giovedì 14 maggio 2015

L'AGENZIA LETTERARIA JO MARCH VI ASPETTA ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO!

In occasione della Fiera del Libro al Salone Internazionale di Torino 2015 torno a parlarvi dell' Agenzia Letteraria Jo March che ci ha abituato a memorabili uscite letterarie.





Quest'anno, grazie a questo evento, verrà proposto al pubblico in anteprima l’ultimo capolavoro di Elizabeth Gaskell dal titolo "Mogli e figlie".




Il romanzo per la prima volta tradotto in lingua italiana, narra le vicende di Molly e Cynthia, due giovani donne di spirito opposto, l’una generosa e sensibile, l’altra frivola ed esuberante, unite dal destino per via delle seconde nozze tra i rispettivi genitori.
Mrs. Gaskell, dotata di molte delle più straordinarie facoltà conferite al genere umano, che acquisirono una forza più intensa e maturarono in una più grande bellezza nel declino dei suoi giorni, ci fece dono, in quest’opera, di alcune tra le più belle pagine di narrativa mai scritte. 

Il villaggio di Hollingford è il palcoscenico di una comunità affiatata e pettegola, di un’umanità quantomai variegata che cerca di affermare la propria identità in un’Inghilterra protesa verso un inarrestabile progresso sociale e scientifico. Tra i salotti della piccola borghesia e le sontuose dimore della nobiltà, ma sempre  avvolta nell’abbraccio della campagna, la protagonista, Molly Gibson, affronta le difficili prove della crescita, affermando la propria individualità, imparando a bilanciare risolutezza, volontà e sentimento, per divenire l’ultima eroina alla quale Elizabeth Gaskell chiese di mostrare ai suoi lettori quanto basti “una storia di tutti i giorni” per rappresentare la vita.


Tra le novità letterarie troverete anche "L'eredità" di Louisa May Alcott, incantevole primo esperimento letterario di colei che diventerà la celebre autrice di "Piccole Donne".

144 pagine da divorare con la traduzione a cura di Valeria Mastroianni e Lorenza Ricci. 



SINOSSI: Università di Harvard. È una luminosa giornata di luglio di qualche anno fa. Tra le pareti della Houghton Library, qualcuno consulta febbrilmente lo schedario, e d’un tratto rimane col fiato sospeso. I ricercatori Joel Myerson e Daniel Shealy hanno fatto richiesta, soltanto qualche giorno prima, di visionare un carteggio familiare di una delle più importanti scrittrici americane del xix secolo, del quale però scoprono non sia rimasta alcuna traccia. Una scheda di pochi pollici pare spalancare, invece, una possibilità del tutto inaspettata: «Alcott, Louisa May. L’eredità. Manoscritto autografo; 1849».
In preda allo sconcerto e all’entusiasmo, scarabocchiano in fretta il numero di collocazione e consegnano la richiesta di prestito ai bibliotecari. Tra le carte del loro tavolo di lavoro fa capolino, come un magico scrigno venuto dal passato, un taccuino rosso, delle dimensioni di un diario, che reca una scrittura inconfondibile.
Sulla parte interna della copertina trovano attaccato un cartoncino con su scritto: «Il mio primo romanzo | scritto a diciassette anni | High St. Boston».
Quasi increduli, i due studiosi iniziano a leggere le pagine di un’affascinante storia trascurata fino a quell’istante: protagonista è Edith Adelon, una povera orfana di origini italiane, accolta e allevata dalla nobile famiglia inglese degli Hamilton, presso i quali diviene istitutrice e poi compagna della giovane Lady Amy. Una lunga lettera svelerà alla ragazza l’inverosimile mistero della sua nascita. 


Troverete anche lo strepitoso "Gli innamorati di Sylvia" di Elizabeth Gaskell.  576 pagine per deliziare cuore e mente.



SINOSSI: Nel novembre del 1859, senza rivelarne le ragioni, Elizabeth Gaskell trascorse una vacanza di quindici giorni nella nebbiosa Whitby, una cittadina sulle coste dello Yorkshire. Qui fece lunghe ricerche sulla caccia alla balene, sull’arruolamento forzoso dei marinai nelle flotte britanniche durante le guerre contro la Francia e sulle ribellioni popolari che si opposero alla coscrizione. Al suo ritorno a casa iniziò a scrivere un nuovo romanzo. Così Whitby diventò Monkshaven, conservandone tutto: l’abbazia, il porto, le fattorie, il respiro del mare e l’abbraccio delle brughiere. La sua penna si mise ancora una volta a narrare appassionatamente la storia degli umili; la storia più triste che avesse mai scritto, come la stessa Autrice definì il racconto di Sylvia Robson e dei suoi due innamorati, Charley Kinraid, l’impavido e virile ramponiere, e Philip Hepburn, il commesso che vive dietro il bancone di una bottega e passa le ore a misurare stoffe e a calcolarne il costo. Ma la realtà non è mai interpretabile in modo univoco, gli eventi si susseguono imprevedibili e mutano le persone. Solo il mare, che Sylvia contempla immobile sulla spiaggia, rimane sempre identico a se stesso, con il fragore dei suoi flutti impetuosi, con il suo linguaggio che parla di eternità.




L'Agenzia Letteraria Jo March vi aspetta dal 14 al 18 maggio a Torino, Padiglione 2 Stand J42.

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