Andiamo a conoscerlo meglio!
SINOSSI: In uno stato totalitario nel quale ogni aspetto della vita è pianificato per rimarcare le siderali e ghiacciate distanze nelle relazioni umane, da quattordici anni e sette mesi è diventato proibito, per legge, ridere. Rinchiuso in un carcere di massima sicurezza e sorvegliato da truppe mono-espressive e
irritabili tentacoli biotronici, D., attore comico dall’innato talento di far piangere dalle risate i suoi spettatori fino a costringerli a sorreggersi la pancia tra le mani, cercherà di sconquassare l’ordine costituito per salvaguardare la potenza sovversiva dell’ironia che può cambiare il mondo, anche quando ci fa solo immaginare di cambiarlo davvero.
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«La paura è una sostanza melliflua: se la fai colare dentro qualcuno si espande con lentezza.
Dopo puoi anche tentare di lavarla via, ma la traccia rimane impressa dentro le viscere.
È un elemento strano, la paura, va saputa maneggiare per non farla divenire una spinta ridicola.»
Ilaria Mainardi risiede a Pisa, sua città d’origine. Qui ha visto maturare l’amore per il cinema, scrutato col rispetto e la sospensione incredula che si deve a ciò che è al tempo stesso familiare e misterioso. Con Les Flâneurs Edizioni ha pubblicato il romanzo La quarta dimensione del tempo (2020) e Il racconto di un sogno. Ritorno a Twin Peaks (2021). L’altra sua grande passione è il calcio. Collabora con il sito “Monza cuore biancorosso” e sogna una cena con Pep Guardiola.
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