Grazie Linda di avermi invitata! Sono Claudia Semperboni,
piemontese di Nucetto (CN) ma da qualche anno mi sono trasferita ad Andora
(SV). Sono un'appassionata lettrice, ma soprattutto mi piace scrivere. Ho
esordito nel mondo dei libri un paio di anni fa pubblicando con la 0111
Edizioni il mio primo romanzo “Il mio posto nella vita”. Sono una ragazza
normale, incasinata come tutti, senza tanti grilli per la testa.
Il diploma di Ragioniera, di Operatrice informatica e il
lavoro di impiegata. Dove trovi il tempo per scrivere?
Purtroppo non ho molto tempo, ma cerco di ottimizzare!
Purtroppo non faccio parte di quella schiera di scrittori (beati loro...) che
si siedono davanti al pc e iniziano a scrivere. Io devo avere ispirazione,
sentirmi “in vena di scrivere”, altrimenti sto lì a fissare lo schermo e non
concludo nulla. Annoto appunti e idee e quando riesco apro il pc e scrivo!
Sei anche un’appassionata lettrice e quest’anno supererai
abbondantemente i 40 libri in un anno. Quali sono i tuoi autori preferiti,
quale il libro che ti resterà per sempre dentro e quanto delle tue letture c’è
nelle tue storie?
Il mio autore preferito è senza dubbio Stephen King, poi ho
scoperto Dan Brown e Glenn Cooper; adoro il loro genere e i polizieschi, divoro
letteralmente quei tipi di libri, ma
negli ultimi tempi ho deciso di allargare un po' le mie letture, così tra un
thriller e l'altro ho infilato un classico (tipo Kafka) o un contemporaneo
(tipo Federica Bosco) per alleggerire anche un po' il carico!
Diversi libri mi hanno colpita, non ce n'è uno in
particolare, penso che ogni libro lasci qualcosa di sé.
Nei mie scritti non c'è nulla di ciò che leggo, perchè
correi scrivere un bel giallo o un thriller ma non ne sono capace! Vorrei
essere la versione femminile di King o anche Chandler, ma non sono
assolutamente all'altezza! Forse dovrei fare un corso....!
Sei anche una sportiva che vanta il titolo di ‘cintura nera’
in kick boxing a livello agonistico. Parlaci di questa tue inclinazione.
Ho sempre amato fare sport, fin da ragazzina. Ho anche
giocato a calcio, vado a sciare appena posso, faccio un po' di palestra ogni
tanto, qualche corsa quando ho voglia,
ma lo faccio più per una questione mentale che fisica. Oltre a piacermi, è un
mondo per scaricare tensione e nervosismo.
Il periodo più bello però è stato sicuramente quando
frequentavo la palestra Anteo di Ceva (CN), fino a circa 6 anni fa, quando mi
allenavo quasi tutti i giorni e poi si andava a fare le gare di kick boxing in
giro per il nord Italia. Oltre al fatto di essere una squadra, si era una
famiglia e si condivideva tutto (l'allenamento, gli spogliatoio, le trasferte,
le gare, le delusioni, le botte e poi le cene!).
Il tuo romanzo di esordio è “Il mio posto nella vita”, edito
da 0111 Edizioni. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
È la storia di Bea, una normalissima ragazza che si trova a
dover affrontare una brutta malattia. Ogni lettore può riscoprire i valori
della vita, i sentimenti e tutto ciò che forse si dà un po' per scontato, ma
soprattutto (a detta di chi l'ha letto!) il libro lascia un senso di
speranza...
Qual è stato l’input per questo libro e quale il messaggio
che hai voluto lanciare?
L'idea del libro mi è venuta per caso, una noiosa domenica
pomeriggio. Mi sono chiesta se sarei stata in grado di scrivere un libro, visto
che ero appunto un'appassionata lettrice, e così è partita la sfida con me
stessa.
Ho inventato una storia che potrebbe capitare a chiunque, in qualunque momento della vita, proprio per far capire al lettore che non bisogna dare nulla per scontato, perchè oggi ci siamo....e domani chissà. Dovrebbe far riflettere sui valori importanti della nostra esistenza, ma anche sul fatto che non tutti sono fortunati e che non sempre la vita “ti viene incontro”.
Ho inventato una storia che potrebbe capitare a chiunque, in qualunque momento della vita, proprio per far capire al lettore che non bisogna dare nulla per scontato, perchè oggi ci siamo....e domani chissà. Dovrebbe far riflettere sui valori importanti della nostra esistenza, ma anche sul fatto che non tutti sono fortunati e che non sempre la vita “ti viene incontro”.
Quali tematiche affronti in “Il mio posto nella vita”?
Si parla di amicizia, scuola, amori, passatempi, ciò di cui
ci cibiamo quotidianamente. E poi c'è il
tema della malattia, della speranza e della tragedia.
Proprio con questo romanzo hai partecipato ad alcuni
concorsi letterari, ricevendo delle valutazioni di tutto rispetto. Cosa ricordi
di queste esperienze?
Sono state soddisfazioni che hanno confermato il fatto che
non ho poi scritto una brutta storia! Io sono molto critica verso ciò che
scrivo, sono sempre lì a rileggere, cambiare qualcosa, correggere, ma il fatto
poi di ricevere critiche positive da gente che non sa nemmeno chi tu sia...è la
soddisfazione più grande perchè significa aver fatto centro!
Il tuo pensiero sul self-publishing?
Non posso dire molto in proposito perchè non l'ho mai
“usato” ma conosco gente che l'ha fatto ed è soddisfatta. Magari un domani lo
prenderò in considerazione, visto che non è comunque facile farsi
ri-pubblicare...solo perchè hai pubblicato una volta non vuol dire che in
automatico ti ri-pubblicheranno!
Hai qualche altro progetto di cui vuoi metterci a parte?
Continuo a scrivere e sto cercando di pubblicare un secondo
romanzo, ma come ho detto non è semplice. Ho ricevuto qualche proposta
contrattuale (ma a pagamento, quindi le ho rifiutate tutte!). Spero però di
riuscire pubblicare presto, perchè secondo me è una storia “interessante”!
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al
lupo!
Grazie cara, è stato un piacere per me essere invitata!
Buona lettura a tutti!!
Un abbraccio
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