Oggi, vi presento la silloge Il Fiore dell'Attesa di Alessandro Barbato.
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio!
SINOSSI: Una raccolta di versi che ruotano attorno al nucleo semantico dell'attesa e dell'assenza, declinato in differenti maniere, dalla tradizionale tematica amorosa a quella più metafisica, come se il mistero stesso dell'esistere fosse racchiuso proprio nel sentimento dell'attendere che qualcosa, qualcuno si manifesti: un amore, un miracolo, un temporale, la sera che segue il pomeriggio, la presenza disturbata e disturbante di una qualche divinità remota, un vento, una stagione. È questo il momento, lo stato d'animo che "Il fiore dell'attesa" cerca di fotografare: piccoli lampi che cristallizzano la disposizione umana della sospensione, dell'aspettativa, dell'indugio. Un'attesa che ci conduce in un territorio sacro, quello della poesia, una sacralità interamente laica e umana, forse terapeutica, che si presenta quasi come un atto di resistenza discreta e civile in una società sempre più desacralizzata. Una poesia che nasce come slancio dello spirito negli anni così granitici di materia che stiamo vivendo.
DOVE TROVARLO: https://www.amazon.it/fiore-dellattesa-Alessandro-Barbato/dp/8899820287/
L'AUTORE: Alessandro Barbato è nato a Roma 10 Novembre 1975. Dopo la
laurea in Lettere, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in
Antropologia sociale presso l'EHESS di Parigi. Ha pubblicato diversi contributi
in lingua italiana e francese, concentrandosi soprattutto sulla figura di Pier
Paolo Pasolini e, più nello specifico, indagando l'interesse che il poeta
friulano nutriva per le discipline demoetnoantropologiche, tema cui ha dedicato
anche una monografia. Attualmente insegna materie letterarie presso le Scuole
Ebraiche di Roma.
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