sabato 27 gennaio 2018

Recensione - SUITE N° 203 di Maddalena Costa

Oggi, vi presento il romanzo di Maddalena Costa, dal titolo "Suite n° 203".
Andiamo subito a conoscere meglio questo libro che mi ha molto colpito.





 

SINOSSI: Il pregiudizio è il peccato più grande Assunta ama scrivere, ha una vita sentimentale complicata, una famiglia conservatrice che non approva le sue scelte e un lavoro precario. Alla soglia del trentesimo compleanno, sul suo cammino riappare una vecchia conoscenza: l'avvocato Claudio Azzariti, affascinante e strafottente quarantenne di ottima famiglia. Fra i due scoppia una passione travolgente, minata da segreti mai svelati, confidenze taciute e un equivoco colossale, che li allontana soffocando sul nascere un sentimento vibrante e autentico. "Suite n°203" è una storia di pregiudizi, di coraggio, di dolore, di gioia e d'amore. Un viaggio intenso, pregno di emozioni, nella vita di Assunta, giovane donna del sud. Un romanzo in cui si alternano momenti esilaranti a pagine di struggente e cruda tensione erotica, fra colpi di scena che tengono il lettore col fiato sospeso, fino all'inaspettato, romantico epilogo.








Assunta è una giovane donna che proviene da una famiglia vecchio stampo, i genitori la vorrebbero accasata e non approvano il suo impiego presso un bar; per di più, è una scrittrice di romanzi erotici, altro motivo di scandalo.
Ha una relazione con Filippo, ma il loro è un rapporto difficile. Non riesce a fare a meno di lui, eppure non è l'uomo giusto per lei.
Un giorno, rivede Claudio, una vecchia conoscenza, e tra loro s'innesca l'attrazione.
Per Assunta non è facile sopportare lo stress legato alla famiglia e alle storie sbagliate del suo passato che sembrano volerla tormentare. Cosa le riserva il futuro? Claudio è l'uomo che stava aspettando o, ancora una volta, è destinata a fallire in amore?

L'ambientazione è nella bella Puglia. Attraverso la scrittura della Costa, si respira l'odore tipico del Sud, gli alterchi e la veracità delle donne, il gergo tipico, i profumi e gli scorci. L'autrice è  di casa e ci trasmette tutto il clima di quelle terre. Una menzione va anche alla città di Parigi e alle magnifiche descrizioni, l'autrice l'ha vissuta sulla pelle e si percepisce chiaramente. 
La caratterizzazione dei personaggi è azzeccata.
Assunta è la protagonista femminile; figlia ribelle, vive da sola e vuole trovare la sua strada.
Tradisce, spinta dal suo bisogno d'amore, e finisce sempre con lo scegliere uomini sbagliati; diventa autrice grazie a Filippo. Tenace e indomita, si innamorerà di nuovo, ma non senza sofferenza.
Claudio è il protagonista maschile che non ti aspetti. Vecchia conoscenza di Assunta, è benestante e abituato ad avere tutto ciò che vuole; amante eccezionale e dominatore, desidera follemente la donna, ma commetterà anche lui degli errori.
Filippo è un antagonista subdolo; ricatta Assunta, profondamente egoista anche nel sesso. Non gli interessa della partner, neppure se questa lo tradisce, basta che resti con lui; è un maniaco del controllo.
Piero compare in una sola scena, resta dentro. Ex ragazzo di Assunta, è un personaggio negativo. Colpisce la capacità dell'autrice di immedesimarsi per rendere al meglio le sensazioni della protagonista, non è da tutti, ma non voglio anticiparvi troppo.
La Costa analizza tutti i tipi di uomo: dal violento al bravo ragazzo, dal geloso padre-padrone ricattatore a chi possiede un'anima nera.
Una menzione va anche a Roberta, l'amica di Assunta; personaggio positivo, simpatico, verace donna del Sud che dona comicità al testo.






'Fuori da quella stanza il cielo aveva ricoperto le case, la sua cupa coltre ornata di stelle aveva oscurato ogni cosa. Tutto, tranne noi, assopiti nel nostro abbraccio, scaldati dal bagliore di un'emozione tutta nuova.'






Questo è un romanzo che contiene varie sfacettature al suo interno oltre al romance, si potrebbe anche definire ironico per la narrazione confidenziale verso il lettore. Definirlo semplicemente un erotico è riduttivo; è un libro a tutto tondo, pieno di tematiche importanti e di realismo.
Proprio su quest'ultimo aspetto vorrei soffermarmi. Ci troviamo di fronte a una protagonista magrissima che soffre di anoressia, non alla classica procace tutta curve e sensualità; allo stesso modo, abbiamo un protagonista maschile reale, non bello e dannato, non uno sconosciuto preda di un colpo di fulmine, ma a una vecchia conoscenza di Assunta, nemmeno troppo simpatica
Mi hanno molto colpito anche i ringraziamenti a fine libro; fanno venire i brividi. L'autrice lascia un segno di sé in questo testo.

I temi trattati sono: la passione sbagliata, il ruolo della donna soffocata da una famiglia asfissiante, il ricatto, le problematiche legate al cibo, la violenza e il tradimento.
Il messaggio insito è la carenza di affetto che può spingere una donna a perdersi in storie sbagliate; il segreto è sentirsi bene con se stessi prima di tutto, per poter amare e stare bene con gli altri.





'In tutto il marasma che era la mia vita, la consapevolezza di riuscire a domare la fame e controllare il mio peso dava un senso alle mie giornate. Era un lotta tra me e il cibo. E vincere dava un senso alla mia esistenza.'





"Suite n° 203" è la storia di una donna in rinascita.
Un uomo abituato a ottenere tutto secondo le sue regole, una donna che ama e sbaglia, un libro erotico farà scoccare una scintilla destinata a farli vibrare e, sullo sfondo, la veracità della bella Puglia.
La storia di un amore che profuma di desiderio e passione, il percorso complicato di una donna che non accetta il ruolo di "femmina", che lotta con le unghie e con i denti per la propria indipendenza e per sconfiggere le proprie paure.
Un romanzo sulla passione per la scrittura e sulla forza insita in noi, sul potere dei sogni e la capacità del perdono.
Consigliatissimo a chi ancora non conosce la penna della Costa. Agli amanti dell'erotico, dei romanzi al femminile che trattano tematiche importanti, a chi ama le ambientazioni meridionali e la nostra bella Italia.

'Mi sentivo diversa. Come se quell'uomo violandomi così ruvidamente, avesse toccato corde della mia intimità di cui ignoravo l'esistenza.'

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