Per la seconda pubblicazione Les Flaneurs Edizioni, eccovi la raccolta Scuola di Santi di Alessandro Galano.
SINOSSI: L’innocenza brucia, il destino mente. E dio ha il suo ufficio nell’aula dismessa di una scuola elementare, in una vecchia classe con le statuette ammonticchiate: «santi, cristi, madonne, qualcuno senza un dito, qualcun altro con la testa sbreccata, l’orecchio mozzo, la faccia ingiallita». È lì che avviene il colloquio tra la maestra e gli alunni di Scuola di Santi, racconto d’apertura (e titolo) dell’intera raccolta: sorta di Mystic River che esonderà fatale, portandosi dietro vite e vicende di protagonisti e comparse. E poi “amanti giurati” che sfidano il destino da tutta la vita, coppie che rimpiangono la fine del mondo, docenti che hanno poco da insegnare e si confondono tra passione e ossessione, eros e thanatos. Intanto, una veggente abbandonata dai fedeli cerca riscatto in piena pandemia mentre altrove, alle soglie del nuovo millennio, il mondo va in bug e in un’afosa notte di provincia si consuma l’ultimo atto dell’Andrea Chénier, col tempo che sembra essersi fermato. Questo libro indaga i legami tra vita e morte, realtà e immaginazione, chiedendo conto del senso e della necessità di ogni miracolo.
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«Mi sa che è una cosa che avrei detto alla mia maestra, alla maestra settantenne o settantacinquenne che credevo di trovare, qui, ottocento chilometri sotto la mia vita, nelteatrino polveroso dell’infanzia. Una cosa che sta dentro lo stomaco, ottocento chilometri di stomaco: merda, mi viene da ridere».
Alessandro Galano (Foggia, 1982). È giornalista, docente e responsabile eventi per la libreria Ubik di Foggia. Cura la comunicazione di Leggo QuINDI Sono – Le giovani parole, premio all’editoria indipendente. È tra i fondatori della testata “Foggia Città Aperta”, collabora con L’Edicola del Sud e scrive di libri sulla rivista letteraria Satisfiction. Ha esordito con il romanzo L’Uomo che Vendette il Mondo (Scatole Parlanti, 2021) con il quale ha vinto il Contropremio Carver 2022. Con il racconto La Parte Ima ha vinto la III edizione del Premio Italo della rivista Risme.
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