lunedì 10 febbraio 2020

INTERVISTA A MARCO CAZZELLA

Ciao Marco, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te. 

Ciao a te, Linda. Grazie infinite per ospitarmi nel tuo blog. Io sono un ragazzo ipovedente come tanti. Attualmente, ho 38 anni, vivo a Giorgilorio con i miei due fratelli più grandi di me, e le mie passioni sono: gli Anime, il cibo, il cinema, la musica e i videogiochi. Inoltre, mi piacciono tantissimo i felini, soprattutto i gatti in cui mi identifico spesso. Motivo per il quale vado fiero del soprannome che mi hanno dato due amiche: "Il Gatto". 

Hai il diploma come Operatore sanitario; quando si è accesa in te la scintilla della scrittura? 

Da un certo punto di vista, si può dire che io sia nato con la scrittura nel sangue. Non potendo mai vedere quello che mi circonda, ho sempre dovuto immaginare le cose; così, per non implodere, dato che il cervello riesce a contenere fino a un massimo di informazioni, ho iniziato a metter su carta i miei pensieri e idee. Ho detto "carta" perché, fino a una certa età, la vista me lo permetteva ancora. Poi, si è abbassata, e ho dovuto sostituirla con PC e sintesi vocale. 

Sei un ipovedente, quanto questa tua patologia influisce sulla tua vita e sul “mestiere” di scrittore? 

Moltissimo, perché mi limita sotto molti aspetti; uno fra tutti: il non poter usare immagini grafiche sui social, dato che ho un sintetizzatore di voce e non posso usare altro che parole scritte. Perciò, ti lascio immaginare quanto poco si possa fare, descrivendo a parole una propria creazione senza l'ausilio di una cover che incuriosisca i lettori. Senza contare che è frustrante dover sempre chiedere a chi mi è vicino che cosa è raffigurato su schermo, e non parliamo poi del fatto di non poter uscire da solo: ho sempre bisogno di qualcuno che mi accompagni. 

Tra le tue passioni c’è la mitologia greca, hai mai pensato di usarla come fonte di ispirazione per un tuo testo? 

Sì, e ti dirò di più, il mio primissimo libro pubblicato, che è di genere fantasy tra l'altro, contiene tantissimi riferimenti su questo argomento. Anzi, si può dire che è incentrato sulla mitologia greca e non solo, visto che tratto anche quella romana. 

Quali sono i tuoi autori preferiti e quanto di loro c’è nei tuoi libri? 

Potendo ascoltare solamente quello che mi inviano gli amici, in formato word alla mia casella postale elettronica, si tratta per lo più di esordienti e, tra questi, ho avuto la fortuna e il privilegio di ascoltarne alcuni davvero meritevoli. Tra i miei preferiti spiccano Chiara Cipolla e Manila Albanese. Dei loro libri, quello che si può trovare nei miei, è la meccanica. Prima di conoscerle, scrivevo in un modo, mentre adesso utilizzo altri sistemi di narrazione. Inoltre, per le parti introspettive ed erotiche, ne ho tratto ispirazione, non copiando sia chiaro. 

Nel 2016, esordisci con il romanzo Il Guardiano dell'Inferno - Plutone: Salvatore, o distruttore degli Inferi? Lasciacene un assaggio. 

[...] Quando questo incredibile viaggio terminò, il mezzo-demone si ritrovò nell'antico Egitto e precisamente nell'anno 3.500 a.C. dinanzi ai piedi della Sfinge, che non appena lo vide disse: "Finalmente è giunto colui che racchiude nel proprio corpo la chiave per aprire la porta che conduce alla verità degli eventi!". 
Kilian, dopo essersi rialzato, chiese: "Chi sei? Che cosa significano le tue parole?". 
La sfinge rispose: "Se supererai la prova, potrai avere le risposte che cerchi". 
 Kilian aggiunse: "In cosa consiste la prova?"

Nel 2018, segue Cori Salentini, poi tolto dal commercio. Di cosa si tratta? 

Era un progetto scritto in vernacolo salentino, il quale raccontava la storia di amore tra Manuela Calviani e Simone Larico. Due giovani conosciutosi per caso il 18 agosto del 2017, nella piazza Sant'Oronzo di Lecce. 

E, nel 2019, esce Una romantica storia salentina. Cosa troveranno i lettori al suo interno? 

Come si può facilmente intuire dal titolo, quello che troveranno sarà una storia d'amore tra uno scrittore e una libraia, ma non solo, perché è presente anche un personaggio che cova il desiderio di vendicarsi per aver perso l'amore della propria vita in una tragedia. Tanti riferimenti agli anni '70 e '80, per lo più riguardanti la musica. Vengono citate moltissime canzoni di quel periodo e un'amicizia profonda nata tra i banchi di scuola, tenuta salda da una passione comune e ritrovata sul posto di lavoro. 


https://www.amazon.it/ROMANTICA-STORIA-SALENTINA-Michele-Cazzella/dp/1678541702/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=marco+cazzella&qid=1581261616&s=books&sr=1-1


Qual è stato l’input per questo libro? 

Stavo scrivendo la parte finale di "Cori Salentini" e, durante una scena, è nato il personaggio che poi diventerà la protagonista femminile di quest'opera. Man mano che la creavo nella mia testa, comparve un'idea, la quale crebbe man mano che procedetti con la stesura. Pensai, quindi, di creare uno spin-off dedicato ai due personaggi. Poi, ho dovuto togliere "Cori Salentini" dal mercato, ma "Una romantica storia salentina" è ambientato un anno prima del precedente romanzo, quindi potrebbe essere considerato un prequel di un probabile reboot di "Cori Salentini". Con un altro titolo e un'altra storia ovviamente. 

Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere? 

Le tematiche che affronto in questo libro sono le varie forme che può avere l'amore. Partendo da quello tra due persone di sesso opposto, proseguendo poi con l'amore per la musica e per i propri cari ecc... Mi soffermo anche sulla forza dell'amicizia vera. Un altro tema è la violenza sulle donne, anche se in minima parte. 
Il messaggio che voglio trasmettere con questo testo è che la bellezza non è solamente  esteriore, ma anche e soprattutto interiore; difatti la protagonista, pur essendo una stangona e una bellissima donna, si fa conquistare da uno scrittore disabile, grazie al suo ingresso nella libreria dove lavora, portando nella sua vita una forte allegria. Ma non pensare che lei non possegga dei difetti, ce li ha come tutti, solamente che si scoprono man mano che ci si addentra nella storia

Perché il romance? 

Perché ho scoperto che mi appassiona raccontare storie di gente comune che vive il primo amore, o che ha problemi con la propria famiglia, o che possiede un sogno e farebbe qualunque cosa pur di realizzarlo.

Progetti futuri? 

Prima di creare questo libro, stavo realizzando un urban fantasy fantascentifico. Perciò, chissà, forse lo finirò. Senza contare che ho in testa altri romance, alcuni già scritti e che mi piacerebbe pubblicare, in particolare uno testo che contiene svariati generi al suo interno. 
Non riesco a definirlo un libro lesbico, s'intitola "Rapita dall'amore" e racconta di una donna di nome Carmelina che, in un lunedì qualunque, mentre si sta recando al lavoro, si troverà in un vicolo cieco, per sbaglio. Qui, mentre cerca di ritrovare l'orientamento, sarà attratta da un odore a lei familiare, che non sente da anni. Immersa nei ricordi, sarà sorpresa alle spalle da qualcuno che la immobilizzerà e le premerà su naso e bocca un fazzoletto intriso di clorofornio. Carmelina perderà i sensi, e qualcuno la rapirà.

È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo! 

Il piacere è stato tutto mio, e viva il lupo!

Per seguire Marco   MARCO MICHELE CAZZELLA

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