mercoledì 16 settembre 2015

L'artista che c'è in te - INTERVISTA A STEFANO POZZATI



Per la rubrica dedicata a grafici e illustratori oggi conosciamo insieme un artista che mi ha molto impressionato. Ho avuto l'occasione di apprezzare alcuni suoi lavori, in particolare "La chiave d'oro" di Regina Pozzati che custodisco in libreria e che presto avrò il piacere di recensire.
Inutile dire che mi ha molto impressionato e ho deciso di conoscere e ospitare Stefano sul mio blog.
Ma lasciamo la parola a lui ora con questa intervista!



Ciao Stefano, benvenuto nel mio blog. Tre aggettivi per definirti.

Ciao Linda, grazie per avermi invitato. Tre aggettivi per definirmi? Altruista, Eclettico, Preciso.

Sei diplomato in Ragioniere programmatore lavori come Software Architect. Quando si accende in te la scintilla per la grafica?

Da bambino non ero molto portato per il disegno, ricordo ancora che alle medie i mie lavori di educazione artistica non finivano quasi mai appesi in classe e la frase della prof era sempre “bravo bravo… mettilo nella cartellina”. Poi in terza superiore la scintilla… Ho iniziato ricopiando alcuni personaggi del mio manga preferito (e anche il primo che iniziai a leggere proprio in quel periodo): Ken il guerriero.
Da lì il disegno è diventato un mezzo per rilassarmi ed evadere… soprattutto nei momenti più intensi della vita quotidiana. Essendo poi perennemente a contatto con il PC per via della mia professione, il passo alla colorazione digitale e al fotoritocco è stato quasi naturale.

Il Giappone è il Paese che porti nel cuore.  Parlacene.

Sì, sono cresciuto nel periodo in cui le televisioni trasmettevano quasi esclusivamente cartoni animati del sol levante e in qualche modo la cultura giapponese è diventata parte di me, e ne ho avuto riconferma nel 2010 con il viaggio in Giappone.

Sei un grande appassionato di Manga e frequenti diversi corsi di ritratto e dedicati al fumetto sino a conseguire un master all’Accademia Europea di Manga. Da dove nasce questa predilezione e perché il Manga?

Come dicevo prima, son cresciuto guardando anime come Mazinga, Goldrake, Ken il Guerriero, I cavalieri dello zodiaco … tanto per citarne alcuni… perciò son sempre stato attratto dallo stile grafico degli anime. Quando, nella seconda metà degli anni  ’90, alcune case editrici hanno cominciato a pubblicare i primi manga, ho iniziato a leggerne e collezionarne diversi, dedicando buona parte del mio tempo libero a ricopiare i disegni più affascinanti presenti in tali opere. Ho praticamente tappezzato la cameretta di miei disegni (alcuni sono dei veri e propri poster!).

Quest’anno parteciperai al Lucca Comics con uno dei tuoi lavori che sarà probabilmente inserito nel magazine distribuito dall’Accademia Europea di Manga. Parlaci di questo progetto.

Beh, in realtà non so ancora se il mio lavoro sarà pubblicato nell’edizione 2015 del MaruPen, in primis perché devo ancora ultimare il lavoro e la scadenza è ormai imminente, e poi perché da quest’anno ci sarà una selezione perché l’Accademia ha tantissimo materiale pubblicabile quindi per la prima volta ci si troverà davanti ad una vera e propria scelta dei lavori migliori… spero di esserci!!
Comunque si tratta di una breve storia di 4 pagine a tema Giappone, nella quale ho provato a raccontare un avvenimento particolare che mi è capitato durante il viaggio in Giappone nella città di Osaka.

Ami molto anche dipingere, hai realizzato anche ‘trompe-l'œil’ su parete di una veduta giapponese. Cosa scatena la tua ispirazione?

Sono una persona alla quale piace sperimentare molto e mettersi continuamente in gioco, perciò spesso mi approccio a nuove tipologie e tecniche di disegno… in realtà poi la sperimentazione avviene anche nel mio lavoro, dove le tecnologie evolvono ad un ritmo frenetico e sperimentare è praticamente all’ordine del giorno.

Realizzi anche cover e interni per cd di gruppi musicali indipendenti, grafica per applicazioni da cellulare e, proprio in questi giorni, sei al lavoro su un gioco che diventerà un App per cellulari e Tablet.  Dacci qualche anticipazione.

Le idee non mancano mai, come dicevo sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da sperimentare… Ho tanti progetti in corso, alcuni nati da idee di mio fratello, ma ahimè pochissimo tempo per realizzarli e portarli tutti a compimento.
In particolare il progetto che sto realizzando con mio fratello è un gioco di carte simile a “uno” per la meccanica, ma con regole un po’ differenti. Abbiamo già realizzato una versione web che grazie all’adaptive rendering può funzionare anche su tablet e smartphone . Tempo permettendo dovremmo pubblicarla entro fine anno. Una versione beta è già disponibile sul sito http://www.pozzwaretest.com/.

Tornando alle cover, possiamo dire che è stato merito dell’autrice Regina Pozzati se ora effettui anche questo servizio?

Sì, di fatto finora ho realizzato cover esclusivamente per i suoi libri. Lei mi dà l’idea di quello che le piacerebbe mostrare in copertina e io lo metto nero su bianco. Il mio gusto estetico trova un buon riscontro nell’autrice, perciò i risultati sono molto soddisfacenti.

Come nasce una tua cover?

Le cover che ho realizzato sono tutte caratterizzate da una foto principale che ritrae il viso di una bella donna, la protagonista del racconto, e uno sfondo che ricorda le ambientazioni principali. Quindi la cover nasce in prima battuta dall’attenta ricerca e selezione del materiale fotografico e vari studi e sperimentazioni sulle inquadrature e le fusioni delle foto.

Vuoi lasciare qualche contatto per eventuali case editrici e autori interessati ai tuoi servizi?

Molto volentieri… lascio il mio indirizzo e-mail: step@pozzware.com



È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo.

Grazie, il piacere è stato mio nell’avere questo spazio a disposizione! 




E ora ammiriamo i lavori di Stefano.





Teniamo d'occhio questo artista, ne varrà certamente la pena. Al prossimo mese!

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