martedì 10 settembre 2013

IL CUORE INSANGUINATO di Pamela Boiocchi

Oggi voglio parlarvi della mia ultima lettura "Il cuore insanguinato" di Pamela Boiocchi che prossimamente avrò il piacere di ospitare nel mio blog.


QUARTA: Isola di Saint-Christophe, XVII secolo. La giovane e coraggiosa Isabelle, figlia illegittima di un pirata e dell’ormai defunta lady Justine Ravenau, gestisce con la sua domestica Marjorie una locanda, Il cuore insanguinato, meta privilegiata di pirati e criminali. Con un pugnale nascosto sotto la gonna e una straordinaria forza interiore, Isabelle è in grado di vivere e di essere felice in un’isola così pericolosa; tuttavia, la sua quiete viene improvvisamente spezzata dall’arrivo dell’Oblivion, nave inglese comandata da lord Taylor Harriss Moore, l’uomo che sua madre aveva tradito innamorandosi del pirata e dando alla luce proprio lei, Isabelle. L’uomo propone alla giovane di allontanarsi da Saint-Christophe e di vivere a St. James of the Plain con lui. Isabelle accetta, e un nuovo mondo si apre dinanzi ai suoi occhi: abiti lussuosi, gioielli, feste. Tuttavia, la giovane donna sarà presto costretta a fronteggiare l’ipocrisia dell’alta società, che sa essere anche più pericolosa di un’isola abitata da pirati. Intanto, una guerra si profila all’orizzonte: l’isola nella quale è cresciuta e Il cuore insanguinato sono in pericolo. Sarà l’aiuto del misterioso e affascinante Tristan Storm a riportarla a Saint-Christophe per tentare di salvare ciò che ama e, soprattutto, a farle scoprire la passione. Un romanzo che ha il sapore antico dei più grandi libri d’avventure, e il fascino di una scrittura che sa parlare dritto al cuore con sensualità ed eleganza.


Un romanzo che alterna pizzi e passamanerie a pirati e navi ammiraglie, identità segrete a passioni prorompenti.
Il libro si apre sull'isola di Saint-Cristophe, dove la protagonista, Isabelle, gestisce assieme all'amica Marjorie, 'il Cuore insanguinato', la taverna che dà il titolo al romanzo. Ma questa non è un'isola come tutte le altre, qui i pirati sono i principali avventori e Isabelle, un' orfana che serve ai tavoli celando sotto le gonne un pugnale per le evenienze. Ha imparato a contare solo sulle proprie forze dopo la morte della madre e l'assenza del padre, anch'egli un pirata. '
Ma la fortuna o sfortuna, questo lo lascerò decidere a voi, non tarderà a bussare alla sua porta e, presto, Isabelle si ritroverà in viaggio per St James of The Plain, in Giamaica, per raggiungere la lussuosa dimora dell'Ammiraglio, marito della madre adultera, che vuole offrirle protezione e l'affetto di una vera famiglia.



'Per un istante ebbe la sensazione che anche respirare fosse diventato difficoltoso, assalita da mille immagini di quella sua vita che tanto detestava ma alla quale era davvero pronta a rinunciare per imbarcarsi verso l'ignoto, sola con un uomo che non conosceva affatto ma che diceva l'avrebbe trattata come una figlia?'









Quello che troverete all'interno del romanzo è un'ambientazione storica, siamo nel XVII secolo, coinvolgente, tra merletti e corsetti, bagni in tinozze profumate e serve complici. Una vita bennata che si scontrerà con le atmosfere cupe e avventurose che si respirano a bordo di una nave pirata come la Strega Rossa, capitanata dall'impavido e spavaldo Tristan Storm.

Tra Isabelle e Tristan la passione divamperà all'istante, condita di malintesi, scaramucce e scene grottesche.





'Isabelle si strinse a Tristan, un uomo che non riusciva a capire, al cui umore rispondeva il mare e che le faceva ribollire il sangue nelle vene, di rabbia e di passione.'









Isabelle è un personaggio che ho amato dalle prime pagine e che subisce una profonda trasformazione. Una sorta di viaggio interiore. La conosciamo come una ragazzina sprovveduta, dolce e ingenua e, con l'evolversi della storia, vediamo affiorare il suo carattere indomito, quello che la figlia di un pirata immancabilmente possiede. Le digressioni di Isabelle, le sue riflessioni a ogni accadimento, a ogni personaggio con cui interagisce, fanno sorridere e la rendono moderna e contemporanea.

Naturalmente non possiamo restare impassibili di fronte a Tristan, al suo corpo statuario e al suo charme, un pirata che, credo, tutte le lettrici ameranno, ma la cosa che più mi è piaciuta è la caratterizzazione dei personaggi su cui punto sempre un occhio di riguardo. Qui, anche i personaggi secondari acquistano valore. Una figura a me cara, per esempio, è il patrigno di Isabelle, l'Ammiraglio, uomo duro e intransigente ma che sotto la ruvida scorza nasconde un animo morbido e malleabile.

Un altro particolare che non può passare inosservato è la mancanza di capitoli all'interno del libro. La storia è tutta un proseguo, non c'è un attimo di tregua, né un'interruzione e questo rende la lettura particolarmente avvincente, ipnotizza il lettore rendendolo incapace di separarsi da Isabelle e dalle sue vicissitudini.

Preparatevi a viaggiare a bordo di una nave le cui vele spiegate sono del colore del sangue, dove non tutto è come sembra, e dove persino una tempesta può assumere connotati che sfociano nel sovrannaturale.





'La sensazione che provò fu orrenda, un' energia forte, devastante, e perfida. La poteva sentire, strisciarle addosso come qualcosa di viscido, mille lombrichi umidicci che percorrevano la sua pelle poi il freddo, un freddo che le penetrava nelle ossa, nero e malvagio, e il forte odore dello zolfo.'








La sola cosa che non perdono a Pamela e, credo anche voi se leggerete il libro, è di aver lasciato un punto interrogativo alla fine. Ed eccomi qui in attesa del seguito di questo bellissimo romanzo che mescola amore e avventura, tutto il sapore del XVII secolo alla sensualità di un Capitano ed al richiamo del mare. Difficile restarne indifferenti.

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