Ciao Rossana, bentornata nel mio blog.
Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda e grazie per l’ospitalità!
Sono nata e cresciuta in una cittadina
che si affaccia sulla sponda piemontese del lago Maggiore, Verbania, con cui ho
un rapporto conflittuale da sempre. Nel cuore, lo dico da sempre, sono una
milanese!
Amo i cani, la musica, i concerti dal
vivo e una volta, mi piaceva passeggiare a lungo. Ultimamente, lo faccio molto
meno ma ahimè, non sempre ci è consentito fare tutto ciò che amiamo.
Da sempre nutro una passione per
l’ambiente dello spettacolo e molti dei miei romanzi, sono ambientati in questo
settore.
Quando si accende in te
la scintilla della scrittura che ti fa decidere di impugnare carta e penna?
Ogni qualvolta mi
arriva una forte ispirazione. Non sono una che scrive per “dovere”, devo
comunque essere motivata e se non accade, non lo faccio anche per lunghi
periodi.
Il tuo esordio avviene
nel 2005 con il romanzo “Fino alla fine”. Di cosa si tratta?
“Fino alla fine” è stata
la mia prima creatura pubblicata… una storia a cui sono molto legata,
ambientata nel patinato mondo della moda e in quello del Cinema e della
televisione, la cui protagonista femminile – Amber Rose – mi assomiglia in
maniera impressionante (intendo, caratterialmente) e guarda caso, è anche
l’unica all’interno della trama che svolge una professione “normalissima”…
insegna inglese nelle scuole elementari.
Hai continuato a
pubblicare romanzi e racconti, e vanti numerose pubblicazioni con big e
self-publishing. Cosa ne pensi del fenomeno del Self?
Questo sarebbe un
discorso molto lungo e con sfaccettature diverse, difficili da riassumere in
poche righe. Posso solo dire che, per il mio nuovo romanzo – primo di una
trilogia rosa – ho scelto volutamente di affidarmi a una piattaforma self
italiana, PubMe. Diciamo solo che preferisco essere libera di operare come
meglio credo e soprattutto, di capire se e quanto venderò – garantendomi anche
un eventuale guadagno, sebbene non mi arricchirò certo con la scrittura e non
l’abbia mai fatto con quell’intento… - e soprattutto, senza dover rendere conto
a chi non rende conto a me, dall’altra parte.
Hai partecipato e vinto
diversi concorsi letterari. Secondo il tuo parere servono davvero a un autore
per farsi conoscere?
Tutto può servire per
farsi conoscere, non abbiate mai “la puzza sotto il naso”, se posso dare un
consiglio ai miei colleghi… purché non si tratti di vendere l’anima al diavolo!
E poi, per quanto mi concerne, cimentarsi con un Concorso significa anche
crescere, mettersi alla prova, superare i propri limiti.
Nel 2013 pubblichi il
romanzo “L’emozione ha la tua voce” col quale ti classifichi finalista al
Concorso Casa Sanremo Writers. Raccontaci questa esperienza.
Ho partecipato a quel
Concorso perché m’incuriosiva l’idea che si svolgesse a Sanremo proprio durante
le giornate festivaliere e anche perché era legato indissolubilmente alla
musica (sempre presente nei miei romanzi). Arrivare tra i finalisti è stata una
piacevole sorpresa e l’esperienza è stata piacevolissima, al punto che la
rifarei ancora! Trascorsi una giornata in Casa
Sanremo, attorniata da giornalisti, cantanti, disc-jockey e fui trattata
come una regina, con tanto di truccatrice e parrucchiera a disposizione. Se
vogliamo, vissi quella giornata immedesimandomi in pieno con uno dei personaggi
dei libri che scrivo… professionisti del mondo dello spettacolo, come dicevo
prima!
Non ho vinto ma è stato
un grande onore e un vero piacere, aver partecipato ed essere stata selezionata
tra i finalisti, in particolare con uno dei romanzi a cui sono più legata,
“L’emozione ha la tua voce”.
Gestisci personalmente
il tuo blog “Gocce d’inchiostro rosa”. Di cosa ti occupi nello specifico?
Ho iniziato da nemmeno
un anno e faccio tutto da sola, quindi devo ammettere che non è facile gestire
tutte le richieste che mi arrivano dai colleghi e dagli editori con cui
collaboro. Mi limito, quindi, a segnalare e a recensire (con i miei tempi,
ovviamente…) romanzi di ogni genere ma che abbiano tassativamente una storia di
sentimenti al loro interno. Faticoso, senza ombra di dubbio ma anche molto appassionante.
È appena uscito il tuo
nuovo romanzo “Luce” Cosa troveranno i lettori al suo interno?
“Luce” è il primo
volume della mia trilogia "Light Diamond - The Series" . La coppia protagonista
sono uno Chef pluristellato, Carlo Alberto, che gestisce un ristorante
all’interno di una struttura ricettiva inserita in un Castello – nella
tranquilla quanto incantevole provincia piacentina - ereditato dalla modella
Diamante, una ragazza più giovane di lui di quindici anni che si ritrova a
dover fare l’imprenditrice di tutta la struttura (che comprende anche un Hotel
e una Spa).
Il loro è un incontro
inaspettato ma che sembra predestinato e da questo, si svilupperanno le storie
legate al loro passato e al loro futuro.
Quali tematiche
affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Non voglio mai
trasmettere messaggi con i miei romanzi e non scrivo con quest’intento. Creo
storie di sentimenti e cerco di mostrarli per quello che sono nella realtà… a
volte, amicizia e amore, possono fare male e a volte, ci regalano gioia e
felicità.
Le tematiche che
affronto sono quelle legate ai sentimenti in ognuna delle loro sfaccettature,
almeno, ci provo e vale per tutti i miei romanzi. Passati, presenti e futuri.
Qual è stato l’input
per questo libro?
L’input mi è arrivato
dallo Chef Carlo Cracco e dalla passione che nutro per lui, per la sua
personalità e per il suo fascino. Il resto è venuto da sé, mentre scrivevo (e
non ho ancora finito).
“Luce” è il primo
capitolo della serie “Light Diamond”. Perché una serie?
Perché non avevo mai
scritto una trilogia, prima d’ora e perché, ogni volta che scrivevo un romanzo,
arrivando alla fine, detestavo dover salutare i miei personaggi. Stavolta, mi sono detta, li ritroverò per ben altre due volte! E
così, dato che gli esami non finiscono mai, ho accettato una nuova sfida e mi
sono messa alla prova. Spero di averla superata ma questo dovranno dirlo i
lettori!
Hai qualche altro
progetto in cantiere?
Sto terminando di
scrivere la Serie e nel frattempo, ne ho già in mente un’altra. In cantiere ci
sono anche altri due romanzi, un ebook e un cartaceo, con due editori diversi.
Purtroppo, per ciò che concerne il cartaceo, sto attendendo che esca da
un’infinità di tempo e anche questo, è uno dei motivi che hanno contribuito a
farmi scegliere di pubblicare la mia prima trilogia da Self.
È stato un piacere
riaverti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!
Il piacere è stato mio,
Linda! Grazie ancora e che il lupo cammini al mio fianco!
Per seguire Rossanna ROSSANA LOZZIO
Grazie di cuore!
RispondiEliminaGrazie a te <3
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