venerdì 17 ottobre 2014

L' EREDITA' DI ZIO OLIVER di Stella Splendente

Oggi vi presento un romanzo che mi ha stupito per la sua originalità. In un'epoca costellata di uscite fantasy che si alternano tra angeli, licantropi e vampiri, ho apprezzato particolarmente la scelta stilistica e la penna di Stella Splendente.








SINOSSI: La morte misteriosa di Sir Oliver Baston riunisce i suoi nipoti, interessati all'ingente eredità, in una Villa nello Yorkshire. Da quel momento reale ed irreale si intreccieranno negli intrighi e nelle passioni che animeranno le vicende in quella casa.










VILLA BASTON. Sir Oliver, l'anziano padrone, riposa sprofondato su una poltrona, un plaid scozzese a coprirgli le gambe, una gatta dal pelo rosso acciambellata ai suoi piedi e un fuoco che scoppietta nel camino. L'arrivo di un misterioso ospite di nome Fire risveglia l'anziano, ha inizio uno scambio di battute tra i due che otterrà come esito la morte improvvisa del vecchio padrone. Poi Fire se ne va, imitato dalla gatta.
I domestici scoprono il corpo e organizzano il funerale del ricco proprietario.
Voltiamo pagina e conosciamo i nipoti di Oliver, dislocati tra America e Inghilterra: Chintia emancipata donna in carriera, Frank brillante avvocato, Mercy che si occupa di catering, Giorgie avvenente conduttrice televisiva, Manuelle direttrice di un collegio per ragazze, Stephen che conduce uno stile di vita privo di agi e, infine, Stanley egoista funzionario di banca.
I nipoti saranno invitati a Villa Baston in occasione del funerale e della lettura del testamento di Oliver, lo zio. Ma cosa li aspetta dietro le mure della villa mestosa?

La scrittura di Stella Splendente è fluida, scorrevole. Cattura e intriga, spinge il lettore a proseguire. I capitoli sono corredati di titolo e ambientazione. Sotto questo aspetto, mi hanno ricordato la struttura dei copioni teatrali.
L'introduzione dell'autrice a inizio libro è particolare, attira, fa entrare il lettore nel suo mondo, ci fa conoscere la sua umanità. Ce la figuriamo seduta in casa in una notte uggiosa, ad abbozzare il primo capitolo di un romanzo che si dimostrerà essere assolutamente imperdibile.

Una menzione va all'intreccio della trama, Stella ha deciso di trattare un tema ostico, quello dei peccati capitali, senza scadere nei soliti stereotipi, senza condirlo di superficialità. Ha introdotto il lettore, pagina dopo pagina, nei meandri della mente umana, mostrandoci tanti personaggi quanti sono i peccati, tanti stili di vita e modi di intendere la vita, l'amore e la morte, amalgamandoli in un mix geniale.









'Il mio nome è scritto nel tempo. Sono molti gli appellativi che mi danno. Puoi chiamarmi come vuoi, il risultato non cambia ... Sono ... il Maligno ... il Diavolo ... il Signore Oscuro ... ma se vuoi puoi chiamarmi con il mio vero nome: Lucifero!'









La caratterizzazione dei personaggi è completa, anche il ruolo più marginale acquista spessore. Ho apprezzato anche la scelta dell'autrice di utilizzare una fisicità che non rispecchia sempre e comunque quella del 'bello e dannato'. Mercy con i suoi chili di troppo si accattiva il lettore e rispecchia il reale.

Questo è un romanzo che profuma di thriller e si tinge di horror, non manca nessun ingrediente: dal sesso all'amore, dall'omicidio al suicido, dai sogni agli incubi. Scava nelle zone d'ombra della mente umana, mostrandoci sfumature insospettate. E ci ritroviamo a guardarci le spalle, esattamente come i protagonisti, sentiamo il fiato sul collo, la corda che mozza il respiro, viviamo con i personaggi gli incubi descritti e il freddo della tormenta ci gela il sangue.

La lettura di questo libro mi ha ricordato per certi apsetti il film d'autore "Invito a cena con delitto" e faccio un plauso all'autrice per aver saputo confezionare un gioiello funzionante e soprendente. Un romanzo che possiede una profonda morale: in ognuno di noi si nasconde il peccato capitale, il colore del nostro animo non è bianco e neppure nero, possiamo essere puri come gigli e, al contempo, nascondere la pece che vive in antri sino ad ora insospettati.
I temi trattati sono: il libero arbitrio, i peccati capitali, il sospetto, l'omicidio, l'animo umano, le false apparenze e il riscatto.

Una villa che si trasforma in una prigione degli orrori, il sogno che si confonde con il reale, peccati ed espiazioni che si rincorrono in una giostra infernale, questo e molto altro è "L'eredità di Zio Oliver".
Se amate i thriller, se amate i romanzi in cui il mistero confonde e sconcerta, se amate sondare gli anfratti nascosti della mente, se amate scervellarvi tra sospettati e colpevoli, questo è senza dubbio il romanzo che fa per voi.

'Per un di voi sarà presto inverno, per un di voi sarà presto inferno.'






2 commenti: