Ciao Antonia, bentornata nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda e ciao a tutti i lettori! Scrivere è diventato difficile, sognare un lieto fine per qualche storia ancora di più. Insomma, vivo una vita "normale" ai tempi del Covid. Mi sembra che qualcosa sia cambiato in me, che si sia rotto irrimediabilmente quel meccanismo che mi aiutava a raccontare storie. Almeno mi rimangono gli articoli e lo studio dell'800, una vera àncora di salvezza anche nell'aridità di questi tempi difficili!
Sei una copywriter e autrice. Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura?
Io sono la mia scrittura, la mia scrittura è me. Penso "scrivendo", ormai non so più da quanto… quando mi guardo intorno, spesso annoto particolari che possono diventare parte delle storie, ogni articolo che trovo mi spinge a cercare altro per approfondire un tema, un argomento. Quella che è nata come una passione da ragazzina, è diventata una specie di forma mentis, un modo di affrontare la realtà e non solo il sogno.
Dove nasce la tua ispirazione?
Ora come ora, ho più ispirazioni che forza per scrivere. Ho tante idee, ma questo blocco pazzesco, questa confusione mentale perenne che blocca tutto. Il mondo ottocentesco fornisce spunti come un pozzo senza fondo, c'è così tanto da scoprire e da raccontare… ogni lettura che faccio genera ispirazioni in quantità, peccato non riuscire a metterle tutte su carta!
La tua passione per il regency. Parlacene.
Il Regency è stata una scoperta meravigliosa, è stato come
incontrare l'anima gemella: un colpo di fulmine.
Non ci vivrei mai, ma la ricostruzione è affascinante e, ogni
giorno, addentrarsi nella conoscenza di questo periodo magico mi salva
dall'angoscia più totale. Ecco, per
dirla in un modo "fantasy", l'800 inglese è il mio mondo parallelo dove
mi rifugio.
Sei fondatrice del blog Il Salotto di Mrs. Darcy. Di cosa si occupa?
Il blog è nato dalle ceneri di altri blog più personali, dalla decisione di riportare in articoli le varie ricerche che facevo per i romanzi storici. In breve, si è specializzato, diventando un contenitore di informazioni sull'800 inglese, sotto moltissimi punti di vista, dal costume alle curiosità più buffe. Da poco ho cominciato a dedicarmi anche ai podcast, mi sto attrezzando per affiancarli ai vari articoli, insieme alle dirette settimanali sui temi trattati nel blog.
Collabori con il Website Cultura Al Femminile, occupandoti della rubrica Donne che hanno fatto la Storia. Qual è la Donna Icona, per te?
Non credo che esista una Donna Icona: ciascuna contribuisce con le sue capacità, le sue peculiarità, il suo coraggio a cambiare la Storia. Ho incontrato, in questo percorso, figure meravigliose, soprattutto tenendo conto che il nostro obiettivo è scovare personaggi meno noti e farli conoscere ai lettori. La Storia ha avuto grandi regine, pioniere in ogni campo, combattenti e politiche… ma forse la Donna Icona è la donna comune, quella che si barcamena ogni giorno con le difficoltà – spesso maggiori della sua controparte maschile – e gli impegni, riuscendo ad arrivare a sera.
Hai esordito con alcuni racconti fantastici. Cosa ti affascina del fantasy?
In me c'è sempre una bambina che spera di trovare la magia. Anche piccola, eh… mi basta una scintilla. Ecco, in questo periodo è proprio la mancanza di quella scintilla che mi fa soffrire. È come se non riuscissi più a cercarla. Il fantasy è questo, è un portale che ti indica la strada verso i tuoi sogni.
Nel 2008 esce Il segreto dell’Alchimista, primo volume della Saga delle Terre, cui seguono I Signori delle Colline e Triagrion. Perché una serie?
Era nato come un racconto. Poi, la storia si è dipanata sotto alle mie dita, si sono creati personaggi, si sono sviluppate avventure. Alla fine la storia era così complessa che ho dovuto dividerla in più volumi.
Hai scritto anche fiabe per l’infanzia. Come ci si approccia alla narrativa per ragazzi?
Mi piacciono molto le fiabe e mi piace raccontarle. Mi sono rivolta a un pubblico molto giovane, ho scritto per le prime classi delle elementari, un'età in cui ancora tutto lo stupore è intatto e la magia esiste davvero. In realtà ho cercato di creare storie utili, il mio sogno è proseguire progetti indirizzati ai bambini dislessici, soprattutto ora che vedo le difficoltà di lettura del mio cucciolo. Solo la passione può aiutare a superare gli ostacoli.
Nel 2015 pubblichi il romance storico La Dama in Grigio, primo capitolo della serie Le Dame Fantasma, cui segue, nel 2016, Il Libertino di Hidden Brook. Parlacene.
Non riesco a credere che siano già passati tanti anni! La Dama in Grigio è un romanzo a metà fra romance regency e ghost story: tutta la serie ha questa connotazione un po' misteriosa. Il Libertino, invece, è proprio una storia d'amore, leggera, lieve, nella quale mi sono divertita a mettere insieme due personaggi che, per motivi diversi, si sono fatti una pessima reputazione (peraltro, solo nominale, più che di fatto) e che si trovano ad affrontare insieme l'ennesima marachella… con conseguenze impreviste.
Seguono, poi La Dama in Bianco e La Dama in Verde, che contengono una sfumatura paranormal. Sei appassionata del mondo dell’Invisibile?
Sì, ormai fa parte di me questa perenne ricerca! I fantasmi sono una delle mie passioni, soprattutto letterarie. Adoro le ghost story, ma anche i film sui fantasmi. Nella realtà… beh, temo d'essere assai più scettica di quanto non sembri.
Nel 2020 esce il medieval romance Il Ritorno del Cavaliere. Medievo Vs. Regency, chi la vince?
800 per sempre. Mi piace il Medioevo, lo trovo affascinante, ma sono più legata al XIX secolo, lo sento più vicino alle mie corde.
Sempre nel 2020, esce Sognando Mr. Darcy. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Si tratta di un romance moderno, ma nato sulla scia dei romanzi di Jane Austen. Racconta le vicende di una giovane donna che lascia tutto per cambiare vita, inseguendo un sogno. Apre una libreria nei pressi di Bath, per vivere nei luoghi austeniani che ha amato come appassionata lettrice. Così appassionata da dialogare coi vari personaggi dei romanzi, che costituiscono una sorta di grillo parlante, affiancandola nelle sue avventure. I lettori troveranno un maniero e un castellano tutto da scoprire, un pastore anglicano che ha tutte le caratteristiche per essere l'uomo perfetto (ma lo sarà?), una bellissima cagnolona che porta un sacco di guai alla sua padrona… troveranno amicizie e tazze di tè, ma soprattutto, lo spirito dei romanzi di Jane Austen che intride ogni pagina.
Qual è stato l’input per questo libro?
Il primo lockdown. Il bisogno di vincere l'ansia raccontandomi una storia positiva, in cui potermi rifugiare. Un po' come in Colazione da Tiffany: “Io vado pazza per Tiffany. Specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie. Le paturnie sono orribili: è come un’improvvisa paura di non si sa che… In questi casi mi resta solo una cosa da fare. Prendere un taxi e correre da Tiffany. È un posto che mi calma subito… Quel silenzio e quell’aria solenne… Lì non può accaderti niente di brutto! Se io trovassi un posto in questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany… Comprerei i mobili e darei al gatto un nome”.… ecco, per me Tiffany è Bath!
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Vorrei soprattutto trasmettere un po' di allegria al lettore. Fiducia verso il futuro, fiducia nelle proprie capacità di reinventarsi. Siamo noi i peggiori nemici di noi stessi, soprattutto quando ci lasciamo prendere dalla paura, dall'ansia, dal terrore di essere inadeguati. È vero che a "ogni giorno basta la sua pena", ma anche che ogni giorno è nuovo e siamo nuovi anche noi.
Progetti futuri?
Troppi! In stesura c'è la dama in nero, un romanzo vittoriano legato alle dame fantasma. Poi c'è un romanzo regency umoristico, a quattro mani con Amalia Frontali e un altro sullo stesso genere con Federica Soprani. Mi piacerebbe scrivere ancora per bambini, e raccontare il "mio 800" in altri volumi sullo stile di Regency & Victorian, magari incentrando su temi specifici come l'alimentazione.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!
È un piacere anche per me e grazie per l'opportunità! A presto!
Per seguire Antonia ANTONIA ROMAGNOLI