Ciao Catherine,
benvenuta nel mio blog. Parliamo del tuo pseudonimo, perché questa scelta
letteraria?
Ciao Linda! Sono felice di essere qui con voi. La scelta
dello pseudonimo è legata fin dall’inizio al genere di romanzo. Purtroppo, vivo
in una piccola realtà di provincia in cui la mentalità prevalente è molto
chiusa: un’insegnante di scuola primaria e una scrittrice di romance a tinte
hot non sono due cose conciliabili. Così ho scelto Catherine, che poi sarebbe
il nome da cui Katy (che è davvero il mio nome di battesimo) deriva e BC per
ricordare i miei esordi su Efp, quando mi chiamavo Capriccio Biondo. Ho solo
preso il tutto nella versione inglese, facendo forza sul fatto che anche il mio
vero nome è britannico.
Nella vita sei un’insegnante; dove trovi il tempo per
scrivere, e quando si è accesa la scintilla della scrittura?
La mia voglia di scrivere si è accesa molto presto. Da
adolescente ho riempito quaderni e quaderni di racconti e pensieri. Avevo
trovato anche il coraggio di farli leggere alla mia professoressa di italiano
che mi aveva incoraggiato a proseguire, a non perdere mai di vista i miei
obiettivi in questo campo. La vita, però, scombina le carte e il tempo per
scrivere si è assottigliato sempre di più. Il mio lavoro mi impegna parecchio,
ma è la famiglia a prendersi gran parte del tempo rimanente. Così scrivo nei
giorni in cui i miei figli sono a scuola e io magari lavoro di pomeriggio o nel
fine settimana. D’estate naturalmente ho più tempo e, al solito, faccio troppi
programmi. Poi ne realizzo una piccola percentuale!
Ho ripreso a scrivere sette anni fa, esordendo appunto sulla
piattaforma di fan fiction EFP, poi sono arrivati il self e qualche
collaborazione con le CE.
Quali sono i tuoi autori preferiti e quanto c’è di loro nei
tuoi scritti?
Ho sempre letto molto, apprezzando in particolar modo un
genere diverso per ogni periodo della mia vita. Quando ero adolescente il
periodo era quello giallo: Agatha Christie era la regina indiscussa delle mie
letture, anche se spesso mi precipitavo in edicola e compravo ogni libro del
genere. Poi, all’università, forse perché era un genere sì d’evasione, ma
vicino a quello che stavo studiando mi sono data alle biografie storiche e a
qualche romanzo storico: l’amore per la dinastia Tudor nasce in quel momento, con “Il re e il suo giullare” di Margharet George.
In seguito, quando il peso
delle responsabilità si è fatto sentire, ho iniziato a preferire romance; ho
amato immergermi in ogni storia, lasciarmi trasportare dagli eventi e dalle
atmosfere descritte, facendo sì che ogni emozione dei protagonisti fosse anche
mia. In quest’ambito amo molto le autrici italiane, anzi devo dire che pure
qualche ragazzo scrive benissimo. Tuttavia, il mio modello assoluto resta la
mitica SEP, Susan Elizabeth Phillips. Ho letto quasi tutti i suoi romanzi e
penso sia una scrittrice dalle capacità sopraffine. Solo lei sa emozionare e
coinvolgere il lettore con uno schema di base che in sostanza è sempre lo
stesso. Avrei poi una serie di altri nomi illustri, ma non voglio essere
pesante e ripetitiva. Non sarei quanto dello stile di queste grandissime
autrici possa leggersi nei miei romanzi, forse qualche particolare come la
presenza di qualche animale come c’è sempre nei romanzi della Higgins e qualche
pennellata hot in stile Probst.
Hai pubblicato vari racconti in diverse antologie. Romanzo
Vs. Racconto, chi la vince?
Il romanzo per sua natura deve essere molto articolato, deve
saper dare ampio respiro a una serie di vicende di base, sul cui sfondo si
intrecciano i diversi personaggi. Il racconto è più contenuto e necessariamente
qui le cose vanno vissute in modo più veloce. Paradossalmente per me è più
semplice scrivere un racconto, evidentemente ho il dono della sintesi. Vado in
crisi, invece, quando, fatta la prima stesura di un romanzo, mi si chiede di
arricchirlo. Lì, davvero vado avanti a fatica.
Nel 2013, esordisce con il romanzo “Il sapore del proibito”,
primo capitolo della serie “Forbidden Trilogy”. Di cosa si tratta?
La "Forbidden Trilogy" è una serie che nasce nella mia testa
contemporaneamente alla pubblicazione de “Il sapore del proibito”. È
ambientata a Malta, una piccola cittadina del Montana, negli Stati Uniti.
Il protagonista è Stephen, un ragazzo
che lavora duro e che ha avuto un passato triste alle spalle. Si innamora fin
da quando era adolescente di Mya, che ha qualche anno più di lui e per averla
fa di tutto, vincendo le convenzioni e le regole non scritte di ogni piccola
società rurale. L’elemento della rottura, qualcosa che rompe gli schemi è il
filo rosso che lega tutti e tre i romanzi, anche quello che sta per arrivare.
Nel 2014, esce il racconto “La Sindrome di Stendhal” e,
successivamente, “Samhain, la soglia” edito da Delos Digital. Com’è stata l’esperienza
con questa casa editrice?
"La Sindrome" è stata un esercizio di scrittura, se così
vogliamo chiamarlo. Ho forzato un po’ lo stile, rendendolo barocco e, a tratti,
patinato. Lo scopo era la partecipazione a uno concorso indetto dalla Triskell,
che però non ho vinto.
Anche il racconto della Delos all’inizio doveva avere un
altro scopo: partecipare a un progetto antologico sul tema delle streghe che
però non è approdato da nessuna parte. La collaborazione con la Delos è stata
buona, ma non ho mai visto un centesimo. Il racconto non ha ancora venduto a
sufficienza da superare quel tot di euro dopo i quali l’autore può avere
diritto alla propria percentuale.
Nel 2015, pubblica il secondo capitolo della serie
“Forbidden Trilogy”, dal titolo “Ricatto proibito”. Perché una trilogia?
Il secondo della "Fobidden Trilogy" esce due anni dopo il
primo, il terzo arriverà due anni dopo questo. La trilogia è dedicata a tre
grandi figure maschili, anche se nel secondo i co-protagonisti assoluti sono
una coppia. Volevo dare corpo alle loro vicende, che si intrecciano talvolta in
modo violento, altre volte in modo più dolce e per fare questo un romanzo solo
non sarebbe bastato.
E, nell’ottobre 2015, esce “La più dolce tentazione” per
YouFeel – Rizzoli. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
All’interno de “La più dolce tentazione” i lettori
troveranno tutta la dolcezza di Matt e delle sue creazioni di cioccolato. Il
protagonista è dunque ancora una volta sui generis, lontano dai clichè che
popolano i romance di solito, un rapporto passionale con la sua Krystal, fatto
d’amore, ma anche di tradimento e un finale decisamente inatteso, che vi
toccherà il cuore.
Qual è stato l’input per questo libro?
L’input viene dalla realtà, stavolta, quella che molto
spesso supera la più fervida fantasia. Una serie di vicende che mi hanno
toccato da vicino e che mi hanno fatto capire quanto labile sia a volte il
confine tra sentimenti di opposto significato, quanto spesso dietro alla
felicità o alla sua parvenza ci possa essere del dolore vero.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Le tematiche sono varie e vanno dalla vita di un padre
single alla passione inattesa, dall’amore improvviso e puro nella sua natura al
tradimento degli affetti e delle persone. Il messaggio è che ogni cosa va
vissuta con intensità perché la vita non sempre concede seconde possibilità.
Perché un erotico?
La simbiosi sesso e cucina (o pasticceria, cioccolateria
nello specifico) era inevitabile. Sesso e cibo danno vita a connubi fantastici.
Sei un’autrice Indie. Tra Self e CE cosa consiglieresti?
Molto dipende dalle esperienze che ognuno si trova a fare.
Entrambe le scelte hanno dei pro e dei contro. Con una CE si ha una
collaborazione stretta per quanto riguarda l’editing, una mano sicura per la
promozione e per la visibilità, ma tempi scanditi, talvolta scelte imposte e
una percentuale sul numero di copie vendute come da contratto. Con il self è
tutto sulle spalle dell’autore, ma la libertà è semi assoluta. Ognuno può
gestire il proprio tempo e il proprio lavoro come meglio crede.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
Sì, arriverà tra un po’ il terzo della "Forbidden Trilogy",
che in linea provvisoria si intitolerà “Inganno proibito” e poi un progetto a
quattro mani con un’autrice esordiente. Le nostre strade si sono intrecciate in
modo inatteso e spero che il romanzo che ne uscirà possa piacere. Poi per le
vacanze natalizie arriverà una sorta di mia personale piccola antologia di
racconti fantasy romance.
È stato un piacere enorme ospitarti nel mio blog. In bocca
al lupo per tutto!
Grazie a te Linda! Un bacio a tutti!!
Per seguire Catherine DALLE PAGINE DI CATHERINE
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