Oggi vi presento il primo capitolo della saga
“Paradise Valley” della bravissima autrice Patrizia Ines Roggero che ho avuto
il piacere di ospitare nel mio blog.
SINOSSI: Sullo sfondo delle vaste praterie del Montana di fine '800, al tramontare dell'epoca d'oro dei cowboy, prende vita la storia di Jonathan e Abigail.
Un amore segreto, un passato doloroso, un futuro
incerto...
Il primo volume di una trilogia tutta da scoprire.
Il primo volume di una trilogia tutta da scoprire.
1883. Il libro si apre nella Grande Riserva Sioux,
nel Dakota. Qui, troviamo Jonathan Shelley, il protagonista maschile, partecipare
all’inipi: il rito di purificazione.
Il giovane ha perso la moglie Giulia, deceduta per il vaiolo, e, incapace di
sopperire al dolore, tenta di trovare una via di fuga nel rito, alla ricerca di
una visione fortuita. Il risultato non è quello sperato, ma in Jonathan si
radica la convinzione che sia giunto per lui il momento di lasciare la riserva
e tornare nelle terre del Montana, dove il padre, ormai defunto, gli ha
lasciato delle proprietà.
Il giovane mezzosangue lascia i parenti e si dirige verso Paradise Valley, dove un tempo vivevano il padre e i fratelli, prima che un colpo di fucile e la morte funerea si abbattesse sui componenti della sua famiglia.
Il giovane mezzosangue lascia i parenti e si dirige verso Paradise Valley, dove un tempo vivevano il padre e i fratelli, prima che un colpo di fucile e la morte funerea si abbattesse sui componenti della sua famiglia.
Voltiamo pagina e ci ritroviamo a Livingston, nel
Montana. Siamo nel 1885 e conosciamo Abigail Foster, una giovane di incantevole
grazia che, dopo aver trascorso alcuni anni a Saint Louis per la
propria istruzione, torna a vivere nel Circle F, proprietà dello zio Steve che
ne gestisce e amministra terre e allevamenti.
Abigail e Steve sono soli al mondo e si ssotengono l'un l'altra, dopo la perdita dei famigliari a
causa del colera.
Abigail è bella e apprezzata dagli abitanti di
Livingston ma la sua vita sta per cambiare. A sconvolgerla, il mezzosangue Jonathan di cui serba un ricordo infantile:
grande amico dello zio, il giovane entrerà nella sua esistenza e nel suo cuore
in un battito di ciglia. Galeotta, la ferita a una spalla a opera di un
compaesano che disprezza il mezzosangue e la decisione di Steve, lo zio della
ragazza, di prenderlo a servizio tra i mandriani del Circle F.
Una girandola di avvenimenti conditi da una passione disarmante colorerà i giorni e le notti dei due amanti, ma nessuno sa cosa riserva il futuro e neppure le placide notti di luna possono mitigare gli eventi che stanno per sconvolgere Paradise Valley.
'Sapeva bene che tra loro non ci sarebbe potuto essere nulla, perché lui era un mezzosangue, anche se proveniva da una famiglia per bene e suo zio era uno dei più importanti abitanti di Livingston.
Tutti avrebbero condannato la loro relazione e lei non intendeva vivere come un’emarginata.'
Una girandola di avvenimenti conditi da una passione disarmante colorerà i giorni e le notti dei due amanti, ma nessuno sa cosa riserva il futuro e neppure le placide notti di luna possono mitigare gli eventi che stanno per sconvolgere Paradise Valley.
'Sapeva bene che tra loro non ci sarebbe potuto essere nulla, perché lui era un mezzosangue, anche se proveniva da una famiglia per bene e suo zio era uno dei più importanti abitanti di Livingston.
Tutti avrebbero condannato la loro relazione e lei non intendeva vivere come un’emarginata.'
L’aspetto che colpisce di questo libro è innanzitutto
l’ambientazione: i colori e i profumi della Paradise Valley filtrano dalle
pagine direttamente nelle narici del lettore e noi chiudiamo gli occhi per ritrovarci
attorniati dalle calde tinte della valle e, l’istante dopo, avvolti dal ghiaccio
che atrofizza muscoli e cuore.
I luoghi e il periodo storico scelti dall’autrice imbrigliano il lettore nella storia, senza lasciarlo più andare. La cura posta nel descrivere il West del diciannovesimo secolo è lodevole e ho particolarmente apprezzato i nomi originari che compaiono qua e là per rendere quanto più verosimili le vicende narrate.
I luoghi e il periodo storico scelti dall’autrice imbrigliano il lettore nella storia, senza lasciarlo più andare. La cura posta nel descrivere il West del diciannovesimo secolo è lodevole e ho particolarmente apprezzato i nomi originari che compaiono qua e là per rendere quanto più verosimili le vicende narrate.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la
caratterizzazione dei personaggi, cui presto sempre molta attenzione; gli
antagonisti come i protagonisti conquistano. Ho amato particolarmente il
personaggio di Jonathan: un uomo carismatico dal carattere indomito, ma è la
descrizione assolutamente credibile ad avermi convinto. Solitamente, siamo
abituati a personaggi maschili irresistibili e impeccabili, invece qui
conosciamo un uomo che non perde immediatamente la testa per Abigail. Un uomo che frequenta i bordelli, che diventa l’amante della focosa tenutaria,
un uomo che puzza di cavalli e prostitute, prima di essere l’eroe romantico che
tutte noi vorremmo al nostro fianco.
In egual misura, ho detestato la protagonista in più di un’occasione, in particolar modo la sua ritrosia, l’atteggiamento infantile, la paura per la propria reputazione e del giudizio dei compaesani, nello scoprirla innamorata di un mezzosangue.
Ho, comunque, apprezzato anche questa descrizione relativa a Abigail da parte dell’autrice: l’ha resa credibile e realistica, non la solita eroina stereotipata. Abigail proviene da una terra divorata dal problema del razzismo e della differenza tra classi, dove gli indiani sono bistrattati e a volte cacciati. Ho amato molto anche la sintonia tra lei e Steve, la generosità e l'onore che contraddistinguono lo zio della protagonista.
In egual misura, ho detestato la protagonista in più di un’occasione, in particolar modo la sua ritrosia, l’atteggiamento infantile, la paura per la propria reputazione e del giudizio dei compaesani, nello scoprirla innamorata di un mezzosangue.
Ho, comunque, apprezzato anche questa descrizione relativa a Abigail da parte dell’autrice: l’ha resa credibile e realistica, non la solita eroina stereotipata. Abigail proviene da una terra divorata dal problema del razzismo e della differenza tra classi, dove gli indiani sono bistrattati e a volte cacciati. Ho amato molto anche la sintonia tra lei e Steve, la generosità e l'onore che contraddistinguono lo zio della protagonista.
'Ho combattuto al fianco di uomini pieni di coraggio e ideali, m questo non è servito a vincere la guerra. Ha portato solo sofferenza, una sofferenza che ancora non si è placata. E’ per questo che ho lasciato la riserva e so di aver fatto la scelta giusta.
Appartengo a quella gente solo a metà e, anche se la mia famiglia è ancora laggiù, io non potrei più vivere confinato in un angolo di mondo al quale ogni giorno viene ancora tolta della terra da consegnare ai bianchi.'
I temi trattati sono la differenza tra classi di appartenenza, la discriminazione razziale, l’amore clandestino, la maternità e i segreti.
La Roggero ci introduce sapientemente anche nel
mondo dei ranch dell’America di fine ‘800, dimostrando un lavoro di
approfondimento non indifferente. Una lode va anche alla descrizione della
Grande Bufera del 1887, la narrazione mi ha commosso e colpito, sentivo il freddo
sulla pelle e l’alito ghiacciato sfiorare le pagine.
E poi abbiamo l’amore che muove le fila dell’intero
romanzo e che lo annovera di diritto tra
i romance da ricordare. Un amore travolgente come quello che sconvolge i
protagonisti, condito con sensualità ed eros palpabili ma pur sempre delicati.
“Paradise Valley”, però, non descrive solo un grande amore, ma ne sviscera ogni aspetto, ogni sfaccettatura nascosta: conosciamo l’amore carnale per Dora, la tenutaria del bordello, quello puro e passionale per Abigail e, infine, quello eterno per Giulia, la moglie defunta di Jonathan. E non dimentichiamo anche il lieve tocco paranormale che la Roggero dona alla vicenda, attraverso il fantasma di Giulia e i sogni misteriosi di Jonathan, che contribuisce a donare un alone misterioso e accattivante al romanzo.
“Paradise Valley”, però, non descrive solo un grande amore, ma ne sviscera ogni aspetto, ogni sfaccettatura nascosta: conosciamo l’amore carnale per Dora, la tenutaria del bordello, quello puro e passionale per Abigail e, infine, quello eterno per Giulia, la moglie defunta di Jonathan. E non dimentichiamo anche il lieve tocco paranormale che la Roggero dona alla vicenda, attraverso il fantasma di Giulia e i sogni misteriosi di Jonathan, che contribuisce a donare un alone misterioso e accattivante al romanzo.
'Avvicinò il viso a quello di lei che se ne stava lì, immobile, come pietrificata dalla forza dei sentimenti che stava provando.
Fu solo l’esitazione di un istante, poi le loro bocche si unirono assaporandosi con esitazione … l’avidità di avere per sé i baci dell’altro, li trascinò in un rincorrersi di tenerezze e bramosia, lasciando che il mondo esterno si fermasse e osservasse attonito il loro primo bacio.'
Se amate i romance con un’indubbia
ambientazione storica, se amate le storie d’amore e le saghe di passione in cui due civiltà sono messe a confronto con tutti i loro pregi e i difetti, colpe e
virtù, questo è senza dubbio il romanzo che fa per voi.
E, ora, corriamo a leggere il secondo capitolo di
questa trilogia, perché la Roggero sa scrivere e lo sa fare bene, sa tenere
appeso il lettore e incatenarlo alle vicende di personaggi che non sarà facile
dimenticare.
'Quella non
era la vita che volevo, né quella per la quale ero nato … cio che desidero ora
è un po' di tranquillità e mettere radici in un posto da poter chiamare casa.'
Grazie Linda! Grazie, grazie, grazie!!! Sono felicissima che ti sia piaciuto, hai saputo cogliere l'essenza di questo romanzo e, lo sai, il tuo giudizio per me era davvero importante!
RispondiEliminaMi è piaciuto tantissimo e leggerò senz'altro gli altri due! Non vedo l'ora! <3
EliminaAnch'io ho apprezzato molto questo romanzo di Patrizia, un mix tra passione, sentimento e storia. Non vedo l'ora di leggere il seguito! (lo farò presto) :-)
RispondiEliminaAnche ioo Aleee :)
EliminaGrazie Ale!!! <3
RispondiEliminaè ora di agire, lo prendo, intanto un grazie a Patrizia per aver ambientato il suo romance in un mondo a me caro.
RispondiEliminaBravo Stefano! :)
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