In collaborazione con Harem's Book parte la nuova sezione ELISIR DI STORIA.
Iniziamo con un'autrice Evergreen della Storia e del romanzo Classico: la cara Zia Jane che sicuramente tutti voi conoscerete.
Oggi Harem's Book recensisce per noi "Emma" di Jane Austen.
SINOSSI: Pubblicato per la prima volta nel 1815, Emma è l'ultimo romanzo che Jane Austen vide edito e, a giudizio unanime della critica, il suo capolavoro. La protagonista, Emma Woodhouse è una giovane donna bella, ricca e intelligente; figlia della benestante borghesia inglese, diventa amica di Harriet Smith, una donna di ben diverse fortune. Ma Emma, senza tener conto della differenza di classe sociale, si ostina a voler trasformare l'amica in una donna di grande fascino, un essere costruito a sua immagine e somiglianza. E nel frattempo non esita a intrecciare un flirt con un giovanotto, Frank Churchill... Romanzo di grande complessità, costruito su un intreccio di storie e personaggi, Emma è tra i romanzi della Austen quello che ottenne fin dal suo apparire la maggior risonanza; esso segna il vertice dell'arte dell'autrice, che raggiunge, pur all'interno di una struttura ancora settecentesca, uno stile di estrema eleganza e nitore. Un grande classico della letteratura europea presentato in una nuova traduzione e con apparati introduttivi inediti.
LA RECENSIONE DI HAREM'S BOOK
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MA CHI ERA JANE AUSTEN?
Una passeggiata con Jane Austen
Chi non conosce Jane Austen? Chi, nel sentir
nominare Elizabeth Bennet o Mr. Darcy, non rammenta i romanzi che ci hanno
tenuto compagnia da ragazzine? Anche il lettore più distratto o il più giovane
ne ha sentito parlare almeno una volta, ha visto una pellicola tratta da uno
dei suoi testi, ha udito questo nome in un documentario sulla letteratura
inglese. A oggi, il genio di questa autrice è quanto di più contemporaneo possa
esistere: film, rappresentazioni teatrali, autori che scrivono libri
ripercorrendone l’eco.
Jane Austen è colei che io giudico INTRAMONTABILE.
Un genio della letteratura inglese che ancora oggi risuona nei romanzi
contemporanei e non.
Fan e detrattori si sono divisi. Charlotte Bronte
disse: “Non c’è calore, non c’è entusiasmo, non c’è energia”, mentre Virginia
Wolf ritenne Jane “Maestra nel descrivere le emozioni più profonde, anche se
non arrivano in superficie. Ci stimola a dedurre quello che non c’è”.
Una cosa è indubbia: non è autrice da passare
inosservata.
Ma chi era
Jane Austen nella vita di tutti i giorni?
Una donna di campagna, questa è la definizione più
appropriata. Non era avvezza a frequentare i salotti delle grandi città, amava
la natura, la musica, le serate accanto a un camino a leggere un buon romanzo o
a scrivere novelle per famigliari e amici per poi recitarle a voce alta, a
volte in compagnia della sorella Cassandra, a volte da sola.
Possedeva un carattere mite ma estremamente
divertente, la battuta non le mancava, lo spirito non le mancava, quello stesso
spirito che risuona nei suoi libri e caratterizza i suoi personaggi. Amava le
passeggiate all’aria aperta e i bambini; i nipoti e i vicini si divertivano con
lei, era sempre disponibile e di buona compagnia.
Non importava che stesse scrivendo il romanzo
destinato a risplendere nei secoli o che la malattia la indisponesse, lei era
sempre pronta ad accogliere ospiti e conoscenti, senza mostrare le emozioni più
profonde, quei sentimenti che solo pochi eletti ebbero l’onore di saggiare con
mano.
Nei suoi lavori si riflette la sua stessa vita
fatta di valori e doveri, uno degli insegnamenti più importanti di Jane è
quello di ‘scrivere di ciò che si conosce ‘ed è un insegnamento che consiglio di
seguire a tutti gli autori e che io stessa ho fatto mio.
Nei suoi romanzi, i protagonisti risiedono nelle campagne
inglesi, vi sono balli, ricevimenti e due delle tematiche fondamentali, che si
presentano in ogni sua opera, sono: il matrimonio e la famiglia.
Anche in un borgo inglese vi può essere passione,
scompiglio, mistero. Non serve andare a scovare un’ambientazione eclatante per
ottenerlo e io sono d’accordo con lei.
Ma chi era
Jane Autrice?
Immaginate una mente fervida e attenta che
condivide ogni suo pensiero con penna e calamaio. Immaginate una ragazza fuori dal
comune che non approva i rigidi schemi imposti dalla società. Immaginate una
donna che fa della letteratura la sua ragione di vita, che scrive nel segreto
della sua stanza, che si nasconde dietro un nome fittizio per coronare il sogno
nel cassetto. Immaginate tutto questo e avrete di fronte Jane Austen.
Lei era consapevole di vivere in un’ epoca in cui
alle donne era sconsigliato scrivere, la letteratura era per gli uomini e l’amministrazione
della casa spettava al gentil sesso. Si firmò sempre con “A lady” finché il suo
genio non fu di dominio pubblico. Opere come “Ragione e sentimento” sono entrate
nella memoria collettiva; chi non riconosce, ad esempio questo passo “E’ verità universalmente riconosciuta che
un ricco scapolo debba sentire il bisogno di ammogliarsi”, annoverato come
l’incipit più famoso e amato?
Jane Autrice somigliava molto alla Jane Donna,
perché tra le pagine risuonava la sua voce eterna, il suo garbo e i suoi
valori. Jane è la dimostrazione di quanto amore e sensualità si possano esternare
con un gesto, con uno sguardo, senza sfioramenti, senza scoprirsi.
Citando “Emma”:
‘Nessun incanto è pari alla tenerezza del cuore’ (Jane Austen)
Se i classici non passano mai di moda e Jane
Austen ne è un mirabile esempio, se continuano a riproporli a teatro e alla
televisione, acquisendo consensi entusiasti, qualcosa vorrà pur dire.
Come dico sempre è dal Passato che dobbiamo
imparare e, in questo, la letteratura di Jane Austen è un mirabile esempio da
seguire.
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