lunedì 3 febbraio 2020

INTERVISTA A MARIA CAMPANARO


Ciao Maria, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda, ti ringrazio per l'ospitalità e l'attenzione. Ho 43 anni, vivo in Piemonte e, da buona Ariete, sono una persona leale, tenace e impulsiva, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e interessi. Sono attratta dalla creatività in ogni sua forma e, in particolare, dalla nascita delle storie, sia per parole che per immagini. Di conseguenza adoro dedicarmi alla lettura (un po' tutti i generi, tranne forse la fantascienza, che non mi ha mai attirato molto) e alle storie per il cinema e per la TV, soprattutto se molto originali e recitate in maniera incisiva. La mia natura curiosa e aperta a nuove conoscenze mi porta ad amare i viaggi.

La laurea in Scienze Politiche e il lavoro di impiegata. Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura e dove trovi il tempo per scrivere?

La scintilla della scrittura si è accesa un po' per volta, come naturale conseguenza della passione per la lettura. Fin da bambina, intrigata da storie e personaggi, ho voluto provare l'ebbrezza di creare qualcosa di mio e, con il passare degli anni, questo vezzo ha acquistato sempre più peso, si è trasformato in una delle componenti più viscerali della mia esistenza, sfociando nel sogno di occuparmene in maniera “seria”.
Il tempo per scrivere non è mai abbastanza, purtroppo, e bisogna ritagliarlo il più possibile tra gli impegni quotidiani e le discontinuità a cui ogni tanto bisogna cedere il passo.

Tra le tue letture nomini Piccole Donne e Il Conte di Montecristo. Perché prediligi la Storia e il romanzo storico?

Mi piace citare "Piccole Donne" perché credo che sia uno dei libri che, nell'infanzia, ha maggiormente plasmato la mia vocazione di lettrice. Ho sempre amato il personaggio di Jo, la scrittrice ribelle, e forse non per caso. La Storia mi affascina per la possibilità di conoscere tutto ciò che ci ha condotti fino a qui, fino a ciò che siamo oggi. Il romanzo storico rispecchia proprio questo e, inoltre, ti permette di sognare altre epoche, di calarti in atmosfere e in situazioni lontane e irripetibili.

 Ami anche viaggiare. Quanto ti è stato d’ispirazione?

L'ispirazione può giungere in qualsiasi momento, nelle maniere e nelle situazioni più disparate e, di sicuro, le infinite sensazioni e la serenità d'animo che un bel viaggio può trasmettere sono linfa ineguagliabile a cui attingere per aprirsi a nuove idee, per concentrarsi su una scena, o su una descrizione, o per schiarirsi la mente su una trama che, magari giunta all'improvviso, ha necessità di essere concretizzata. Molti dei brani a cui tengo di più dei miei romanzi sono nati così.

Hai degli autori che consideri tue Muse?

Penso a Jane Austen, che è un faro per chiunque voglia approcciarsi alla narrativa romantica, e non posso non citare Dumas padre, Salgari e Stevenson, le cui opere sono un prezioso punto di riferimento per chi voglia cimentarsi nella narrativa avventurosa e, nello specifico, piratesca, come è stato per il mio primo libro edito.

Nel 2017, esordisci con Nessun porto nella nebbia. Di cosa si tratta?

É una storia d'amore e d'avventura ambientata nel Seicento, con protagonisti Isabel de Martigny, ardimentosa nobildonna amata dal Re Sole, e Julian Koslow, sagace e temerario capitano pirata dagli oscuri natali. È ambientata tra gli sfarzi e la corruzione della corte di Versailles e i tumulti della pirateria, e mi ha permesso di dare libero sfogo alla mia predilezione per queste due ambientazioni storiche e per le vicende piene di intrighi e di colpi di scena.

E, nel 2019, esce E il resto è vita. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Al centro del romanzo vi è la storia d'amore tra Alba, giovane top-model in ascesa, e Stefano, irrequieto produttore discografico, che, a causa di questo amore, si ritrova a fare i conti con un tormentoso passato: tanti anni prima, è stato innamorato, invano, della madre di lei, compagna del suo migliore amico, e ha rivoltato la sua esistenza per combattere contro questo scomodo sentimento. Quando Alba viene a sapere tutto questo, si innescano delle dinamiche dalle rovinose conseguenze.


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Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?

Il romanzo parla dell'amore in tutte le sue sfumature: l'amore di coppia, l'amore tra genitori e figli, l'amore per la vita e per se stessi. Celebra l'amicizia inossidabile, la determinazione nel perseguire il successo, l'affermazione personale anche a costo di grossi sacrifici e la capacità, grazie alla forza dei sentimenti, di prevalere su un destino avverso.

Qual è stato l’input per questo libro?

Mi stuzzicava la concezione di una sorta di saga famigliare che si snodasse attraverso gli anni, permettendomi di delineare la crescita personale e la maturazione, nel bene e nel male, dei personaggi. A questo spunto, si è intrecciata l'idea dell'alternanza della narrazione tra passato e presente, tra gli Anni Ottanta e oggi, delle storie dei protagonisti. Queste si stagliano nel mondo luccicante e spesso infido della musica e della moda, due ambientazioni moderne che mi attraggono molto.

Cosa ne pensi del Self Publishing?

È una valida opportunità per chiunque desideri pubblicare la propria opera in completa autonomia, purché non si trascuri il rispetto per il lettore e la sua esigenza di ricevere un'opera curata con rigore in ogni dettaglio, a cominciare dalla forma e dai contenuti.

Perché il romance?

Le storie di sentimenti hanno una forza indiscutibile, perché l'amore è un linguaggio universale, giunge dappertutto e a chiunque con immediatezza. Nei romanzi, comunque, sia da autrice che da lettrice, di solito preferisco che la storia d'amore tra i protagonisti non sia fine a se stessa, ma intrecciata ad altre componenti, come quella storica, o avventurosa, o di altro genere.

Storico Vs. Contemporaneo, chi la vince?

In questa fase della mia vita, sceglierei lo Storico.

Progetti futuri?

Le idee sono tante e, nel prossimo futuro, mi piacerebbe ambientare un romanzo nella Londra ottocentesca.

È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

È stato un piacere anche per me e ti sono grata per la tua gentile ospitalità. Grazie a chi leggerà e... viva il lupo!

Per seguire Maria  MARIA CAMPANARO - AUTRICE

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