domenica 30 marzo 2014

INTERVISTA A SIMONA GIORGINO



Ciao Simona, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda, è un piacere essere tua ospite! Di me posso dirti che sono laureata in Lingue straniere e sto intraprendendo l’iter per insegnare inglese. Amo gli animali e ho un cagnolino di nome Cliff che è praticamente la mia ombra. Sono un’eterna sognatrice, mi ritengo una persona sensibile, sono riservata ed educata. Amo i dolci, la Nutella e qualsiasi altro alimento di natura simile. Sono iscritta in palestra ma faccio gran fatica a essere costante nell’allenamento… sigh! 

Il diploma presso il Liceo Scientifico Linguistico, la laurea in ‘Mediazione Linguistica’ e la specializzazione in Traduzione e Interpretariato. Dove trovi il tempo per scrivere?

Penso che per una passione il tempo lo si trovi sempre. Quando arriva l’ispirazione, poi, sa come prendersi il suo spazio! A ogni modo, l’Università non è mai stata un problema per la mia vena creativa, fra una sessione d’esami e l’altra ho sempre trovato il tempo per scrivere. A volte, lo ammetto, quando l’ispirazione arrivava violenta trascuravo persino lo studio per poter scrivere! L’ultimo romanzo – ancora inedito – l’ho scritto nel periodo della tesi di laurea. Non potevo ultimare la tesi senza aver prima concluso il mio romanzo, non mi sarei data pace! Chi scrive lo sa bene: la stesura di un racconto diventa una specie di piacevole tormento. Avevo testa solo per quello!

Com’è nata in te questa passione e qual è stato l’input che ti ha convinto a prendere in mano la penna?

Non ho idea di come sia nata, è una di quelle passioni con cui semplicemente vieni al mondo. Non lo decidi tu. So solo che da piccola ho iniziato abbastanza presto ad appassionarmi di scrittura. Più che una passione, a dire il vero, mi piace definirla una “necessità”. Scrivevo e scrivo perché ne ho bisogno, scrivere e creare mi permette di stare bene con me stessa.

Sei anche appassionata di fotografia. Parlacene.

La fotografia mi affascina, adoro catturare in uno scatto porzioni di mondo e di vita. Sicuramente è una passione secondaria, ma non mi è per nulla indifferente. Ho una collezione di scatti amatoriali a cui tengo molto.

Curi personalmente 'IL BLOG DI SIMONA GIORGINO', di cosa ti occupi nello specifico?

Il mio blog è nato senza uno scopo specifico. Era semplicemente un rifugio in cui amavo stare, scrivere di me, pubblicare poesie o fotografie e condividere racconti di vita quotidiana con i miei followers. Allora avevo anche più tempo per seguire altri blogger, e si venivano a creare delle stupende amicizie virtuali. Era divertente. 
Nel 2012 ho pubblicato il mio primo romanzo, e insieme alla pubblicazione è arrivata anche la consapevolezza di quanto sia importante la promozione. Così il mio blog ha iniziato a prendere pian pianino l’andazzo di certi blog letterari, dediti appunto ai libri e alla promozione degli autori emergenti.  Ma, fra un libro e un altro, adoro parlare anche di argomenti diversi, di tanto in tanto. Mi piace definire il mio blog come un sito versatile e variegato. Dopotutto è nato per essere proprio così, per non seguire una rotta specifica né per essere etichettato in un certo modo. Diciamo che rappresenta il mio mondo personale, che ovviamente è fatto di tante cose diverse.

Esordisci nell’Aprile 2012 con il romanzo “Jeans & cioccolato”. Daccene un assaggio.

“Jeans e cioccolato” è un romanzo rosa, con una protagonista un po’ pasticciona, costretta ad accontentarsi di un lavoro che non le piace fare e di una vita senza stimoli e senza un fidanzato. Si chiama Bea, ed è la tipica ragazza-non-ancora-del-tutto-donna, sulla via della maturità, che cerca di dare un senso alla sua vita e che lo trova, poi, quando meno se lo aspetta. 
Penso che la sua situazione non si discosti molto da quella di tante ragazze della sua età (27 anni) che probabilmente potranno ritrovarsi nella storia e, perché no, magari divertirsi con un racconto leggero, scritto allo scopo di strappare un sorriso.

Nel Novembre dello stesso anno pubblichi “Quel ridicolo pensiero”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

I lettori vi troveranno una storia divertente che, spero, faccia anche un po’ riflettere. Troveranno la possibilità di domandarsi se nella loro vita sia il destino a vincere, oppure la loro volontà. La storia di Carina vuole comunicare che la vita non è semplicemente quello che ci succede passivamente, ma il risultato delle nostre scelte, dei nostri sì e dei nostri no. 


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Quali tematiche affronti nel tuo romanzo?

“Quel ridicolo pensiero” parla d’amore, parla di dubbi d’amore, sfiora la tematica del destino. Prevale l’intimità di questa donna fragile, sì, ma solo fino a un certo punto: sarà anche abbastanza forte da fare delle scelte e da diventare la sola artefice della sua vita.

Com’ è nata l’idea per “Quel ridicolo pensiero”?

Quando ho scritto “Quel ridicolo pensiero” ero in attesa dell’uscita del mio primo romanzo, quindi ero proiettata completamente nella dimensione della pubblicazione: non stavo nella pelle! Mi piaceva fantasticare in particolare sulle presentazioni letterarie che di lì a poco avrei potuto organizzare, così un giorno ho preso di nuovo la penna, sono partita a scrivere e, rigo dopo rigo, è nata Carina, questo personaggio che, proprio come me, ama scrivere, ha pubblicato il suo primo libro e sta per tenere la sua prima presentazione letteraria. L’immaginazione ha poi fatto il resto: ha guidato Carina verso una direzione del tutto inaspettata.

Nel maggio 2013, pubblichi il racconto “Shaila”. Di cosa si tratta?

“Shaila” è un racconto breve in formato digitale, pubblicato sempre da 0111 Edizioni. Ho parecchi racconti inediti, ma per qualche ragione sono sempre stata più affezionata a “Shaila”. Così un giorno ho deciso di farlo uscire dal cassetto e di proporlo alla mia casa editrice. Shaila, che è un nome femminile indiano, rappresenta “l’anima gemella”, un ideale della propria fantasia che abbraccia fondamentalmente la sfera intima e mentale; è la possibilità di trovarsi perfettamente in sintonia con una persona, una preziosità rara. “Bisogna forse camminare tanto prima di trovarla, fare lunghi viaggi, arrivare in capo al mondo ma senza l’ossessione di cercarla, lasciare che il fato faccia incontrare i nostri cammini”[...].

Tutte le tue opere sono state curate dalla 0111 Edizioni. Come ti trovi con questa casa editrice?

La 0111 Edizioni è una piccola realtà del panorama editoriale, e come tale non garantisce il successo o esperienze di pubblicazione pari a quelle dei grandi colossi, ma è un trampolino di lancio, una casa editrice che lavora con serietà e che realizza sogni, sebbene non possa farti arrivare lontano.

Hai qualche progetto in cantiere di cui vuoi metterci al corrente?

Ho un romanzo nel cassetto il cui destino al momento mi è ignoto. Spero certamente di pubblicare ancora, e di sicuro prossimamente mi rimetto a scrivere una nuova storia!

E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!

Crepi il lupo, e grazie a te, Linda!


Per seguire Simona      IL BLOG DI SIMONA GIORGINO


2 commenti:

  1. Mi sono divertita molto a rispondere alla tua intervista, grazie ancora Linda! :)

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    1. Grazie a te, anche a me è piaciuto molto intervistarti :)

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