire quale sia il contenuto del libro, considerare se si tratti
di un esordio o di un ciclo, quale sia il genere, il target di pubblico,
l'impatto e l'attrazione della cover nell'immaginario del possibile
lettore, a volte persino quali siano le esigenze della casa editrice legate al layout
e lo stile della collana in cui il titolo sarà inserito, in breve, sono molti i
fattori da considerare prima di proporre le mie idee grafiche. Questa fase di
studio, solitamente, mi è sufficiente per immaginare possibili soggetti, anche
il titolo – il lettering – è parte del progetto grafico, quindi è
importante che si integri all'illustrazione o alla foto della copertina. La maggior
parte delle volte mi si richiede un'elaborazione fotografica da legare a un
titolo attraente, ma i progetti che ritengo più stimolanti sono quelli
in cui posso creare un'illustrazione da zero; l'uso della tavoletta grafica mi
permette di sfruttare al meglio la mano libera, usare i file a video come una
tela o un album d'artista su cui disegnare, dipingere, acquarellare esattamente
come dal vero, con tutti i vantaggi della digital art.
Curi anche l'ideazione grafica di blog e siti. Come nasce
un tuo sito?
La mia esperienza in ambito di web design è piuttosto
autodidatta, la mia innata fame di imparare cose nuove mi ha avvicinato a
questo particolare ambito della grafica, eppure, mi ha entusiasmato a tal punto
che è diventata un'attività correlata al mio profilo di creativa. Ho lavorato
all'ideazione di siti dove l'aspetto visivo era fondamentale, creando da zero
il progetto grafico esattamente come se si trattasse di un dipinto,
personalizzandolo in modo da vestire a pennello il desiderio del cliente. Seguendo
il mondo dei blogger, appartenendovi io stessa, ho pensato di proporre design
personalizzati anche lavorando su template preesistenti, adattandoli
alle grafiche create ad hoc e imparando a far buon uso dei CSS (fogli di
stile), un'esperienza di crescita personale che si aggiunge alla lista delle
mie capacità e apre nuovi orizzonti nella mia esperienza col web design.
Acquisire nuove capacità mi diverte e sprona la mia immaginazione, non posso
farne a meno!
Sei anche una fotografa di un certo livello, in alcuni
volumi editi dall’Agenzia Letteraria Jo March possiamo ammirare i tuoi scatti.
Parlaci di questa collaborazione.
Come quasi tutte le mie attività creative correlate alla
grafica e al disegno, la fotografia per me è un altro modo di catturare e
fissare momenti di vita, situazioni reali in cui trovo un pizzico di magia,
quelle coincidenze e dettagli che amo collezionare nei miei album di ricordi (e
di Flickr), un promemoria per me stessa senza altra ambizione che ricordare una
volta di più quanta bellezza abbiamo intorno che attende solo di essere
ammirata e compresa.
La collaborazione con Jo March è stata, a dire il vero, un'occasione speciale: con gli altri fondatori della Jane Austen Society of Italy (JASIT) abbiamo tradotto per l'Italia una particolare biografia, Jane Austen: i luoghi e gli amici di Constance Hill. Si tratta di un viaggio in “Austenland”, ovvero, nei luoghi dove visse la scrittrice, molti dei quali ho avuto la fortuna di visitare qualche anno fa. Avendo fatto molti scatti del famoso crocevia davanti a Chawton Cottage (la casa dove visse gran parte della sua vita la Austen), ho pensato di proporli alla Jo March che ha accettato con entusiasmo; la foto scelta evoca in tutti i sensi i contenuti del libro, si è rivelata davvero perfetta per la copertina, sebbene non fosse frutto di uno scatto cercato all'epoca del mio viaggio.
La collaborazione con Jo March è stata, a dire il vero, un'occasione speciale: con gli altri fondatori della Jane Austen Society of Italy (JASIT) abbiamo tradotto per l'Italia una particolare biografia, Jane Austen: i luoghi e gli amici di Constance Hill. Si tratta di un viaggio in “Austenland”, ovvero, nei luoghi dove visse la scrittrice, molti dei quali ho avuto la fortuna di visitare qualche anno fa. Avendo fatto molti scatti del famoso crocevia davanti a Chawton Cottage (la casa dove visse gran parte della sua vita la Austen), ho pensato di proporli alla Jo March che ha accettato con entusiasmo; la foto scelta evoca in tutti i sensi i contenuti del libro, si è rivelata davvero perfetta per la copertina, sebbene non fosse frutto di uno scatto cercato all'epoca del mio viaggio.
Tra le tue passioni spicca quella per l'Inghilterra, cosa
rappresenta per te quella fantastica nazione?
Da grande lettrice di Classici (soprattutto inglesi), potrei
dire di aver iniziato ad amare la Gran Bretagna leggendo.
Non ho viaggiato molto e solo in Europa, ma quando per la prima volta ho toccato il suolo di Albione, ho avvertito lo stesso senso di appartenenza che sento per l'Italia, quasi fosse la mia “altra” casa. Ogni anno cerco di mettere da parte qualche risparmio per tornare cinque o sei giorni sui luoghi di Jane Austen, o a Londra e pensando a nuove mete raggiungibili per le mie tasche e in così poco tempo, pur di non rinunciare a quella periodica boccata d'aria british!
Non ho viaggiato molto e solo in Europa, ma quando per la prima volta ho toccato il suolo di Albione, ho avvertito lo stesso senso di appartenenza che sento per l'Italia, quasi fosse la mia “altra” casa. Ogni anno cerco di mettere da parte qualche risparmio per tornare cinque o sei giorni sui luoghi di Jane Austen, o a Londra e pensando a nuove mete raggiungibili per le mie tasche e in così poco tempo, pur di non rinunciare a quella periodica boccata d'aria british!
Divoratrice di libri e con una profonda venerazione per
Jane Austen, fondi nel 2014, insieme a quattro amici, la 'Jane Austen Society
of Italy' (JASIT).
Parlacene.
Esatto, sono una vera bookworm, confesso! La lettura
è il mio modo di vivere altre vite, di viaggiare e di calmare la mia fame di
conoscenza. Jane Austen è per me una fonte inesauribile di risposte, il suo
saggio punto di vista sulla realtà mi ha insegnato moltissimo, tuffarmi nei
suoi romanzi è per me il conforto migliore quando l'animo necessita di consigli
su come affrontare le scelte e gli ostacoli quotidiani. A lei devo l'antidoto
più efficace contro i mali della vita: l'ironia.
Il vero talento di Jane Austen era l'osservazione e la comprensione dell'animo umano, i suoi personaggi delineati con piccole precise pennellate, una volta conosciuti diventano eterni; forse è per questa sua eternità legata all'umana natura che riesce a legare ancora oggi persone da un capo all'altro del mondo, intorno a un focolare ideale a parlare dei suoi romanzi, del suo genio unico e della sua ineguagliabile ironia. Allo stesso modo, l'interesse e la passione per la cara Zia Jane (come noi Janeites amiamo definirla), ha fatto convergere cinque persone provenienti da diversi luoghi d'Italia, in un desiderio comune, quello di creare un'Associazione Italiana dedicata alla conoscenza, lo studio, la diffusione della vita e delle opere dell'autrice inglese. JASIT è nata così, sul web (quello buono), da un'illuminazione condivisa che ha portato cinque blogger a trovarsi intorno a un tavolo reale per esaudire quel desiderio condiviso; a soli tre anni da quell'incontro, l'Associazione si è evoluta, strutturata, ha trovato un pubblico interessato ed entusiasta e un crescente numero di sostenitori che ancora ci sorprende. Tante iniziative e collaborazioni ci hanno confermato che in Italia c'era bisogno di colmare questo vuoto, gli appassionati di Jane Austen sono un popolo sommerso, silenzioso, che stenta a confrontarsi palesemente temendo il pregiudizio – passatemi la battuta – italiano che indica erroneamente i romanzi della scrittrice come una serie di romances da edicola; JASIT è nata anche per abbattere tale pregiudizio e mettere sotto la giusta luce l'opera di Jane Austen, siamo molto contenti di aver dato finalmente voce al grande pubblico degli appassionati.
Il vero talento di Jane Austen era l'osservazione e la comprensione dell'animo umano, i suoi personaggi delineati con piccole precise pennellate, una volta conosciuti diventano eterni; forse è per questa sua eternità legata all'umana natura che riesce a legare ancora oggi persone da un capo all'altro del mondo, intorno a un focolare ideale a parlare dei suoi romanzi, del suo genio unico e della sua ineguagliabile ironia. Allo stesso modo, l'interesse e la passione per la cara Zia Jane (come noi Janeites amiamo definirla), ha fatto convergere cinque persone provenienti da diversi luoghi d'Italia, in un desiderio comune, quello di creare un'Associazione Italiana dedicata alla conoscenza, lo studio, la diffusione della vita e delle opere dell'autrice inglese. JASIT è nata così, sul web (quello buono), da un'illuminazione condivisa che ha portato cinque blogger a trovarsi intorno a un tavolo reale per esaudire quel desiderio condiviso; a soli tre anni da quell'incontro, l'Associazione si è evoluta, strutturata, ha trovato un pubblico interessato ed entusiasta e un crescente numero di sostenitori che ancora ci sorprende. Tante iniziative e collaborazioni ci hanno confermato che in Italia c'era bisogno di colmare questo vuoto, gli appassionati di Jane Austen sono un popolo sommerso, silenzioso, che stenta a confrontarsi palesemente temendo il pregiudizio – passatemi la battuta – italiano che indica erroneamente i romanzi della scrittrice come una serie di romances da edicola; JASIT è nata anche per abbattere tale pregiudizio e mettere sotto la giusta luce l'opera di Jane Austen, siamo molto contenti di aver dato finalmente voce al grande pubblico degli appassionati.
Ti occupi anche di riviste, tra queste citiamo ‘Due
pollici d'avorio’, in uscita a febbraio, dedicata ai soci JASIT. Daccene un
assaggio.
L'idea di premiare i nostri soci con una rivista dedicata e
riservata a loro è di Mara Barbuni, direttrice di Due pollici d'avorio e
founder JASIT, ma già da tempo pensavamo di creare qualcosa di
interamente nostro, una rivista che contenesse interviste, approfondimenti,
riflessioni e curiosità sul mondo intorno a Jane Austen, un modo di dare forma
alle nostre aspirazioni, un vero e proprio contributo originale che andasse ad
aggiungersi agli studi sulla sua opera. Un altro desiderio è diventato realtà con
Due pollici d'avorio, non posso svelare molto sulla rivista – poiché è
riservata ai soci – se non che l'idea grafica è basata su pochi elementi: uno
stile che evoca il background letterario del periodo austeniano,
sviluppato su un layout moderno e originale che favorisce una chiarezza
dei contenuti adatta alla lettura e alla fruibilità su i vari dispositivi
tecnologici, trattandosi di una rivista digitale.
Da qualche anno hai anche fondato con un'amica un Club
del Libro nella tua città chiamato 'Tea & Tales Book Club' che ha raccolto
un insperato successo. Di cosa vi occupate nello specifico?
Il "Tea & Tales Book Club", come JASIT, è nato sul
web sull'onda della medesima passione per Jane Austen: followers reciproche dei
nostri blog e concittadine, Aurore (Biscotti Rosa e tralalà) mi contattò in
privato per propormi la sua idea di creare un Club del Libro nella nostra
città, magari proprio in tema Austen, una librovora come me non poteva
esimersi dal provare questa nuova sfida, così ci incontrammo in un caffè
letterario per conoscerci di persona e parlarne. Pensammo a un regolamento
minimo di partecipazione, decidemmo di aprire la scelta delle letture a quasi
tutti i generi – la Austen sarebbe stata troppo limitante –, Aurore pensò agli
annunci sui portali e giornali di zona gratuiti, io all'ideazione di un logo
carino e di un blog visibile ai soli membri, utile a organizzare gli incontri,
proporre i libri e soprattutto votarli democraticamente e tutto ebbe inizio.
Oggi il Club conta una quindicina di persone, leggiamo un libro al mese con relativo costruttivo incontro e confronto libero sul testo a fine lettura; il dialogo è sempre molto ricco, le opinioni varie e le discussioni stimolanti tanto che si sono create belle amicizie, si sono organizzate uscite extra club per condividere altri interessi comuni e scoprirne di nuovi. Insomma, l'ennesima prova di quanto siano positive le conseguenze generate dall'amore per la lettura!
Oggi il Club conta una quindicina di persone, leggiamo un libro al mese con relativo costruttivo incontro e confronto libero sul testo a fine lettura; il dialogo è sempre molto ricco, le opinioni varie e le discussioni stimolanti tanto che si sono create belle amicizie, si sono organizzate uscite extra club per condividere altri interessi comuni e scoprirne di nuovi. Insomma, l'ennesima prova di quanto siano positive le conseguenze generate dall'amore per la lettura!
Gestisci personalmente il blog letterario ‘LaCollezionista di Dettagli’. Cosa troveranno gli utenti al suo interno?
'La Collezionista di Dettagli' è nato come un blog di pensieri, un album di schizzi di memorie personali che
volevo condividere per trovare riscontro nell'infinito oceano della rete. Negli
anni, la mia collaborazione con altri blog letterari collettivi mi ha convinta
della possibilità di aggiungere una grande Biblioteca al mio Salotto virtuale,
mantenendo però un criterio di scelta nella richiesta di libri alle case
editrici, in modo da recensire solo quelli per cui nutro reale interesse,
argomenti noti al mio bagaglio culturale che assicurano alla sottoscritta un
piacere autentico nella lettura, agli editori un parere più approfondito e –
spero – per questo gradito, infine, siano consigli adatti ai gusti dei miei
preziosi fedeli lettori. Quindi, chi passerà nel mio Salotto Letterario,
troverà molti consigli di lettura, qualche dolce ricetta terapeutica e un clima
da salà da tè Regency, dove ogni opinione, persino la più ironica, è benvenuta
purchè in modo educato, come Jane Austen insegna!
Vuoi lasciare i tuoi contatti per i lettori e gli autori
eventualmente interessati alle tue opere?
A dire il vero ho molti (troppi!) profili online, quasi
tutti riassunti sul mio blog, ma dato che l'ho già nominato qui sopra, lascio
l'url del mio Portfolio dove carico molti dei miei lavori, da quelli di grafica
a quelli di pittura: www.petrazari.blogspot.it
È stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog. In
bocca al lupo per tutto!
Il piacere è reciproco cara! Grazie per questa bella
opportunità che proponi a creativi e artisti per farsi conoscere, una
sensibilità non comune, davvero grazie di cuore e buona fortuna a te!
Ed ecco alcune delle cover realizzate dalla bravissima Claire:
Continuiamo a seguire questa bravissima artista, di sicuro sentiremo parlare di lei ancora per molto tempo!
Alla prossima!
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