Ciao Francesca, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa
di te.
Ciao Linda,
innanzitutto ti ringrazio per il tempo e lo spazio che mi concedi. Sono Francesca
e abito da sempre a Cesta, una frazione del comune di Copparo (Fe). Da qualche
anno ho impugnato carta e penna e sono diventata inaspettatamente l’autrice de
“I Pasticciotti”, una raccolta di storie per bambini che vede come protagonista
una famiglia di allegri pasticceri.
Il diploma al Liceo Classico, la laurea con lode in
Giurisprudenza,
il dottorato di
ricerca in ‘Comparazione giuridica e storico-giuridica’ e l’impiego presso la
Banca Fideuram con sporadiche collaborazioni per la redazione di testi
scolastici con la Zanichelli. Dove trovi il tempo per scrivere?
Il tempo, infatti, è sempre
poco! E si è ulteriormente ridotto da quando sono diventata mamma. In ogni caso,
cerco di ritagliarmi qualche momento nei week end, che amo trascorrere a casa,
in compagnia della mia famiglia. Ed è proprio grazie all’aiuto dei miei
famigliari, e in particolare dei miei genitori, che posso tagliare i ponti con
la realtà e dedicarmi esclusivamente alla scrittura, anche se soltanto per
qualche ora.
Qual è
stato l’input che ti ha fatto impugnare carta e penna?
Adoro leggere e ho sempre
accarezzato il sogno di essere io, prima o poi, la scrittrice di quei sublimi
racconti che avevo tra le mani. Tuttavia, scrivere un libro “per adulti” mi ha
sempre spaventata: per ora mi sembra un impegno troppo gravoso e forse non sono
ancora pronta! Da qui la scelta di iniziare “in sordina”, con storie brevi per
bambini. Salvo poi accorgermi che, molto probabilmente, essere apprezzata dai
piccoli è ancora più difficile che fare breccia nel cuore degli adulti.
Al’attivo hai molte pubblicazioni su manuali e riviste
giuridiche e, nel 2010, partecipi alla venticinquesima edizione del Premio
Dante con il racconto “Il rumore del mare” che si classifica secondo nella
sezione prosa-narrativa . Cosa ricordi di questa esperienza?
Ricordo che, leggendo
il giornale locale, mi imbattei in un articolo sul Premio Dante (che all’epoca
nemmeno conoscevo), in cui si invitava chiunque avesse un racconto inedito a
partecipare. Evidentemente il momento
era propizio. In Cile si era appena verificato un terremoto disastroso, con
conseguente tsunami, e io partii da quel tragico evento per raccontare la
storia, in parte romanzata, di una bambina che era riuscita a mettere in salvo
dal maremoto la gente del suo paesello. Il racconto piacque e da lì a poco
ricevetti la convocazione per ritirare la medaglia d’argento. Una bella
sorpresa!
Sei anche un’appassionata lettrice e sei fondatrice del
circolo letterario “BiblioTè”. Di cosa si tratta nello specifico?
La settimana dopo la
laurea, mentre mi godevo il meritato riposo, mi venne l’idea di creare un
circolo letterario. Così proposi questa iniziativa ad alcuni amici appassionati
lettori, che mi appoggiarono prontamente. Da quel giorno sono già passati otto
anni e i nostri incontri periodici non si sono mai interrotti. Ogni membro del
circolo, a rotazione, propone un libro a scelta; ci diamo qualche mese di tempo
per leggerlo e poi ci ritroviamo per discuterlo. Talvolta proiettiamo il
relativo film o esponiamo ricerche storico-artistiche inerenti ai periodi in
cui sono ambientati i libri. Le nostre riunioni, inoltre, sono un’ottima
occasione per instaurare nuove amicizie (si tratta di un circolo aperto) e per
gustare qualche prelibatezza in compagnia, sorseggiando una tazza di tè. Da qui
il nome del circolo, che si chiama appunto BiblioTè.
Nel 2012 esordisci con i racconti per bambini e dai vita a
“I Pasticciotti”. Quali tematiche affronti nel racconto e quale messaggio vuoi
lanciare?
Innanzitutto, molti dei miei racconti sono
legati alle tradizioni del nostro Paese e sono ambientati durante festività
come Natale, Carnevale e Pasqua. In queste storie colgo l’occasione per
insegnare ai giovani lettori quali siano le usanze e i cibi tipici di queste
ricorrenze. Così nella storia di Natale troviamo Babbo Natale e la Befana che
si prodigano per preparare un panettone che sia in grado di sfamare tutti i
bambini del mondo; nel racconto di Carnevale si mangiano crostoli e frittelle e
non mancano gli scherzi; nella favola di Pasqua, invece, i protagonisti sono
impegnati in una caccia al tesoro alla ricerca di uova di cioccolato.
Un’altra tematica presente in tutti i
racconti è il rispetto e l’amore per la natura. I Pasticciotti sanno che per
preparare i loro dolci devono necessariamente servirsi delle piante e degli
animali che vivono attorno a loro, ma lo fanno sempre con estrema riconoscenza:
ricavano il miele dal lavoro delle api, chiedono le uova alle galline,
raccolgono bacche e frutti deliziosi. Inoltre, nei miei racconti cerco sempre
di evitare ogni richiamo alla violenza: per questo, ad esempio, il feroce Lupo
di Montilassù e il Drago Sputafuoco non vengono uccisi (come invece accade
nelle fiabe tradizionali), ma sono “presi per la gola” e resi inoffensivi dalle
dolci prelibatezze sfornate dai protagonisti.
Infine, in tutte le storie si dà molto
risalto al valore della famiglia. I Pasticciotti sono prima di tutto una
famiglia, i cui componenti sono sempre pronti ad aiutarsi reciprocamente. Di
fronte ai problemi e alle difficoltà sanno che l’unione fa la forza e, proprio
grazie a questa filosofia, alla fine riescono sempre a uscirne vincitori.
Queste pubblicazioni vedono la collaborazione di Cecilia Buraschi in qualità di illustratrice. Parlacene.
Queste pubblicazioni vedono la collaborazione di Cecilia Buraschi in qualità di illustratrice. Parlacene.
Cecilia è mia sorella
e anche lei, nonostante i suoi tanti impegni, ha deciso di affiancarmi in
questa avventura. Lei, in particolare, si occupa della parte grafica e ha
illustrato tutti i racconti servendosi solo di carta, matita e tanta fantasia.
E la cosa più incredibile è che Cecilia, prima di allora, non aveva mai
disegnato, nemmeno per hobby. Nonostante ciò, i suoi disegni sono molto
“professionali”, oltre che belli e colorati. E abbiamo la prova che i bambini
si incantano a guardarli!
L’ultimo dei tuoi racconti è “I Pasticciotti e il Drago
Sputafuoco”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Nel mio ultimo
racconto, i Pasticciotti sono alle prese con un Drago che, risvegliatosi dopo
centinaia di anni, sta bruciando tutto il regno. Per arginare questo problema,
il Re si appella a diverse “personalità illustri”, come il Principe Azzurro
della Bella Addormentata, che anni prima aveva sconfitto un drago altrettanto
temibile; ma ormai il cavaliere è vecchio e malandato e fallisce nell’impresa.
Ci si rivolge quindi ad un medico esperto in gole infiammate, il cui intervento,
però, si rivela ben presto inutile. A questo punto, allora, si fanno largo i
Pasticciotti, che preparano un semplice ciambellone all’acqua e lo offrono al
Drago. E sarà proprio questo dolce a placare le ire furibonde del mostro, con
un finale inaspettato!
DOVE TROVARE ALCUNI RACCONTI DE "I pasticciotti": http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&field-author=Francesca%20Buraschi&search-alias=digital-text
Come nasce l’idea per questa avventura?
Da sempre i draghi
popolano l’immaginario collettivo dei bambini. Un po’ come i lupi, presenti in
molte favole. Pertanto, volevo scrivere una storia che vedesse come
protagonista questo animale mitologico. Ma non lo immaginavo particolarmente
cattivo…o meglio, cercavo un drago che potesse in qualche modo redimersi. Da
questa idea è nato il Drago Sputafuoco e…non aggiungo altro: leggete la storia!
Quali consigli daresti agli autori che vogliono avvicinarsi alla letteratura per bambini?
Quali consigli daresti agli autori che vogliono avvicinarsi alla letteratura per bambini?
L’unico consiglio che
mi sento di dare è quello di essere estremamente spontanei. Per parlare ai
bambini bisogna tornare bambini. In altre parole, chi scrive deve recuperare
quella spensieratezza e quell’ingenuità d’animo tipiche dell’infanzia.
Hai qualche altro progetto in cantiere di cui vuoi metterci
a parte?
Per il momento non ho particolari progetti
letterari e mi sto prendendo una “pausa di riflessione”. Non nascondo, però,
che ho molta voglia di coinvolgere i Pasticciotti in un’altra avventura e
prometto che, presto o tardi, lo farò.
E’ stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog. In
bocca al lupo per tutto!
Per seguire Francesca I PASTICCIOTTI
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