venerdì 15 settembre 2017

Segnalazione - FLORA LA PAZZA di Roberta Andres

Oggi, torna a trovarmi Roberta Andres, in occasione del suo nuovo romanzo dal titolo "Flora la Pazza".
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio!








SINOSSI: Flora vive a Napoli, ha quarant’anni e da sempre ha problemi psicologici dovuti ad una madre manipolatrice e un padre  assente. In una Napoli  degli anni Duemila che mostra ancora tracce della Seconda Guerra mondiale, intreccia una relazione asimmetrica con Nino, che nel suo lavoro di chef e nell’usare la donna secondo il suo piacere trova un riscatto ai problemi di balbuzie e e di scarsa autostima. La storia con lui porta Flora all’acuirsi dei suoi disturbi: tormentata sempre più spesso da una Voce che la spinge a comportamenti autolesionisti e aggressivi,   ferisce Nino e viene ricoverata in un ospedale psichiatrico. Qui Flora troverà la via per la guarigione, liberandosi dalla Voce, dai condizionamenti materni e dall’amore malato per Nino, in un percorso accidentato e faticoso ma vincente, che scioglierà i nodi del passato: l’adolescenza di Flora negli anni Settanta, quando l’abbandono del padre la lascia “ostaggio” della madre; i traumi della guerra che hanno segnato la madre per sempre e l’hanno resa egoista e instabile.










Eccovene un assaggio!



[...] All'inizio, quando andava da lui, era felice e piena di sé: non era mai stata bella e aveva ormai gli anni della maturità, eppure sfiorava il marciapiede come una divinità, piena di amore e di luce. Una femmina diventata morbida, matronale.
Avrebbe potuto chiudere gli occhi e attraversare la strada, col suo diadema di capelli bianchi, lo strascico di foglie che seccavano nella fine di quell’estate arida, certa che le macchine si sarebbero fermate; tra le dita di una mano, come scettro, il biglietto dell'autobus che l'aveva trasportata, tra la gente ignara, fino all'angolo di una strada qualsiasi di una qualsiasi metropoli del Sud Italia.
Sentirsi amata, pure nel modo astruso di lui, ramificava le sue radici nel terreno, chiudeva il cerchio liscio della sua vita come un globo lucente che le schiariva la via, bagnava terreni inariditi e le restituiva i ricordi.
Si sentiva la Ninfa di un Amore invisibile al mondo e avvertire quella sensazione la gettava in una felicità solitaria come un deserto, una felicità che meritava il riso e il pianto. [...]










L'AUTRICE: Nata nel 1965, vive a Pescara, con i suoi due figli; insegna Italiano nella Scuola secondaria e Scrittura creativa presso la Facoltà di Psicologia Clinica dell’Università “D’Annunzio” a Chieti (2009-2016). A partire dal 2007 tiene gruppi di scrittura creativa per l’Associazione Asdi e per Artis; ha partecipato come relatrice a svariati Convegni sui temi della violenza di genere (congresso Sil, Bari 2007) e della scrittura autobiografica e terapeutica (Artelieu, Pescara 2009; Ewwa, Fermo 2016)
Parallelamente ha collaborato con riviste di letteratura e didattica (Culturiana, Italialibri.net), curato la rubrica “Letteratura e psicologia” su Pagineblu   e pubblicato articoli sul sito di Ewwa (European Women Writers Association) di cui è socia dal 2014.
Ha iniziato a pubblicare raccolte di racconti per Bonacci (“Due estati a Siena” e “Margherita e gli altri”, Roma 1999). Ha vinto alcuni concorsi di narrativa: Scriveredonna con il racconto “La puttana dell’anima” nel 2006; I paesaggi del vino con “Il sapore del vino” nel 2007. Ha partecipato con suoi racconti ad alcune antologie di Ewwa, ad “Amore e morte” edita da EEE nel 2014 e ad “Eva non è sola”, antologia per raccolta fondi a favore di associazioni che si occupano di violenza di genere in Abruzzo, progetto presentato in varie manifestazioni e in alcune scuole della regione. Readings dei suoi testi sono stati realizzati presso l’Associazione Lo Sbaraglio di Vimercate e la Scuola di teatro Artis di Pescara.
A settembre 2015 è uscito il suo primo romanzo in ebook, “Le foto di Tiffany” edito da EEE. A marzo del 2017 “Perfetto blu” per Rizzoli,collana Youfeel.
Da sempre, i suoi interessi primari sono la letteratura, la didattica e la psicologia; la sua attività professionale si muove tra l’insegnamento e la scrittura sia giornalistica che narrativa.

Nessun commento:

Posta un commento