venerdì 21 ottobre 2016

Recensione - L'ANGELO DEL RISVEGLIO di Emily Pigozzi

Oggi vi presento un romanzo che mi ha convinto e appassionato, oggi conosciamo insieme "L'Angelo del Risveglio" di Emily Pigozzi, autrice che stimo per il suo talento e la sua umanità.
Ho già ospitato parecchie volte Emily sul mio blog e sono molto felice di tornare a farlo in occasione di questa pubblicazione Delos Digital.








SINOSSI: Serena è una giovane infermiera del reparto di terapia intensiva e ha l'abitudine di parlare con i pazienti in stato di incoscienza. In una notte maledetta Pietro, un ragazzo appartenente all'alta società che conduce una vita sregolata, viene ricoverato nel reparto di Serena in seguito a un grave incidente stradale. Attratta dal giovane in coma, la ragazza inizia a parlargli di sé e Pietro finalmente si sveglia. Pietro sembra ricordare le confidenze di Serena e tra i due si instaura un legame particolare, nonostante le differenze sociali facciano sentire il loro peso. Può un amore superare ogni barriera ed essere talmente forte da sconfiggere ogni ostacolo? Quanto si è disposti a mettersi in gioco per inseguire un sentimento appena nato?








MILANO. Serena lavora come infermiera nel reparto di Terapia Intensiva e Rianimazione, i colleghi la definiscono "l'angelo del risveglio" per la sua empatia con i pazienti, per il tempo che dedica loro e la capacità di estraniarsi dalla realtà, concentrandosi solo sulle vittime.
Pietro è un ragazzo benestante, abituato ad avere tutto quello che desidera; un mix di alcool e droga lo ridurranno in fin di vita e costretto in una stanza d'ospedale, in coma.
Nonostante stia lottando tra la vita e la morte, è solo, senza l'appoggio della famiglia; Serena lo va spesso a trovare, parlandogli, trattenendosi con lui, speranzosa di una sua ripresa.
E il giorno tanto atteso, arriva. Pietro si risveglia dal coma e l'incontro con Serena sarà importante, destabilizzante, intenso e indimenticabile.
E' il loro punto di svolta, l'inizio di una favola che li coinvolgerà a dispetto della realtà che li circonda. Cosa ha in serbo il destino per questi due giovani? Le differenze sociali che li dividono potranno essere colmate dal sentimento d'amore? E la paura che ruolo giocherà nelle loro vite?

L'ambientazione è perfetta. I luoghi in cui si svolge la vicenda sono magnificamente descritti; l'ospedale, con i suoi corridoi e ambulatori, si percepisce come ci si trovasse al suo interno, trasmette un mondo diviso a metà tra morte e speranza. Ho amato il viaggio a Londra, le descrizioni e la magia che quella città possiede. Ci alterniamo tra vacanze in luoghi caratteristici e ambienti aristocratici in cui i lustrini dell'alta società evidenziano una profonda solitudine.






'Qui non ci sono favole. Qui è tutto vero, così vero che colpisce come uno schiffo in pieno volto: il rumore dei monitor, il silenzio che non c'è mai davero, la pace e l'oscurità apparenti rotte troppo spesso da spie sonore e segnali d'allarme.
La morte è di casa, così come gli adii.'






La caratterizzazione dei personaggi è completa e colpisce la bravura dell'autrice nell'aver saputo dosare a meraviglia il tutto in così poche pagine, grazie a una penna delicata e profonda.
Serena è la protagonista del romanzo; è la classica ragazza della porta accanto: dolce, premurosa, generosa, amata da amici e colleghi e dominata da una grande fragilità. Lei ha paura di amare e paura di vivere, teme di farsi male e, per questo, spesso si nutre di rinunce.
Pietro è il protagonista maschile ed è una figura alla quale mi sono subito affezionata. Ricco, affascinanate e intelligente, è un giovane abbandonato a se stesso e alle distrazioni offerte dal denaro. Subirà una profonda trasformazione grazie alla frequentazione con Serena. Il cambiamento è uno dei punti cardine del romanzo, rappresentato a meraviglia nell'evoluzione di questo personaggio.
E poi abbiamo Lucrezia, la sorella di Pietro, un personaggio particolare che inizialmente appare scontroso, chiuso, altezzoso, algido, per poi rivelare una profondità insospettata. Lucrezia si nasconde dietro una facciata di piombo per impedire alle persone di ferirla, per colmare la mancanza dei genitori assenti.
E proprio sul rapporto genitori-figli vorrei soffermarmi; ho trovato molto realistico il confronto di Pietro con i famgliari: una scena priva di orpelli, priva di luoghi comuni, priva di falsità. Il deserto famigliare che ha descritto Emily è perfetto, vero, si sente sulla pelle.
Serena e Pietro, pur provenendo da mondi distanti, sono molto più simili di quanto pensino; entrambi vivono in famiglie sterili che li privano dell'affetto che meritano: se Serena è senza un padre, Pietro pur avendolo è come se non ci fosse. Allo stesso modo, troviamo una contrapposizione tra i genitori di Pietro che hanno tutto ma non danno niente, a chi, come la madre di Serena, fa sacrifici pur non possedendo nulla. 
E, infine, l'elemento che più li accomuna  è il risveglio che ripercorre il libro come un mantra. Pietro si risveglierà dal coma ma anche dalla vita gretta e superficiale che conduceva e lo stesso farà Serena: il risveglio di Pietro, inconsapevolmente, sarà il punto di svolta anche per lei, per ridestarsi all'amore a e alla vita.
Un particolare che ho molto apprezzato è anche il tatuaggio con il simbolo dell'infinito che entrambi posseggono, quasi un segno del destino che li guida.





'Lui è così diverso da me, è così palese, ma è come se potessi raccontargli ogni cosa. La nostra dimensione è un limbo: non so quanto durerà ...non devo farmi illusioni. Però, adesso e stanotte, qui in questo mondo sospeso, siamo solo un ragazzo e una ragazza senza nome. Due anime che si incontrano.'






I temi trattati sono: le differenze sociali, l'amore, la speranza e le seconde occasioni.
Il messaggio del testo è molto importante e legato al cambiamento; ci ricorda che, una volta cambiati, non si torna più indietro, una volta scorta la luce che potrebbe illuminare la nostra vita non si sceglie più il buio. Questo è un romanzo che ci rammenta di aprire gli occhi e bere il succo della vita.






'L'amore non è mai semplice. E allora bisogna buttarsi e rischiare. A volte si vince e altre ancora si perde. Ma bisogna provarci, specie a vent'anni.'







"L'Angelo del Risveglio" è una favola moderna. La storia d'amore di un principe addormentato e di un'infermiera che lo salva e si salva, sullo sfondo di una Milano contemporanea.
Consigliato ai romantici, agli amanti del romance che non vogliono rinunciare ai temi importanti, a chi ama le storie alla "Cenerentola", a chi vuole evadere per qualche ora con una storia dal sapore dolce-amaro e, semplicemente, per chi vuole scoprire una penna importante del panorma italiano.

'Io lo sapevo che c'erano donne come te. E poi ti ho incontrata, sotto forma di angelo in divisa bianca. E mi sono risvegliato con te.'





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