venerdì 2 giugno 2017

PASSI D'AUTORE - Recensione - CINQUE RACCONTI PERSIANI di Manna Parsì

Oggi per le recensioni della rubrica Passi d'Autore vi presento il libro di Manna Parsì dal titolo Cinque racconti persiani.



Giuseppina Biondi l'ha letto per noi.



 







SINOSSI: Cinque racconti persiani narra in prima e in terza persona la vita di cinque personaggi le cui storie si sviluppano nel contesto socio politico iraniano che va dagli anni Trenta del Novecento fino ai nostri giorni. I personaggi non si incontrano e non si riconoscono ma vivono esperienze simili che hanno origine da usi, costumi e tradizioni della società iraniana. I racconti di Afrasiab, Banoo, Ziba, Tàlà e Nassim si sviluppano ponendo all'attenzione la vita delle donne iraniane, che, grazie ad una nuova coscienza formatosi nell'arco di decenni di lotte spesso silenziose, hanno trovato il coraggio di determinare il loro destino.









Devo essere sincera, dopo aver letto il primo capitolo di questo libro avevo deciso di metterlo da parte e passare alla prossima lettura. Non del tutto convinta, ho iniziato a leggere pagine a caso e ho deciso di non abbandonarlo. Il libro è una raccolta di cinque racconti dove vengono narrate le vicende di cinque personaggi distinti. Ognuno ha la sua vita con le proprie vicende, non si conoscono e le storie non si intrecciano fra di loro. Condividono, però, il contesto socio-politico in cui vivono. Ci troviamo in Iran e si spazia in un arco di tempo che va dagli anni Trenta del Novecento fino ai nostri giorni.
Nelle storie si pone particolare attenzione sul ruolo della donna iraniana, su come essa viva la quotidianità, i doveri ai quali è obbligata a rispondere come i matrimoni combinati e l'uso del velo. Si parla però, anche di forza e coraggio perché non tutte vogliono essere sottomesse a una tradizione che cerca di relegarle in casa, indossare un velo del quale spesso si vogliono disfare e osservare determinati comportamenti che le priverebbero della loro libertà.



 
'Io prendo un paloodh e lo gusto piano piano per assaporare il cardamomo e la crema che sono speciali, mentre zia, mamma e nonna chiacchierano ma di sicuro non più di matrimonio. Siamo quattro donne serene e libere che hanno imparato a vivere sottraendosi a obblighi e convenzioni.'




Come già accennato, il libro fa un po' fatica a partire, ma superato lo scoglio del primo capitolo la lettura è abbastanza interessante. Purtroppo non ho particolarmente apprezzato lo stile dell'autrice. Lo trovo molto sempliciotto e spesso dispersivo, incapace di mantenere viva l'attenzione del lettore poiché, a volte, si perde in descrizioni e ripetizioni inutili e difficili da seguire.
Nonostante ciò, rappresenta comunque una lettura interessante poiché si focalizza su una cultura completamente diversa dalla nostra, basata su tradizioni che tendono a restringere il ruolo della donna nella società e mette in evidenza il coraggio, la forza e la voglia di emancipazione delle donne iraniane. 


Giuseppina Biondi
(Editing a cura di Linda Bertasi)



IL VOTO DI GIUSEPPINA







Giuseppina Biondi è un’ingegnera calabrese nata nel 1985.
Recensisce libri (tanti) e film (pochi) nel suo Il Salotto Irriverente. Amante di gatti, divoratrice di libri. Adoratrice di tutto ciò che è gotico. Metallara dalla nascita e karateca.
Nell’ormai lontano 2011 ha fondato il blog Bambole Spettinate e Diavole del Focolare dove dà sfogo alla sua vena polemica e racconta la vita e le storie di donne fantastiche.
Promette e garantisce recensioni sincere e appassionate.

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