mercoledì 18 maggio 2016

Le autrici EWWA - INTERVISTA A MARIANGELA CAMOCARDI



Ciao Mariangela, bentornata nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda e grazie dell’invito.  È un piacere rinnovato essere ospite nel tuo blog.  La mia vita si divide  tra gli impegni familiari e quelli professionali.  Occuparmi di marito, figli, nipoti (specialmente loro) e in particolare della mia mamma novantenne, rende le mie giornate stimolanti. Mi rilassa cucinare, curare le piantine del mio balcone, concedermi belle camminate ascoltando la musica che mi piace
Abito sul Lago Maggiore, che è come vivere dentro una cartolina illustrata per come sono fantastici i suoi paesaggi. Amo la mia casa e ci sto bene perché sono circondata da libri e oggetti che ho raccolto negli anni. Hanno un significato affettivo importante e insostituibile. Per spostarmi uso l’auto se è indispensabile, altrimenti prediligo la mia bicicletta bianca e nera ( si capisce che sono Juventina?). Ho un’anima estremamente ecologista e rispetto la Natura in ogni modo possibile. La differenziata ho iniziato a farla molto prima che diventasse un diktat per tutti, e cerco di vivere in armonia con tutto ciò che mi circonda. Leggere è una grande  passione che mi accompagna dall’infanzia. Quando avevo una vista migliore, trovavo distensivo lavorare ai ferri e all’uncinetto. Ho creato, tra maglioni, borse e centrini, una veste da battesimo in lana bianca per la bimba di una cugina, che ha vinto una mostra dell’artigianato. Sono soddisfazioni.

Il lavoro nel settore industriale e l’impiego nella Pubblica Istruzioni. Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura?

Ci sono proprio nata con il bisogno di scrivere, facendolo dal momento in cui sono stata capace di muovere la penna sul quaderno delle elementari. Poi è arrivata la Olivetti Lettera 22 ( che ancora funziona )  e infine la più fantastica delle invenzioni: il computer. Ci completiamo a vicenda, due cuori e un anima.

Tra le tue passioni c’è quella per l’astrologia e per le civiltà antiche, due argomenti diversi e altrettanto particolari. Parlacene.

Ho studiato la tecnica astrologica perché è una materia che mi intriga parecchio. L’approccio è scaturito dalla curiosità di conoscere le caratteristiche del mio segno zodiacale, diventando man mano un approfondimento serio del mio Tema Natale: conoscere se stessi è importante. Le civiltà antiche mi affascinano, l’Egitto in particolare. Seguo i programmi di Alberto Angela e quelli che trasmette Focus, per cui conosco bene la storia e le dinastia di alcuni grandi faraoni, Tutankamon soprattutto. Non è escluso che possa ambientarci un romanzo.

Non hai mai partecipato a un concorso, perché? Non credi nella loro efficacia?

In realtà non mi è mai capitata l’occasione, tutto qui. 

Il tuo esordio è nel 1986 con “Nina del Tricolore” (Mondadori). Come avviene il tuo incontro con questa importante firma editoriale?

Emozione da svenire! Quando invece del manoscritto che hai mandato ( allora si spediva una copia cartacea del  testo)  vedi una busta con intestazione Mondadori nella cassetta della posta... be’, hai davanti agli occhi la realizzazione di un sogno fino a quel giorno solo vagheggiato, al punto che quasi dubiti di quel  “sì” che finalmente è arrivato. Auguro questa meravigliosa  sensazione a chiunque scriva. 

La tua carriera vanta molteplici pubblicazioni con questo grande editore. Sei conosciuta soprattutto per la letteratura romance. Cosa ti dà questo genere a differenza degli altri?

Il romance può regalare una platea enorme e una popolarità altrettanto vasta a un’autrice che non guarda dall’alto al basso le belle Storie d’Amore.  È un filone amatissimo da milioni di lettrici e non  è affatto facile scrivere in modo appropriato la narrativa destinata a questo tipo di pubblicazione.  Rappresenta un’ottima scuola per imparare tecniche e cliché che posso fare da solida base per altri generi.

Hai collaborato anche con Emma Books e Delos Digital. Tra le tue tante opere quale occupa un posto particolare nel tuo cuore?

Mah, Emma ha portato in digitale "Tempesta d’amore", uno dei miei cavalli di battaglia, il che mi ha reso felice perché dopo quattro edizioni in cartaceo non se ne trovava quasi una copia. Ma anche "Un angelo per me" pubblicato da Delos ha un valore importantissimo per la sottoscritta.  Esitavo a cimentarmi nel racconto lungo contemporaneo, per cui, grazie a Franco Forte e alla  stima reciproca, ho superato ogni titubanza in proposito ed è stato un vero successo.      

Hai partecipato anche a diverse antologie tra cui ricordiamo “Amore sull’ali dorate” e “Il falco e la rosa”. Romanzo Vs. Racconto chi la vince?

Il romanzo mi è più congeniale. Sulle stesure di lunga gittata mi esprimo decisamente meglio. Ho  scoperto comunque che un racconto può essere una gran bella sfida.

Nel 2016 pubblichi “Cribalà” con Delos Digital. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Spero che si divertano tra fate, gnomi, streghe e tanti altri personaggi  tutti da conoscere.


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Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?

Lo scopo è quello di far riflettere i più piccoli, e anche i genitori, su quel patrimonio che è la nostra  lingua. L’italiano viene ormai massacrato dallo scempio e dalla noncuranza a preservare ciò che ci identifica come popolo, e che va invece salvaguardato per raccontare ai posteri chi siamo stati, e soprattutto quale indelebile impronta abbiamo saputo dare all’Arte in generale grazie alla genialità delle donne e degli uomini insigni che ci hanno preceduto.  

Qual è stato l’input per questo libro? 

Leggere alcuni sms di ragazzini sotto i dieci anni. Sembravano messaggi cifrati, anzi, geroglifici con tutte le K anziché il corretto ch,  oltre ad altre astruse abbreviazioni per velocizzare al massimo i tempi testo/invio al destinatario. L’ispirazione a scrivere una storia sugli obbrobri del linguaggio è stata immediata.

Sei Direttore Artistico del Premio Verbania. Cosa ti stimola di più di questa importante mansione?

Offrire l’opportunità a qualche autore di talento di farsi conoscere dai lettori, e magari rappresentare, con la formidabile squadra del Verbania for Women un valido trampolino di lancio.  

Sei una delle socie fondatrici di EWWA. Di cosa si occupa nello specifico questa associazione?

EWWA ha creato una rete di professioniste non solo a livello nazionale ( esiste un polo spagnolo e ne sta nascendo uno anche in Germania ) che interagiscano nelle rispettive competenze. Un confronto importante e costruttivo tra scrittrici, giornaliste, traduttrici, scenografe, grafiche, avvocati, registe e quant’altro rientri nella sfera editoriale sotto ogni profilo. Vogliamo mettere la nostra esperienza a disposizione delle socie che intendono usufruirne per sfruttare meglio le proprie potenzialità, offrendo alle socie corsi specifici e ogni tipo di supporto idoneo a  perfezionare il bagaglio culturale delle nostre iscritte.      

Con EWWA partecipi all’antologia “E dopo Carosella tutte a nanna” con il racconto “Mille e una donna”. Daccene un assaggio. 

Incipit di "Mille e una donna":

[...] «Mamma, sei di nuovo ospite a La vita in diretta! Ci avrai fatto l’abitudine a presentare i tuoi libri negli studi televisivi.»
Serena è entrata nella stanza con quell’andatura sexy che attira le occhiate maschili camminando tra la gente.
«Mi emoziono ogni volta, ci credi?» Liv guarda con orgoglio quella bella figlia con il pallino dei numeri che intrattiene un intenso rapporto con il suo computer, quando non insegna informatica a dei ragazzini scatenati. Il sole primaverile che irrompe dalla finestra socchiusa accende di riflessi ramati i lunghi capelli castani e gli occhi sembrano di un verde più chiaro. Somiglia al papà, il che per Luca è motivo di vanto. «Te ne avrei regalata una copia io...»
«Togliendomi la soddisfazione di comprare personalmente il libro di mia madre?» Taglia corto lei. Ha tra le mani l’ultimo romanzo di Liv fresco di stampa e lo esibisce come un trofeo. Quel rituale si ripete dai tempi in cui Serena era una ragazzina che voleva stupire le amichette trascinandole in libreria per mostrare loro i best seller scritti da Liv Cherubini. [...]

E, sempre con EWWA, partecipi anche alla seconda antologia “Italia: Terra d’amori, arte e sapori” con il racconto “Questo è amore”. Di cosa si tratta?

Di una storia ambientata in un tipico ristorante italiano. Ecco l’incipit di "Questo è amore":

[...] Camilla restò con il mestolo a mezz’aria quando il garzone del fioraio entrò nella grande cucina con le rose: sette boccioli rossi  avvolti nel cellofan, e il solito bigliettino pinzato sopra. «Sono di nuovo per me?»
«Sì, madame» scherzò il fattorino.
 Luca, il master chef, inarcò il sopracciglio nero come inchiostro notando che il ragazzo, prima di eclissarsi dalle porte a vento, si era ficcato in bocca un pasticcino alla crema appena sfornato.
 «Il mistero del ristorante Italia» commentò Lilly, aiuto cuoca e membro anziano dello staff gastronomico, spostando il tegame del ragù alla bolognese sul ripiano su cui aveva già disposto teglie e besciamella per condire le lasagne per i pasti serali. 
 «Hai idea di chi sia l’ignoto spasimante?» Inquisì Luca, impiattando un risotto al radicchio per i clienti che lo avevano ordinato.
«Macché!» Camilla sospirò. Nonostante un paio di batoste sentimentali non perdeva il vizio di sognare. «Stavolta ha scritto: Alla rosa più bella da un ardente ammiratore e poi mi fissa un appuntamento. È senza firma e a questo punto vorrei essere una veggente, Luca» gli riferì. «Ammetto che mi emoziona essere oggetto di simili carinerie. Chi sarà mai l’ignoto corteggiatore?»
«Un megalomane, indubbiamente.» [...]

Un tuo consiglio agli emergenti che vogliono intraprendere la professione dello scrittore?

Non mi stancherò mai di ripeterlo: una buona gavetta e leggere, leggere, leggere tanti libri scritti bene in tutti i sensi. La grammatica non è un optional. 

Hai qualche altro progetto in cantiere?

Parecchi.  Due inediti contemporanei già pronti, la revisione di romanzi miei di cui ho recuperato i diritti e da pubblicare in SP. Sto ampliando il testo teatrale di "Correva l'anno...", musical scritto a quattro mani con Federico Spinozzi e dedicato all’ultracentenaria  EMMA MORANO.  E, naturalmente, altre storie che possano rendere felice me che le scrivo e i miei lettori quando le leggeranno.
Grazie Linda! 

È stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!

Per seguire Mariangela  MARIANGELA CAMOCARDI


 Booktrailer


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