Ciao Linda grazie per avermi ospitato nel tuo bellissimo
blog, sono un po’ emozionata… non mi capita quasi mai di stare sotto i
riflettori da sola, di solito condivido la scena con la mia preziosa amica, non
solo di scrittura, Vanessa .
Raccontare qualcosa di me è assai rischioso potrei scriverci
un libro finendo per annoiare tutti per la prolissità. Cercherò di essere stringata
e striminzita: sono una persona dalle forti passioni che mi coinvolgono e mi
travolgono in pieno. Leggere, scrivere, viaggiare sono come respirare per me.
Infatti sono una lettrice compulsiva, una scrittrice folle, una cittadina del
mondo. Se potessi vivere solo di questo invece che del mio vero lavoro sarei la
persona più felice dell’universo.
Per finire amo parlare e conoscere nuove persone perché le
relazione umane sono il bene più prezioso che esiste, oltre che arricchiscono e
forniscono spunti per nuove storie.
Una laurea in Psicologia e l’impiego come coordinatrice di master di formazione per i
professionisti dell’azienda in cui lavori. Come si accesa in te la scintilla
della scrittura?
La scintilla della scrittura è nata con me. Non ricordo
neanche la prima volta che ho iniziato a farlo, mi sembra di ricordare che sia
da sempre. Da quando ho ricordi mi rivedo con un pezzo di carta e una penna o
una matita in mano. All’inizio erano per lo più storie disegnate, poi le parole
hanno preso il posto e soppiantato i disegni. Probabilmente ce l’ho proprio nel
DNA: in fondo, come dico sempre per gioco, sono nata nello stesso giorno in cui
pare sia venuto alla luce quel genio di William Shakespeare.
A parte gli scherzi scrivere spesso mi è indispensabile come
respirare aria perché scrivere è magicamente catartico, cattura le emozioni,
incanala la tristezza, schiarisce la confusione. Mi fa stare bene!
Le tue passioni sono
tante, dalla fotografia al cinema, dai viaggi alla lettura. Dove trovi il tempo
per scrivere?
Il tempo è il mio acerrimo tiranno, non ne ho mai
abbastanza. Ho imparato a scrivere in ogni occasione disponibile, anche perché
non è qualcosa che mi impongo e mi sforzo di fare ogni giorno. Scrivo solo e
soltanto quando i pensieri balzano fuori a forza dalla mia testa e non vogliono
sentir altra ragione se non quella di essere immortalati su un foglio bianco.
L’ispirazione arriva all’improvviso quando meno me l’aspetto e allora ho
imparato a ripetermi nella testa quelle scene, quelle parole per scriverle in
un secondo momento, ad abbozzarle sul cellulare mentre guido nel traffico…
insomma non c’è ostacolo che non può essere superato da una volontà che
pretende di scrivere. (A parte un palo o una macchina sulla strada)
Infine è la notte la mia compagna di avventure, poche ore
rubate al sonno mi bastano per portare avanti anche se lentamente qualche
progetto. Ormai a lavoro sanno che non dormo per scrivere e non si spaventano
più a vedermi arrivare in ufficio pallida come un vampiro e con due occhiaie da
panda.
Sei un’appassionata
di disegno e decoupage, ma non solo. Realizzi anche tue creazioni come
segnalibri, portalibri e mollettine. Da dove nasce questa tua passione?
Ho un animo creativo che mi porto dietro dalla nascita. Non sono
bravissima per carità ma mi piace troppo essere creativa che non mi pesa
rendermi conto che non rasenterò mai la perfezione.
Quando ero piccolissima il mio gioco preferito era ricostruire su carta
in 3D i cartoni animati che vedevo in tv, personaggi, case, vestiti… ricordo
ancora che avevo costruito per intero il set di “Siamo quelli di Beverly
Hills!”
Non è che i giochi mi mancassero, anzi ne avevo a bizzeffe ma è così
meraviglioso tirar su quasi dal nuovo qualcosa fatto con le proprie mani. Dà
un’immensa soddisfazione. Al pari di vedere completato un romanzo che prima era
solo un bozzolo di idea nella testa.
E poi da quei giorni dell’infanzia, ho sperimentato di tutto: pittura
sul vetro, pittura su stoffa, decoupage, collanine e segnalibri. Tra
cancelleria e libri casa mia è un vero e proprio magazzino.
Nel 2009, partecipi al
concorso indetto da Trambus con il racconto “Amore a tempo determinato” che
viene poi inserito in un’antologia. Cosa ricordi di questa esperienza?
La prima sensazione che mi viene in mente è stata
l’incredulità e poi la sorpresa. Era il secondo anno che partecipavo a quel
concorso insieme a una caterva di altre persone. Quando mi hanno chiamato per
avvisarmi che il mio racconto era stato selezionato insieme ad altri finalisti
nell’antologia non stavo più nella pelle. Non mi sembrava possibile che
finalmente tra tanti racconti arrivati, dovevano essere oltre i 1500, era stato
scelto il mio. Un racconto poi che è nato di getto, un po’ comico e un po’
ironico speso in poche manciate di righe sulla situazione di precariato del
lavoro in Italia.
Era un tantino autobiografico. Insomma la mia vita
dolce-amara è stata premiata.
Nel 2010, pubblichi il
tuo primo romanzo “D&S - Non voglio perderti”, in collaborazione con Vanessa
Vescera. Daccene un assaggio.
- È il primo in cui ci hanno aiutato molte persone per poi arrivare alla stampa. Una classe intera ha lavorato sulla copertina e poi sono state selezionate le tre migliori per unificarle. C’era chi si è appassionato alla storia prima ancora di vederla su carta che ci spingeva con l’entusiasmo a concludere questo romanzo al più presto.
- È un romanzo per gli adolescenti che parla di oggi, ma ricorda tanto l’adolescenza di chi ormai non lo è più d
- È una storia inventata di sana pianta eppure una volta chiuso il libro mi ci sono ritrovata dentro in maniera sconvolgente.
- È un romanzo impegnato, scanzonato, tormentato. Un libro corale dove si racconta uno spaccato di questi ragazzi che si affacciano alla vita per acciuffare il loro spazio nel mondo, un posto che va guadagnato con fatica tra incomprensioni, delusioni, incertezze, paure.
Bene ora la smetto perché con questo romanzo potrei andare avanti per ore… senza contare che quanto prima uscirà il suo seguito. Sì, perché il nostro romanzo d’esordio è composto da una trilogia e da uno spin off.
Da qui, parte una
fitta rete di pubblicazioni con la Vescera: nel 2011 esce “Amore nel sangue” e
nel 2012 “Attimi indimenticabili”. Com’è l’esperienza della scrittura a quattro
mani? Come riuscite a coniugare così bene i vostri stili?
Ce lo chiedono in molti e sinceramente non è facile
descriverlo e spiegarlo perché la nostra scrittura si armonizza da sé anche se
io e Vanessa in realtà non abbiamo lo stesso modo di scrivere. Abbiamo provato
di tutto e probabilmente ormai abbiamo raggiunto l’apice massimo della
sperimentazione. Anche se per migliorarci c’è ancora tanta strada da
percorrere.
Siamo passate dal più semplice dividersi i personaggi e
farli intrecciare nella storia, allo scrivere libri in cui non abbiamo nessuna
divisione, scriviamo poche righe a testa e ci alterniamo. Così è stato per
"Amore nel sangue", per "Attimi indimenticabili" e per l’ultimo uscito "Il richiamo
della luna", dove io stessa non so più distinguere cosa sia mio da quello che è
di Vany.
Sicuramente scrivere "Attimi indimenticabili" che è composto
da racconti di poche pagine è stato un traguardo importante. Non è facile
cimentarsi in racconti brevi né da soli né con un’altra persona quando si ha un
vincolo di spazio e di tema, con questa raccolta io e Vanessa abbiamo sfatato
anche questo mito. Ci abbiamo messo tanta passione, condivisione di idee, un
pizzico di umiltà e un venirsi incontro a metà strada.
E nel 2013, sempre
con la Vescera, esce “Vuoi sposarmi? No grazie!” edito da Butterfly Edizioni. Di
cosa si tratta?
"Vuoi sposarmi" è il nostro esperimento. Volevamo una fiaba
moderna un po’ mito e un po’ urban fantasy che seguisse il ritmo di una commedia
scanzonata, in cui si parlasse di Sirene, una delle tante passioni che
condividiamo.
Non vorrei svelare troppo per non togliere il gusto della
scoperta a chi vorrà avere il piacere di leggerlo ma c’è da stare svegli a
seguire le disavventure di Nisha e Neleo che per uno strano scherzo si
ritrovano a vivere delle situazioni che non avrebbero mai immaginato. E come
dico sempre: attenzione a quello che si desidera in una notte di luna!
Insieme, partecipate
anche al concorso “Ops, che figura!” che vi vale l’inserimento di un vostro
racconto nell’omonima antologia. Parlacene.
Vista la passione recente per tutto quello che è scanzonato
e viste le numerose figuracce che collezioniamo di solito, io e Vany abbiamo
deciso di cimentarci in questa nuova avventura. Siamo partite per la tangente senza
accordarci inventando questo personaggio un po’ matto e fuori dalle righe,
Vabia per l’esatezza… che ovviamente porta il marchio di fabbrica, il mio nome
e quello di Vanessa.
Non poteva mancare l’amore per la scrittura e dà cornice la
nostra amata Sicilia che, vuoi o non vuoi, ha sempre uno spazio nei nostri
romanzi.
Quello che ne è uscito è un racconto senza fiato di questa
eroina con la testa fra le nuvole che ne combinerà una dietro l’altra… è
proprio il caso di dirlo: Ops che figuraccia!
Ed è sempre del 2013
il tuo ultimo romanzo “Il richiamo della luna”, scritto ancora una volta con la
Vescera. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Qui abbiamo un ritorno alle nostre origini: l’amore
spassionato per i classici Urban Fantasy. Il romanzo non ha spunti comici e
scanzonati, non è nemmeno una fiaba.
Cosa troveranno i lettori? Beh stavolta avranno a che fare
direttamente con i nostri lycan, che come potete immaginare rappresentano altre
creature che ci piacciono molto.
Scenari notturni illuminati dalla luna piena, corse
mozzafiato per aver salva la vita, inseguimenti, lotte, sangue, tradimenti,
gelosie, potere. Un’avventura che si legge in un battito di ciglia.
Quali temi affronti
in questo libro e com’è nata l’idea per “Il richiamo della luna”?
Il libro è incentrato sul tema della non accettazione di sé
durante il periodo dello sviluppo perché Sheila, la protagonista del romanzo,
scoprirà a 16 anni qual è la sua vera natura, scoprirà di essere un mostro che
dipende dalla luna e votato al sangue.
È la non accettazione dipesa dall’ignoranza, dalla paura
delle diversità, dal non scoprirsi più conformi a quello che si riteneva essere
la propria essenza.
Abbiamo scritto "Il richiamo" per partecipare al concorso
indetto dalla Fazi. Ci siamo subito appassionate a questo concorso che metteva
in luce le tematiche più profonde che si celano dietro al genere Urban Fantasy.
È sottovalutato da molti qui in Italia perché a prima vista
sembra avulso e distaccato dalla realtà, invece è una chiave diversa per
esprimere tanti concetti attualissimi e profondi. Purtroppo al concorso abbiamo
passato solo il primo turno della selezione, ma per nostra fortuna "Il richiamo"
ha trovato subito un editore che ha creduto nelle sue potenzialità.
Insieme a Vanessa
gestite anche il blog ‘La bottega dei libri incantati’. Vuoi parlarci di questo
blog e dei servizi che offrite?
Il nostro blog nasce dalla nostra comune passione per i
libri. Abbiamo sempre sognato di averne uno ma per gestirlo e renderlo vivo ci
vuole molto tempo e dedizione. Il tempo purtroppo non gioca mai a nostro
favore, quindi abbiamo pensato di aprirlo insieme tanto viaggiamo sulla stessa
lunghezza d’onda e avevamo anche le stesse idee su cosa assolutamente non
poteva mancare.
Cosa offriamo? Beh un po’ di tutto, come al solito ci piace
fare le cose in grande pure se non abbiamo tempo neanche per piangere, ma ci
piace pensare che con calma e pazienza presto o tardi si farà tutto.
Su 'La bottega dei libri incantati' c’è spazio per anteprime,
recensioni, interviste non solo libresche; c’è spazio per gli autori emergenti
che vogliono farsi conoscere, per giveaway, storie pazze, teatro, cinema,
recensioni di giochi, qualche diario di viaggio, sconti e promozioni… insomma
tutto quello che di tanto in tanto ci viene in mente e ci fa piacere di
condividere con chi ci legge.
Hai qualche progetto
futuro che vuoi anticiparci?
I progetti per il futuro sono molteplici. Con Vanessa abbiamo
ancora qualche sorpresa che, probabilmente, presto comparirà su Amazon.
Per quanto riguarda Fabiana da sola si vedrà. Ci sono dei
romanzi ancora inediti che hanno già le loro copertine ma stanno chiusi nel
cassetto.
Intanto mi sto dedicando alla stesura di un nuovo romanzo,
"L’equazione imperfetta di noi", che dopo tanti mesi di fatica e di lavorazione
probabilmente vedrà presto la luce del sole.
E’ stato un piacere
immenso ospitarti nel mio blog Fabiana, oltre che una brava scrittrice sei
anche una persona meravigliosa che ho avuto la fortuna di conoscere
personalmente. In bocca al lupo per tutto e alla prossima!
Grazie Linda, così mi fai arrossire! Grazie ancora per avermi
dato spazio nel tuo blog, è stato un piacere rispondere alle tue domande <3
Per seguire Fabiana FABIANA ANDREOZZI E VANESSA VESCERA
Nessun commento:
Posta un commento