lunedì 30 dicembre 2013

INTERVISTA A STEFANIA BERNARDO



Ciao Stefania, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda. Ho 28 anni e vivo a Ivrea una città in provincia di Torino. Amo scrivere fin da quando ero bambina, è un modo per me di sentirmi libera, un modo per cercare di trovare e capire me stessa. Naturalmente, adoro i libri, non potrei mai vivere senza libri e musica. Ma sono anche una grande appassionata di serie tv e cinema, insomma mi piace tutto ciò che ti fa “evadere” dalla realtà per qualche ora, che ti fa sognare, per poi tornare nel mondo reale e comprenderlo meglio, perchè in realtà è proprio questo che fa la letteratura: ti rende la vita meno noiosa e più comprensibile.

Un diploma in Tecnica della gestione aziendale, l’impiego di segretaria amministrativa per quattro anni e il ritorno all’università. Perché questa decisione?

Il percorso di studio è stata una scelta un po' particolare. C'entra poco o nulla con quello che sono in realtà e quello che ho sempre amato fare, ma si sa quando si sceglie l'indirizzo delle superiori si è ancora troppo piccoli e si cede in fretta ai consigli altrui. Non ho comunque avute grosse difficoltà in questo percorso, tutto sommato ho trovato una passione anche per il diritto. I quattro anni come segreteria sono stati quelli che forse, più di tutti, tra delusioni e soddisfazioni mi hanno indirizzata verso ciò che sono diventata ora. Forse in fondo a volte è proprio prendendo la strada sbagliata che si trova quella giusta. Ho poi deciso di tornare all'università per completare le mie conoscenze sul diritto, anche qui ho incontrato difficoltà e soddisfazioni, di certo sono una che si prende il suo tempo, preferisco fare sempre le cose bene, magari in maniera lenta, ma io voglio conoscere sempre alla perfezione gli argomenti che sono chiamata a studiare.

Sei  un’appassionata di storia inglese e di pirati. Parlaci di queste due passioni.

Non di so dire con precisione quando ho scoperto questi due amori. Credo che siano due cose che mi appartengono da sempre, come la scrittura. 
Ho sempre amato i pirati e il mare, da piccola tanto per dire, parteggiavo per Capitano Uncino. Il Regno Unito mi ha sempre affascinato. Mi sono sempre sentita vicino a questa nazione alle sue tradizioni e ai suoi scrittori. Mi sono documentata molto sulla loro storia, e sono particolarmente affezionata al periodo Tudor, alla regina Anna Bolena e a sua figlia Elisabetta. Sono molto affascinata anche dal periodo vittoriano. In realtà io mi sento un’ inglese travestita da italiana.

Un’altra tua passione è Sherlock Holmes. Com’è nata e cosa rende questo famoso personaggio letterario così incredibile ai tuoi occhi?

Da piccola mi avevano regalato un libro per bambini su Sherlock, ne sono rimasta folgorata. Mi aveva appassionato un sacco e così poi quando sono diventata più grandicella, mi sono comprata tutte le raccolte. Di Sherlock sono affascinata dal suo modo di essere così distaccato dalle emozioni, dal suo metodo di ragionamento e dal suo carattere così eccentrico. Non mi perdevo una puntata quando davano i vecchi telefilm in tv. Colleziono tutti le edizioni particolari del canone che trovo. E di recente ad accendere e fomentare ancora di più questa passione ci si è messa la BBC con la sua serie geniale Sherlock ambientata ai giorni nostri. Semplicemente un capolavoro, sia come adattamento dei personaggi, sia come dialoghi. Un vero gioiello da guardarei rigorosamente in lingua originale (specialmente per chi come me ama l’inglese puro)per godersi tutte le battute taglienti.

Collabori con la redazione di ‘Ticweb tv’ dove curi personalmente la rubrica “Il teschio e la penna  - cultura contro corrente” dedicata agli esordienti. Di cosa si tratta?

Sono molto felice di essere entrata a far parte del team di 'TicWeb' è una realtà giovane, dinamica e fatta da persone che credono fortemente nel lavoro di squadra, decisamente un ambiente in cui mi sono subito trovata a mio agio. La rubrica è dedicata a tutti gli autori esordienti/emergenti. Un modo per far conoscere questa realtà, purtroppo ancora troppo sommersa. Per me è un piacere perché conosco un sacco di colleghi di enorme talento e i loro lavori.

Nel marzo 2013, pubblichi il tuo primo romanzo “La Stella di Giada”, daccene un assaggio.

Uno dei pezzi a cui sono più affezionata:

"Il malinconico suono del violino le addolciva i pensieri fino a portare via con sé dubbi e rabbia.

Sentiva il sangue scorrere nelle vene, lo percepiva. Vedeva quel fiume rosso attraversarla.

Alle sue spalle il rumore di onde che si infrangevano sulla spiaggia, sopra di sé un cielo stellato e una luna che le appariva gigantesca e meravigliosa.

Allora, in un attimo si rese conto di quello che stava succedendo: per la prima volta in vita sua si era accorta di essere viva. Ora sentiva quella potenza, quell’energia, quella furia dentro di sé, quella voglia famelica di conoscere il mondo, di scoprire nuove sensazioni.

Per troppo tempo si era concentrata sull’odio verso ciò che la circondava: un padre indifferente, una madre che non la capiva, dei fratelli troppo gelosi, un marito che l’aveva delusa e umiliata. Non aveva mai avuto tempo per capire quanto fosse sconvolgente l’essere vivi.

Balzò in piedi ed iniziò a pestare un piede a ritmo di musica, poi si aggiunse anche l’altro. La sua pianta che batteva contro la terra, lei che affermava la sua vita.

Corse verso i pirati che ballavano e si unì a loro, divenendo la più scatenata.

Girava su se stessa, saltava, rideva, cadeva e perfino piangeva tanto era felice.

Era venuta al mondo, lei nasceva quella sera, tra mani di diverso colore che si incrociavano, tra rum che ardeva le gole, tra il calore del falò e l’odore impertinente di pelli sudate."

Ed è di recentissima pubblicazione il tuo secondo romanzo “La caccia”, degno sequel de "La stella di Giada". Cosa troveranno i lettori al suo interno? 

Avventura e azione come nel primo episodio, molti sentimenti profondi, e tanti dubbi. Alcuni dei personaggi affronteranno delle dure prove, che come al solito, li metteranno davanti a delle scelte capaci di cambiare il loro destino e quello di chi gli sta accanto.



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Com’è nata l’idea per “La caccia”?

Dalla storia diun pirata realmente esistito: Henry Every. Le sue vicende mi hanno ispirato per questa nuova avventura. La vicenda principale, ispirata alle sue gesta, mi ha permesso di creare due personaggi a cui sono molto affezionata e mi ha dato la possibilità di concludere le vicende di quelli del precedente romanzo.

Quali tematiche affronti nel tuo romanzo?

I sentimenti in generale, l’avarizia e la crudeltà umana. L’amicizia in tutte le sue sfumature e l’amore che sembra sempre in perenne difficoltà in tutti le ere della storia ma alla fine poi, riesce comunque a prevalere anche se a volte, il prezzo da pagare è comunque alto.

I tuoi libri sono self-publishing. Perché questa tua scelta e cosa ne pensi dell’editoria italiana?

Il 'self publishing' è una via alternativa. Ho deciso di percorrerla per mettermi alla prova. Ho preferito lanciarmi piuttosto che aspettare le risposte dagli editori tradizionali, e questo mi ha permesso di capire cosa sto offrendo ai lettori e come loro lo hanno recepito. Per me è stato un esperimento che mi ha permesso di crescere sotto numerosi aspetti. È probabile che i prossimi lavori seguiranno la via dell’editoria tradizionale. In generale penso che l’Italia abbia anche in questo settore numerosi problemi, Troppi editori, alcuni veri e propri ladri che chiedono cifre esorbitanti agli autori per pubblicare. Dall’altro piccoli e medi editori che invece sanno fare molto bene il loro lavoro, si impegnano e credono in quello che fanno. Infine le major con la loro politica prettamente commerciale che favorisce la moda e non la qualità e, da ultimo, un Paese che legge poco. Credo che prima di tutto andrebbero chiusi gli editori a pagamento e nel nostro piccolo, in qualità di lettori, favorire quelli che invece ci mettono l’anima nel loro lavoro.

Hai qualche altro progetto in cantiere?

Più di uno. Il prequel de "La Stella di Giada", un progetto molto bello con due mie colleghe scrittrici, e un romanzo che sto progettando da un po’ che si prospetta un po’ complicato nella stesura. Insomma per il momento le idee non mi mancano.

Per me è stato un vero piacere ospitarti nel mio blog, sai bene quanto ti stimo e ti applaudo. Un ‘in bocca al lupo’ gigante per il tuo lavoro.


Per seguire Stefania     DIETRO LA COLLINA


http://www.youtube.com/user/Scarlet85ify/videos

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