domenica 16 marzo 2014

INTERVISTA A MIRKO DE GASPERIS



Ciao Mirko, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda! Ti ringrazio per l'opportunità di quest'intervista!
Beh, sarò breve perché mi trovo sempre in difficoltà a parlare di me stesso, lo ammetto! Ho quasi 26 anni, ho un diploma scientifico e al momento collaboro con qualche blog e testata, occupandomi soprattutto di recensioni cinematografiche. I miei hobby sono appunto il cinema, la musica e la letteratura. Oltre a questo mi cimento nella scrittura, in cui posso dare sfogo alla mia immaginazione e “scappare” per un po' di tempo al giorno dalla nostra realtà!

Qual è stato l’input che ti ha fatto prendere in mano carta e penna?

È difficile ricordarmelo con precisione, perché avevo circa 14 anni e ti sto parlando di cose di più di 10 anni fa! Però mi ricordo che in quel periodo ero rimasto molto colpito dal film "Shindler's List". Era l'ultimo anno di medie e un giorno ho sentito il bisogno di scrivere per fatti miei, al di là dei temi o dei compiti, per intenderci. Era una storia su un antieroe che salva degli ebrei, durante la seconda guerra mondiale. Inutile che ti dica che non andai oltre un paragrafo! Però continuo a citare quel momento come il primo in cui ho cominciato a scrivere, proprio perché ho sentito quel “bisogno” di creare una storia sul foglio, senza che nessuno mi obbligasse. Provare a parlare esattamente del perché, quello mi resta quasi impossibile. Volevo farlo e l'ho fatto.

Collabori con riviste online e blog in cui ti dedichi alle recensioni letterarie, cinematografiche e musicali. Dove trovi il tempo per scrivere?

Il mio segreto è che posseggo giornate di 48 ore! No, seriamente, per riuscire a trovare il tempo, spesso mi capita di occuparmi della scrittura negli orari notturni. In quel momento della giornata le “distrazioni” dall'esterno sono minime, quasi nulle e ho la possibilità di trovare una concentrazione che mi fa lavorare meglio (almeno spero!) e in maniera più spedita. Con questo non voglio dire che sono il ritratto dell'organizzazione, anzi... arrivo a consegnare gli articoli sempre sul filo di lana!

Contribuisci anche alla rivista online completamente gratuita “Eclettica”. Di cosa ti occupi nello specifico? 

In questa rivista intervengo con tre rubriche: “...e azione!”, “Feel Music” e “Phil&Sophia”. Nella prima pubblico una recensione su un film a scelta che decido di commentare; nella seconda parlo di un'altra mia grande passione che è la musica, discutendo di un album o di una canzone o di un gruppo musicale; mentre nella terza mi occupo di un articolo legato a temi filosofici, che affronto sempre in maniera ironica, soprattutto perché sono un amatore dell'argomento, assolutamente non un esperto!

Nel 2006 alcune tue poesie sono inserite nell’antologia “Poetando insieme”. Parlacene.

Quell'antologia è stata il risultato dell'amicizia che nacque su un sito online di poesie. Io e un mio amico (avevamo 18 anni!) le condividevamo sul sito “Poetic House” (a quanto ne so, dovrebbero ancora essere lì!) e abbiamo finito per fare amicizia con diversi altri poeti. Si è deciso di fare un raduno a Roma e ci siamo incontrati dal “vivo”. Fra una chiacchierata e un'altra abbiamo organizzato un incontro con un editore romano, che si è offerto per creare un'antologia, a suggellare quell'evento. Ognuno di noi mise a disposizione tre poesie a scelta e nacque questo volumetto. Probabile che sia fuori commercio, per quanto ne so. Ma continuo a citarlo e a parlarne soprattutto per una questione affettiva.

Nel 2009 pubblichi il tuo primo romanzo “Poker di cuori”. Di cosa si tratta?

“Poker di cuori” parla di un playboy, un ragazzo lontano anni miglia dalla parola fedeltà, che finisce per innamorarsi di una ragazza, decidendo di cambiare stile di vita. Poi però accade qualcosa, per cui tutto ciò che credeva vero, tutto ciò che credeva fosse la sua vita viene stravolto interamente. È una storia di passioni, vendetta e... gioco d'azzardo, ovviamente! È stato il primo romanzo scritto con una “certa maturità” (anche se avevo 19 anni, eh!), dopo quattro romanzi brevi giovanili.

E, nel 2013, pubblichi con la Butterfly Edizioni “Pappagalli, favole e tanti guai”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Beh, una storia, credo! Mi va di scherzare... questo è il quarto romanzo che ho scritto (ce ne sono due fra questo e "Poker di cuori", ancora da pubblicare!) e i toni sono totalmente opposti. Laddove il primo era più cupo e noir, questo è decisamente più allegro e vira decisamente sulla commedia, anche se si tratta spesso di humour nero. In breve parla di uno scrittore che deve assolutamente portare a termine il suo romanzo, per onorare un contratto, ma ben presto si ritrova circondato da dei personaggi, uno più bizzarro dell'altro, che porteranno nella sua vita i loro stessi problemi, causandogli diversi guai.


http://buy.blomming.com/items/665548-pappagalli-favole-e-tanti-guai


Com’è nata l’idea per questo romanzo e quali tematiche affronti tra le sue pagine?

L'idea è venuta fuori perché volevo affrontare un argomento serio, o che comunque personalmente reputo tale, rinchiudendolo dentro una storia leggera e divertente (o almeno queste erano le mie intenzioni!).  Si è trattato quindi perlopiù di una mia sfida personale, provare a superare questa difficoltà. La tematica personale che dovrà affrontare il protagonista, pagina dopo pagina, è quella della difficoltà nell'orientarsi fra l'altruismo e l'egoismo, quando si trova a interagire con le persone. Con distacco viene facile scegliere l'altruismo, che è sempre stato dipinto come positivo, a scapito dell'egoismo. Ma il protagonista avrà modo di sperimentare che alcune volte l'egoismo si rende necessario, per sopravvivere in alcune situazioni, così come l'altruismo senza limiti diventa altrettanto pericoloso. E solo alla fine capirà quale sia la via da seguire. Sempre ammesso che la trovi! (Dai, Linda, fammi tenere sulle spine i tuoi lettori!)
Attorno a questa tematica principale poi ne affronto diverse, ognuna legata ai vari personaggi e anche in questo caso per me si è trattato di una sfida presentare temi come lo spaccio di droga, problemi sessuali, immigrazione, corruzione, animalismo deviato ed esagerato, omosessualità in una maniera leggera. Ma non si è trattato di un voler prendere in giro nessuno, quanto un tentativo di alleggerire i toni. Sono dell'idea che, finché non ci si può scherzare su una cosa, quella resta ancora un tabù e un problema non superato, né da noi, né dalla società. Scherzarci sopra, sempre con educazione, ci aiuta a superare diverse questioni, secondo me.

Del tuo libro si è detto ‘divertente, ma con una morale’. Daccene un assaggio.

Sì, come accennato prima, alla fine del libro il protagonista troverà una risposta, tutta personale, al quel dubbio sulla dualità egoismo-altruismo. Quella risposta è assolutamente soggettiva, per quel che mi riguarda. Qualcuno che ha già letto il libro ci ha trovato un messaggio diverso e la cosa non mi dispiace. Sono dell'idea che finché lo scrivi un libro è tuo, ma quando un lettore lo legge se ne appropri e lo faccia anche un po' suo (non solo perché lo compra!).

Perché proprio ‘i pappagalli’?

Mi viene da ridere perché ormai si sta andando a creare una curiosità sempre maggiore quasi più su questi animali che sul libro stesso! E mi sta bene, perché se incuriosisce non me ne lamento! Allora diciamo che il pappagallo come animale l'ho sempre considerato un animale abbastanza imprevedibile. È molto docile, un ottimo animale da compagnia, anche divertente. Ma può avere anche i suoi momenti più “irosi”, poiché sa essere anche molto territoriale, soprattutto con la gabbia o con gli spazi che sente gli appartengano. Quindi ho adottato proprio questo animale in primis perché mi serviva una metafore sulla vita stessa, che io trovo imprevedibile nel suo insieme. La prima scena in cui il protagonista fa la conoscenza con uno di questi pappagalli è proprio la summa di ciò che rappresentano nel mio romanzo: senza spiegazioni, il ragazzo si ritrova ad avere a che fare con quest'animale. Non svelo troppo, perché è uno dei momenti chiave del romanzo, ma simbolizza per me la vita stessa: alcune volte ti piomba addosso, sia in positivo, sia in negativo e non ti lascia spiegazioni. A conti fatti, avrei anche potuto scegliere un altro animale, ma puntare su un cane o su un gatto mi pareva troppo scontato e volevo portare nella storia un animale (personaggio a tutti gli effetti) più bizzarro e insolito.

Ed è proprio con "Pappagalli, favole e tanti guai" che vinci il sondaggio "Il libro più votato" indetto da 'Il blog di Dylan Berro e Laura Bellini' (http://soleeluna.altervista.org/risultati-de-il-libro-piu-votato/). Parlacene.

Sì, Linda ci tengo a citarlo in quest'intervista soprattutto perché è un'ottima occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno votato. Si trattava di una competizione organizzata dal blog di Dylan e Laura fra diversi titoli di autori e il mio è risultato come il più votato. Questo mi ha permesso di usufruire della vetrina del blog fino ai primi di Maggio. Quindi il mio ringraziamento va anche a Dylan e Laura, che hanno avuto questa bellissima idea per quest'iniziativa.

Hai qualche altro progetto di cui vuoi metterci a parte?

Al momento sto finendo di sistemare uno dei manoscritti che ho da parte e spero di mandarlo per la valutazione presso un editore il prima possibile. Parallelamente, sto raccogliendo del materiale per poter iniziare un romanzo storico ambientato nel '900, che sogno di scrivere da un po'. Incrociate le dita anche per me! 



E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per il tuo lavoro!

Il piacere è stato mio, credimi! Crepi il lupo. E spero di non aver annoiato troppo i lettori che sono incappati in quest'intervista! Per qualsiasi dubbio o domanda (o insulto!) potete contattarmi senza problemi.



 Per seguire Mirko  PAPPAGALLI, FAVOLE E TANTI GUAI



https://www.youtube.com/watch?v=hFe0N3dyMA4&feature=youtu.be







2 commenti:

  1. Ne approfitto per ringraziare ancora Linda, per questa splendida opportunità e per l'intervista che mi ha concesso, con domande davvero interessanti e intelligenti. Speriamo lo siano state altrettanto le risposte!

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    1. Ma scherzi! Soprattutto le risposte! E' stato un vero piacere!! :)

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