Per la rubrica dedicata a grafici e illustratori oggi conosciamo insieme un artista che mi ha molto impressionato. Ho avuto l'occasione di apprezzare alcuni suoi lavori, in particolare "La chiave d'oro" di Regina Pozzati che custodisco in libreria e che presto avrò il piacere di recensire.
Inutile dire che mi ha molto impressionato e ho deciso di conoscere e ospitare Stefano sul mio blog.
Ma lasciamo la parola a lui ora con questa intervista!
Ciao Stefano, benvenuto nel mio blog. Tre aggettivi per
definirti.
Ciao Linda, grazie per
avermi invitato. Tre aggettivi per definirmi? Altruista, Eclettico, Preciso.
Sei diplomato in Ragioniere programmatore lavori come
Software Architect. Quando si accende in te la scintilla per la grafica?
Da bambino non ero
molto portato per il disegno, ricordo ancora che alle medie i mie lavori di
educazione artistica non finivano quasi mai appesi in classe e la frase della
prof era sempre “bravo bravo… mettilo nella cartellina”. Poi in terza superiore
la scintilla… Ho iniziato ricopiando alcuni personaggi del mio manga preferito
(e anche il primo che iniziai a leggere proprio in quel periodo): Ken il
guerriero.
Da lì il disegno è
diventato un mezzo per rilassarmi ed evadere… soprattutto nei momenti più
intensi della vita quotidiana. Essendo poi perennemente a contatto con il PC
per via della mia professione, il passo alla colorazione digitale e al
fotoritocco è stato quasi naturale.
Il Giappone è il Paese che porti nel cuore. Parlacene.
Sì, sono cresciuto nel
periodo in cui le televisioni trasmettevano quasi esclusivamente cartoni
animati del sol levante e in qualche modo la cultura giapponese è diventata
parte di me, e ne ho avuto riconferma nel 2010 con il viaggio in Giappone.
Sei un grande appassionato di Manga e frequenti diversi
corsi di ritratto e dedicati al fumetto sino a conseguire un master all’Accademia
Europea di Manga. Da dove nasce questa predilezione e perché il Manga?
Come dicevo prima, son
cresciuto guardando anime come Mazinga, Goldrake, Ken il Guerriero, I cavalieri
dello zodiaco … tanto per citarne alcuni… perciò son sempre stato attratto
dallo stile grafico degli anime. Quando, nella seconda metà degli anni ’90, alcune case editrici hanno cominciato a
pubblicare i primi manga, ho iniziato a leggerne e collezionarne diversi,
dedicando buona parte del mio tempo libero a ricopiare i disegni più
affascinanti presenti in tali opere. Ho praticamente tappezzato la cameretta di
miei disegni (alcuni sono dei veri e propri poster!).
Quest’anno parteciperai al Lucca Comics con uno dei tuoi
lavori che sarà probabilmente inserito nel magazine distribuito dall’Accademia Europea di
Manga. Parlaci di questo progetto.
Beh, in realtà non so
ancora se il mio lavoro sarà pubblicato nell’edizione 2015 del MaruPen, in
primis perché devo ancora ultimare il lavoro e la scadenza è ormai imminente, e
poi perché da quest’anno ci sarà una selezione perché l’Accademia ha tantissimo
materiale pubblicabile quindi per la prima volta ci si troverà davanti ad una
vera e propria scelta dei lavori migliori… spero di esserci!!
Comunque si tratta di
una breve storia di 4 pagine a tema Giappone, nella quale ho provato a
raccontare un avvenimento particolare che mi è capitato durante il viaggio in
Giappone nella città di Osaka.
Ami molto anche dipingere, hai realizzato anche ‘trompe-l'œil’
su parete di una veduta giapponese. Cosa scatena la tua ispirazione?
Sono una persona alla
quale piace sperimentare molto e mettersi continuamente in gioco, perciò spesso
mi approccio a nuove tipologie e tecniche di disegno… in realtà poi la
sperimentazione avviene anche nel mio lavoro, dove le tecnologie evolvono ad un
ritmo frenetico e sperimentare è praticamente all’ordine del giorno.
Realizzi anche cover e interni per cd di gruppi musicali
indipendenti, grafica per applicazioni da cellulare e, proprio in questi giorni,
sei al lavoro su un gioco che diventerà un App per cellulari e Tablet. Dacci qualche anticipazione.
Le idee non mancano
mai, come dicevo sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da sperimentare…
Ho tanti progetti in corso, alcuni nati da idee di mio fratello, ma ahimè
pochissimo tempo per realizzarli e portarli tutti a compimento.
In particolare il progetto
che sto realizzando con mio fratello è un gioco di carte simile a “uno” per la
meccanica, ma con regole un po’ differenti. Abbiamo già realizzato una versione
web che grazie all’adaptive rendering può funzionare anche su tablet e
smartphone . Tempo permettendo dovremmo pubblicarla entro fine anno. Una
versione beta è già disponibile sul sito http://www.pozzwaretest.com/.
Tornando alle cover, possiamo dire che è stato merito
dell’autrice Regina Pozzati se ora effettui anche questo servizio?
Sì, di fatto finora ho
realizzato cover esclusivamente per i suoi libri. Lei mi dà l’idea di quello
che le piacerebbe mostrare in copertina e io lo metto nero su bianco. Il mio
gusto estetico trova un buon riscontro nell’autrice, perciò i risultati sono
molto soddisfacenti.
Come nasce una tua cover?
Le cover che ho
realizzato sono tutte caratterizzate da una foto principale che ritrae il viso
di una bella donna, la protagonista del racconto, e uno sfondo che ricorda le
ambientazioni principali. Quindi la cover nasce in prima battuta dall’attenta
ricerca e selezione del materiale fotografico e vari studi e sperimentazioni
sulle inquadrature e le fusioni delle foto.
Vuoi lasciare qualche contatto per eventuali case editrici e
autori interessati ai tuoi servizi?
Molto volentieri…
lascio il mio indirizzo e-mail: step@pozzware.com
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo.
Grazie, il piacere è
stato mio nell’avere questo spazio a disposizione!
E ora ammiriamo i lavori di Stefano.
Teniamo d'occhio questo artista, ne varrà certamente la pena. Al prossimo mese!
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