Ciao Mariangela, bentornata nel
mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda e grazie
dell’invito. È un piacere rinnovato
essere ospite nel tuo blog. La mia vita si
divide tra gli impegni familiari e
quelli professionali. Occuparmi di
marito, figli, nipoti (specialmente loro) e in particolare della mia mamma
novantenne, rende le mie giornate stimolanti. Mi rilassa cucinare, curare le
piantine del mio balcone, concedermi belle camminate ascoltando la musica che
mi piace.
Abito sul Lago Maggiore, che è come vivere dentro una cartolina
illustrata per come sono fantastici i suoi paesaggi. Amo la mia casa e ci sto
bene perché sono circondata da libri e oggetti che ho raccolto negli anni.
Hanno un significato affettivo importante e insostituibile. Per spostarmi uso
l’auto se è indispensabile, altrimenti prediligo la mia bicicletta bianca e
nera ( si capisce che sono Juventina?). Ho un’anima estremamente ecologista e
rispetto la Natura in ogni modo possibile. La differenziata ho iniziato a farla
molto prima che diventasse un diktat per tutti, e cerco di vivere in armonia
con tutto ciò che mi circonda. Leggere è una grande
passione che mi accompagna
dall’infanzia. Quando avevo una vista migliore, trovavo distensivo lavorare ai
ferri e all’uncinetto. Ho creato, tra maglioni, borse e centrini, una veste da
battesimo in lana bianca per la bimba di una cugina, che ha vinto una mostra
dell’artigianato. Sono soddisfazioni.
Il lavoro nel settore industriale
e l’impiego nella Pubblica Istruzioni. Quando si è accesa in te la scintilla
della scrittura?
Ci sono proprio nata con il
bisogno di scrivere, facendolo dal momento in cui sono stata capace di muovere la
penna sul quaderno delle elementari. Poi è arrivata la Olivetti Lettera 22 (
che ancora funziona ) e infine la più
fantastica delle invenzioni: il computer. Ci completiamo a vicenda, due cuori e
un anima.
Tra le tue passioni c’è quella
per l’astrologia e per le civiltà antiche, due argomenti diversi e altrettanto
particolari. Parlacene.
Ho studiato la
tecnica astrologica perché è una materia che mi intriga parecchio. L’approccio
è scaturito dalla curiosità di conoscere le caratteristiche del mio segno
zodiacale, diventando man mano un approfondimento serio del mio Tema Natale:
conoscere se stessi è importante. Le civiltà antiche mi affascinano, l’Egitto
in particolare. Seguo i programmi di Alberto Angela e quelli che trasmette
Focus, per cui conosco bene la storia e le dinastia di alcuni grandi faraoni,
Tutankamon soprattutto. Non è escluso che possa ambientarci un romanzo.
Non hai mai partecipato a un
concorso, perché? Non credi nella loro efficacia?
In realtà non mi è mai capitata
l’occasione, tutto qui.
Il tuo esordio è nel 1986 con
“Nina del Tricolore” (Mondadori). Come avviene il tuo incontro con questa
importante firma editoriale?
Emozione da svenire! Quando
invece del manoscritto che hai mandato ( allora si spediva una copia cartacea
del testo) vedi una busta con intestazione Mondadori
nella cassetta della posta... be’, hai davanti agli occhi la realizzazione di
un sogno fino a quel giorno solo vagheggiato, al punto che quasi dubiti di
quel “sì” che finalmente è arrivato.
Auguro questa meravigliosa sensazione a
chiunque scriva.
La tua carriera vanta molteplici
pubblicazioni con questo grande editore. Sei conosciuta soprattutto per la
letteratura romance. Cosa ti dà questo genere a differenza degli altri?
Il romance può regalare una
platea enorme e una popolarità altrettanto vasta a un’autrice che non guarda
dall’alto al basso le belle Storie d’Amore.
È un filone amatissimo da milioni di lettrici e non è affatto facile scrivere in modo appropriato
la narrativa destinata a questo tipo di pubblicazione. Rappresenta un’ottima scuola per imparare
tecniche e cliché che posso fare da solida base per altri generi.
Hai collaborato anche con Emma
Books e Delos Digital. Tra le tue tante opere quale occupa un posto particolare
nel tuo cuore?
Mah, Emma ha portato in digitale
"Tempesta d’amore", uno dei miei cavalli di battaglia, il che mi ha reso felice
perché dopo quattro edizioni in cartaceo non se ne trovava quasi una copia. Ma
anche "Un angelo per me" pubblicato da Delos ha un valore importantissimo per la
sottoscritta. Esitavo a cimentarmi nel
racconto lungo contemporaneo, per cui, grazie a Franco Forte e alla stima reciproca, ho superato ogni titubanza
in proposito ed è stato un vero successo.
Hai partecipato anche a diverse
antologie tra cui ricordiamo “Amore sull’ali dorate” e “Il falco e la rosa”.
Romanzo Vs. Racconto chi la vince?
Il romanzo mi è più congeniale.
Sulle stesure di lunga gittata mi esprimo decisamente meglio. Ho scoperto comunque che un racconto può essere
una gran bella sfida.
Nel 2016 pubblichi “Cribalà” con
Delos Digital. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Quali tematiche affronti e quale
messaggio vuoi trasmettere?
Lo scopo è quello di far riflettere
i più piccoli, e anche i genitori, su quel patrimonio che è la nostra lingua. L’italiano viene ormai massacrato
dallo scempio e dalla noncuranza a preservare ciò che ci identifica come
popolo, e che va invece salvaguardato per raccontare ai posteri chi siamo
stati, e soprattutto quale indelebile impronta abbiamo saputo dare all’Arte in
generale grazie alla genialità delle donne e degli uomini insigni che ci hanno
preceduto.
Qual è stato l’input per questo
libro?
Leggere alcuni sms di ragazzini sotto i dieci anni. Sembravano messaggi cifrati, anzi, geroglifici con tutte le K anziché il corretto ch, oltre ad altre astruse abbreviazioni per velocizzare al massimo i tempi testo/invio al destinatario. L’ispirazione a scrivere una storia sugli obbrobri del linguaggio è stata immediata.
Leggere alcuni sms di ragazzini sotto i dieci anni. Sembravano messaggi cifrati, anzi, geroglifici con tutte le K anziché il corretto ch, oltre ad altre astruse abbreviazioni per velocizzare al massimo i tempi testo/invio al destinatario. L’ispirazione a scrivere una storia sugli obbrobri del linguaggio è stata immediata.
Sei Direttore Artistico del
Premio Verbania. Cosa ti stimola di più di questa importante mansione?
Offrire l’opportunità a qualche
autore di talento di farsi conoscere dai lettori, e magari rappresentare, con
la formidabile squadra del Verbania for Women un valido trampolino di
lancio.
Sei una delle socie fondatrici di
EWWA. Di cosa si occupa nello specifico questa associazione?
EWWA ha creato una rete di
professioniste non solo a livello nazionale ( esiste un polo spagnolo e ne sta
nascendo uno anche in Germania ) che interagiscano nelle rispettive competenze.
Un confronto importante e costruttivo tra scrittrici, giornaliste, traduttrici,
scenografe, grafiche, avvocati, registe e quant’altro rientri nella sfera
editoriale sotto ogni profilo. Vogliamo mettere la nostra esperienza a
disposizione delle socie che intendono usufruirne per sfruttare meglio le
proprie potenzialità, offrendo alle socie corsi specifici e ogni tipo di
supporto idoneo a perfezionare il bagaglio
culturale delle nostre iscritte.
Con EWWA partecipi all’antologia
“E dopo Carosella tutte a nanna” con il racconto “Mille e una donna”. Daccene
un assaggio.
Incipit di "Mille e una donna":
[...] «Mamma, sei di nuovo ospite a La vita in diretta! Ci avrai fatto l’abitudine a presentare i tuoi
libri negli studi televisivi.»
Serena è entrata nella
stanza con quell’andatura sexy che attira le occhiate maschili camminando tra
la gente.
«Mi emoziono ogni volta, ci
credi?» Liv guarda con orgoglio quella bella figlia con il pallino dei numeri
che intrattiene un intenso rapporto con il suo computer, quando non insegna
informatica a dei ragazzini scatenati. Il sole primaverile che irrompe dalla
finestra socchiusa accende di riflessi ramati i lunghi capelli castani e gli
occhi sembrano di un verde più chiaro. Somiglia al papà, il che per Luca è
motivo di vanto. «Te ne avrei regalata una copia io...»
«Togliendomi la
soddisfazione di comprare personalmente il libro di mia madre?» Taglia corto
lei. Ha tra le mani l’ultimo romanzo di Liv fresco di stampa e lo esibisce come
un trofeo. Quel rituale si ripete dai tempi in cui Serena era una ragazzina che
voleva stupire le amichette trascinandole in libreria per mostrare loro i best
seller scritti da Liv Cherubini. [...]
E, sempre con EWWA, partecipi
anche alla seconda antologia “Italia: Terra d’amori, arte e sapori” con il
racconto “Questo è amore”. Di cosa si tratta?
Di una storia ambientata in un
tipico ristorante italiano. Ecco l’incipit di "Questo è amore":
[...] Camilla restò con il mestolo a mezz’aria quando il
garzone del fioraio entrò nella grande cucina con le rose: sette boccioli rossi avvolti nel cellofan, e il solito bigliettino
pinzato sopra. «Sono di nuovo per me?»
«Sì, madame» scherzò il fattorino.
Luca, il master
chef, inarcò il sopracciglio nero come inchiostro notando che il ragazzo, prima
di eclissarsi dalle porte a vento, si era ficcato in bocca un pasticcino alla
crema appena sfornato.
«Il mistero del
ristorante Italia» commentò Lilly, aiuto cuoca e membro anziano dello staff
gastronomico, spostando il tegame del ragù alla bolognese sul ripiano su cui
aveva già disposto teglie e besciamella per condire le lasagne per i pasti
serali.
«Hai idea di chi sia l’ignoto spasimante?» Inquisì Luca, impiattando un risotto al radicchio per i clienti che lo avevano ordinato.
«Hai idea di chi sia l’ignoto spasimante?» Inquisì Luca, impiattando un risotto al radicchio per i clienti che lo avevano ordinato.
«Macché!» Camilla sospirò. Nonostante un paio di
batoste sentimentali non perdeva il vizio di sognare. «Stavolta ha scritto: Alla
rosa più bella da un ardente ammiratore e poi mi fissa un appuntamento. È senza
firma e a questo punto vorrei essere una veggente, Luca» gli riferì. «Ammetto che
mi emoziona essere oggetto di simili carinerie. Chi sarà mai l’ignoto corteggiatore?»
«Un megalomane, indubbiamente.» [...]
Un tuo consiglio agli emergenti
che vogliono intraprendere la professione dello scrittore?
Non mi stancherò mai di
ripeterlo: una buona gavetta e leggere, leggere, leggere tanti libri scritti
bene in tutti i sensi. La grammatica non è un optional.
Hai qualche altro progetto in
cantiere?
Parecchi. Due inediti contemporanei già pronti, la
revisione di romanzi miei di cui ho recuperato i diritti e da pubblicare in SP.
Sto ampliando il testo teatrale di "Correva l'anno...", musical scritto a quattro mani con Federico Spinozzi
e dedicato all’ultracentenaria EMMA
MORANO. E, naturalmente, altre storie
che possano rendere felice me che le scrivo e i miei lettori quando le leggeranno.
Grazie Linda!
È stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!
È stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!
Grazie Linda :)
RispondiEliminaGrazie a te carissima :)
Elimina