Oggi vi segnalo il romanzo erotico "Carne e ossa" dell'autrice Lisa Emme.
Dalle parole dell'autrice: Il sesso non ha un protocollo di comportamento, né un copione da interpretare. Il sesso si ribella alla mente e al corpo. Si rifiuta di lasciarsi ammirare da psiche.
Trasuda dai pori della pelle, si insidia attraverso il respiro, il sangue, e ansima l’anima con l’intento di sporcarla del tormento che gli ha dato vita, alimentandosi di esso. Il sesso è imperterrito, impavido, egoista e bastardo; esige massimo amore e massimo rispetto per se stesso. E quando ha ottenuto quello che voleva fugge via sadico, lasciandoti morire per la sua assenza. E poi, ancora, divertito, ritorna per burlarsi di te con uno sprizzo di bontà che ti ridona la vita.
Trasuda dai pori della pelle, si insidia attraverso il respiro, il sangue, e ansima l’anima con l’intento di sporcarla del tormento che gli ha dato vita, alimentandosi di esso. Il sesso è imperterrito, impavido, egoista e bastardo; esige massimo amore e massimo rispetto per se stesso. E quando ha ottenuto quello che voleva fugge via sadico, lasciandoti morire per la sua assenza. E poi, ancora, divertito, ritorna per burlarsi di te con uno sprizzo di bontà che ti ridona la vita.
SINOSSI: Maria è una giovane e seducente trentenne, sicura della propria femminilità, piacevolmente succube di un erotismo diverso, affascinante, a lei sconosciuto. La sua ormai profonda esperienza non può che superare i limiti del proibito, di quel che fino a un attimo prima era lecito e inviolabile. Una nuova, eccitante sfida le si presenta dinanzi: un uomo, non uno qualsiasi, bensì un vip famoso e dedito allo spettacolo, uno di quelli paparazzati senza tregua, uno dei cosiddetti “irraggiungibili”. Inizialmente solo un sogno erotico a occhi aperti, diviene nel tempo sempre più umano e percepibile. Un provocare, quello di Maria, sottile ma eccitante e profondo, quanto basta a svelare la natura umana di una pseudo divinità fatta di carne e ossa, con tutte le sue debolezze e perversioni terrene. In una narrazione immersa nel quotidiano, una vicenda impossibile, che può essere una metafora del nostro rapporto con la vita ai tempi della crisi economica e morale.
Eccovene un assaggio!
[...] Calzo le mie open top dal tacco 12 e mi sento denudare
dagli occhi di quegli uomini, che incontro durante il mio cammino. Lo
scalpiccio dei miei tacchi è un fracasso irruente e sfacciato che, al suo
passaggio, impone la sua presenza attirando l'attenzione di chiunque. Il mio
tacco 12 è il mio scettro e io sono la regina della seduzione. Io sono la
femmina, la desiderata, l'amata, la spudorata, l'eccentrica e la megera. Io
posso essere quel che desidero essere: io sono la migliore tra tutte. Io sono
la divina. [...]
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