Ciao Bianca, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda! Grazie per avermi accolta nel tuo magnifico blog! Sono una ragazza come tante e mi divido tra lo studio universitario e quello pianistico. Scrivo da sempre e lo faccio praticamente ovunque: è per questo motivo che porto sempre con me una piccola agenda!
La passione per la Letteratura è dentro di me praticamente da sempre! Mia madre è una divoratrice di libri e mi ha trasmesso “col sangue” (con l’educazione, in realtà) l’amore per la parola stampata. Ho iniziato a studiare pianoforte, invece, per far dispetto a mia sorella. Ebbene sì! Era lei la pianista di casa e non voleva che mi avvicinassi allo strumento. Così mi sono detta: 'perché non andare a lezione? '
A quel punto non avrebbe avuto più nulla da ridire, e così è stato!
Ti definisci una lettrice onnivora. Quale genere preferisci e qual è il libro da cui non ti separeresti mai?
Amo moltissimo i romanzi storici e le storie d’amore anche se, in realtà, non posso dire di prediligere un genere in particolare. Leggo davvero di tutto e sono due i libri dai quali non potrei mai separarmi: "Diramarsi" di Alessandro Giammei e "Non mi uccidere" di Chiara Palazzolo. Nel primo caso si tratta di una meravigliosa silloge di poesie, mentre il secondo libro è il primo volume della trilogia fantasy-horror di Mirta-Luna.
Sei autrice di parecchie quarte di copertina della Butterfly Edizioni. Come nasce una tua quarta e come vivi questa impiego?
Scrivere le quarte di copertina è davvero meraviglioso. Ogni manoscritto, quando arriva, porta con sé una grande emozione. So di essere tra le prime persone in assoluto a leggere quelle pagine e questo mi fa sentire privilegiata. Divoro i manoscritti in due, al massimo tre giorni (a volte anche meno) e per questo devo sicuramente ringraziare il buon occhio di chi li sceglie nel mucchio. Le parole, poi, vengono da sé: un buon libro fa una buona sinossi. La soddisfazione più grande, però, è sapere che, da quel momento in poi, tutti coloro che sceglieranno quel determinato libro porteranno a casa non solo le parole e i sogni dell’autore ma anche una piccola parte di me.
Attualmente sei Editor di “Leggere a colori”. Raccontaci la tua esperienza all’interno di questo web-site letterario.
'Leggere a colori' è un progetto nel quale mi trovo perfettamente a mio agio. Il team è composto da persone in gamba che credono profondamente nelle loro passioni. Offriamo tutto ciò che un lettore può desiderare, dalle recensioni ai racconti alle poesie. Organizziamo contest e cerchiamo di coinvolgere il più possibile chi ci segue. Il merito del successo sino ad ora ottenuto va sicuramente allo staff e a colui che lo coordina, lo scrittore Fabio Pinna. Spero – anzi, ne sono certa – che il progetto continui a crescere e che abbia sempre più risorse da offrire.
Nel 2009 sei finalista al Premio Campiello Giovani con il racconto “Il fiume scorre in te”. Un bel traguardo! Parlacene.
Ha avuto tutto inizio da lì. Come ti dicevo, scrivo praticamente da sempre eppure non avevo mai preso seriamente in considerazione l’idea della pubblicazione. Poi, è arrivato il Premio Campiello. Il traguardo raggiunto mi ha caricata di coraggio e di adrenalina, mi ha dato la forza di riprendere tra le mani il racconto finalista e di farlo diventare un vero e proprio romanzo: il mio libro d’esordio. Senza il concorso, probabilmente avrei impiegato molto più tempo per prendere coraggio e iniziare a credere in me.
E nel 2011 da questo racconto nasce il romanzo omonimo. Di cosa si tratta?
"Il fiume scorre in te" è quello che una mia cara amica, la scrittrice Elisabetta Ossimoro, ha definito “romanzo di formazione fanta-temporale”. E’ la definizione perfetta, questa. Non si tratta, infatti, di un fantasy in senso stretto quanto piuttosto del racconto di un viaggio nel tempo, quello che Dani compie nel passato del suo ragazzo Alessandro. Il viaggio si fa metafora di crescita interiore e porterà la protagonista al bivio: perdonare Alessandro per tutti gli errori che ha commesso e salvarlo dalla dannazione o condannarlo per sempre?
Sempre nel 2011 partecipi alla prima edizione del Concorso ‘Il lancio della penna’ dove ottieni una menzione speciale per la tua poesia “L’assurdo”. Cosa ricordi di questa esperienza?
Il senso di sorpresa.
Non sono una poetessa e non lo sarò mai eppure decisi di partecipare al concorso con alcune delle mie (poche) poesie. Ed eccola lì, la menzione speciale. Come sempre, capita che vengano notate proprio le poesie che l’autore stesso ritiene meno meritevoli! Così fu, infatti. Il concorso, poi, era stato organizzato dalla mia città, Bari. Ne fui felicissima.
Nel 2013 pubblichi il tuo secondo romanzo “Waiting room”, già finalista nel 2012 alla seconda edizione del Premio Villa Torlonia. Cosa troveranno i lettori all’interno?
"Waiting room" è la storia di un amore mancato e di un’attesa che dura una vita intera, ma è anche il racconto di una giovinezza burrascosa nella Bari del ’43, tra l’incertezza per il futuro e il desiderio di ribellione. Ho raccontato una storia vera – quella di mia nonna – e spero davvero che i lettori possano avvertire, attraverso le pagine, tutto l’affetto e la schiettezza con le quali l’ho portata su carta.
Come nasce l’idea per “Waiting room”?
L’idea era dentro di me sin dagli anni dell’infanzia, quando mia nonna sedeva accanto a me e raccontava aneddoti della sua vita passata. Emilia, con la sua forza e il suo coraggio, è proprio lei, per intero. Non ho mai conosciuto donna più donna di lei.
Quali tematiche affronti all’interno del libro?
Il tema principe del romanzo è l’attesa nelle sue tre determinazioni temporali: l’attesa della persona amata nel passato, quella cruda e semplice nella sala d’attesa di un dentista nel presente, e l’inevitabile incertezza per il proprio futuro. A tutto ciò si legano indissolubilmente i temi dell’anzianità, della solitudine, dell’abbandono. E al di sopra di tutto, com’è giusto che sia, il Primo Motore Immobile di ogni cosa: l’amore.
Nel tuo romano dai ampio spazio alla ricostruzione storica dell’epoca, curandone ogni dettaglio. Sei un’appassionata di storia?
Decisamente, anche se, devo ammetterlo, la ricerca storica non è la mia strada. Sono precipitosa in tutte le cose e scrivo troppo d’istinto per tollerare i tempi lunghi della ricerca. L’ho fatto con questo romanzo perché lo dovevo a mia nonna e ai suoi ricordi ma credo non mi ricapiterà troppo presto. Dovrò saziare la mia sete di Storia con la lettura piuttosto che con la scrittura e in questo, ne sono certa, mi verrai incontro proprio tu!
Proprio in questi giorni è in corso un Contest per “Waiting room” organizzato dal sito ‘Leggere a colori’. Parlacene e lasciaci il link per i lettori che intendono parteciparvi.
Si tratta di un contest dedicato a tutti i lettori del mio romanzo "Waiting room" e a coloro che lo acquisteranno in questi giorni. La formula adottata è quella del “compra due paghi uno”: partecipano coloro che possiedono una copia del romanzo o che stanno per acquistarla e il vincitore riceve un’ulteriore copia di "Waiting room" da regalare a un amico e tanti nuovissimi ebook.
Ecco il link: http://www.leggereacolori.com/libri/contest-dont-wait-for-waiting-room-libri-in-palio/
Hai qualche progetto futuro di cui vuoi metterci a parte?
Sto rivedendo una mia bozza del maggio di quest’anno e spero che possa vedere la luce nei prossimi anni! Ho iniziato anche una nuova storia ma, questa volta, sto scrivendo a mano. Niente computer, niente penne usb. Solo io, carta e penna, e i miei personaggi. Ho in mente anche tante nuove rubriche per il mio blog! Ti accenno solamente che sto pensando ad una rubrica di videorecensioni cinematografiche e a uno speciale mensile dedicato alla letteratura in rosa.
E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. Ti stimo moltissimo come autrice e come persona, ma questo già lo sai. In bocca al lupo per tutto!
Grazie a te, Linda! Ricambio l’affetto e la stima di cuore e mi auguro di incontrarti di persona al più presto! Grazie di tutto!
Per seguire Bianca B. AMONG THE LITTLE WOMEN
Ciao!
RispondiEliminaDi Bianca ho letto solo Waiting Room, per ora, e mi è piaciuto tantissimo!
Spero di leggere anche gli altri e che il percorso continui ad essere ricco di soddisfazioni, perché le merita tutte!
Complimenti per l'intervista, che condivido con molto piacere!