Ciao Diletta, benvenuta nel mio
blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao
Linda, grazie per ospitarmi nel tuo blog. Che dire di me? Sono un'eterna
sognatrice, una romanticona e penso senza ombra di dubbio di essere nata
nell'epoca sbagliata. Cerco di dire sempre tutto quello che penso anche se a
volte più che un pregio può apparire come un difetto. Le mie passioni oltre
alla scrittura sono la lettura e il canto. Adoro gli animali, in particolar
modo i gatti che riempiono le mie giornate di allegria.
Il diploma al Liceo Scientifico
e la frequentazione dell’Università, dove trovi il tempo per scrivere?
Bella
domanda. Non ne trovo molto soprattutto durante le sessioni invernali ed estive
però nel periodo che intercorre tra le une e le altre, scrivo nel primo
pomeriggio oppure la sera dopo cena. È un modo per staccare dalla realtà e
magari anche da quei problemi della vita quotidiana.
Sei un’appassionata lettrice,
in particolare di Urban Fantasy e di Young Adult. Quale libro riposa ora sul
tuo comodino?
Attualmente
sto leggendo "Die for me" di Amy Plum edito dalla DeAgostini. Avevo già letto la
trilogia in inglese però è logico che leggerla in italiano è tutta un'altra
cosa. Subito dopo penso di leggere la quadrilogia de "Il ragno e l'iguana" di
Elisa Vangelisti.
Tra le tue passioni spicca la
mitologia. Parlacene.
Da
quando ero alle superiori ho cominciato ad appassionarmene. Lo studio degli
antichi miti era qualcosa che mi coinvolgeva. E più studiavo, più volevo
saperne. In particolare mi sono sentita subito affine alla mitologia celtica,
ho approfondito soprattutto la dea Brigid. Subito dopo ho approfondito il
pantheon egizio per poi finire a quello greco. E proprio su quest'ultimo ho
incentrato insieme al mio fidanzato Yvan Argeadi il romanzo "Take me into your
Hell", narrando la storia d'amore di Ade e Persefone.
Gestisci personalmente il
fortunato blog “Atelier di una lettrice compulsiva”. Di cosa ti occupi nello
specifico?
Essendo
un blog letterario mi occupo di anteprime, interviste, libri esteri e libri
nostrani. In particolare infatti cerco sempre di recensire libri italiani di
scrittori emergenti proprio per far capire ai lettori che non tutti i libri
degni di nota sono quelli esteri. Va bene sperare che un libro uscito in
America possa essere tradotto anche in Italia, però ci sono davvero tanti libri
italiani che meritano di essere letti.
Sei ideatrice di un evento
Facebook creato per promuovere il self-publishing. Perché questa decisione?
Ho
creato questo evento perché su Facebook divaga sempre il pregiudizio nei
confronti degli autori self, autori che hanno deciso di scegliere un'altra
strada sia per scelta sia perché costretti dal rifiuto delle case editrici. Si
fa di tutta l'erba un fascio. Solo perché alcuni lettori hanno trovato alcuni
libri SELF pieni di errori ortografici non vuol dire che siano tutti così.
Tuttavia noto sempre con amarezza che scartano questa tipologia sempre per
questi soliti motivi. L'evento è un modo per dare spazio a tutti i self e
soprattutto ai lettori di self di mostrare e magari consigliare alcuni libri.
Può essere sì una sorta di vetrina ma anche un "consiglio per gli
acquisti" futuri.
Nel settembre 2013 esordisci
con il romanzo “Take me into your Hell”, scritto a quattro mani con Yvan
Argeadi. Daccene un assaggio?
[...] «L'hai voluto tu! Puoi dire addio a Persefone, sciocco!» Così dicendo l'ultima Moira rimasta afferrò un paio di cesoie e tagliò di netto quel sottilissimo filo luminescente che avrebbe dovuto garantire l'esistenza a Persefone.
Fu proprio allora che sul viso di Ade si dipinse un sorriso malefico e soddisfatto.[...]
Fu proprio allora che sul viso di Ade si dipinse un sorriso malefico e soddisfatto.[...]
Quali sono gli ostacoli della
scrittura a quattro mani e quali consigli daresti a chi vuole cimentarsi in
questo tipo di stesura?
Mah
guarda, di ostacoli nella scrittura a quattro mani sinceramente non ne ho
trovati molti. Sarà che io e Yvan stiamo insieme da quattro anni e quindi
parlare di un amore ci è risultato relativamente facile. Dico relativamente
perché il problema che abbiamo dovuto affrontare è un altro ovvero il tempo. Dovevamo
trovare dei ritagli di tempo tra lo studio (mio) e il lavoro di Yvan e non
sempre avevamo la famosissima "ispirazione" a scrivere. Più volte la
stesura ha subito degli stop abbastanza lunghi. E forse è anche per quello che
ci abbiamo messo circa nove mesi a partorirlo. Capirai che ormai è come un
bambino per noi.
Un consiglio che
darei? Cercare di amalgamare, di uniformare i due stili di scrittura e magari
focalizzarsi su determinati personaggi. Una sorta di divisione dei compiti. Per
"Take me into your Hell" infatti io mi occupavo della parte dei personaggi
femminili mentre Yvan di quelli maschili.
Nel novembre 2013 esce il
racconto “L’Eredità del Serpente”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno
angeli ribelli che caddero per amore, una profezia apocalittica, una storia
d'amore che va al di là del tempo. La protagonista di questo racconto è Aurora
che si ritroverà coinvolta in uno scontro millenario tra angeli e demoni, in questo
caso tra l'arcangelo Michele e il demone Azazel. I lettori però dovranno stare
attenti perché non è tutto oro quello che luccica, anzi.
Come nasce l’idea per questo
racconto e perché proprio un racconto?
Il
racconto nacque casualmente. Stavo girando su internet nel sito Luoghi
Misteriosi e ho trovato la Chiesa di Sant'Agostino a Lucca nella quale sembra
ci sia una botola che non è altro che un portale per l'Inferno. Da qui mi è
venuta l'idea di scrivere un racconto paranormale ma prima, abitando a una
decina di chilometri da Lucca, sono andata a fare un sopralluogo. Da qui è nata
tutta la storia. Ho scelto un racconto invece del romanzo perché avevo pensato
di creare un'antologia, "She is my Sin", racchiudendo in essa sette/otto racconti
dedicati ai principi infernali. Ogni storia ha protagonisti diversi tuttavia le
loro storie si intrecciano. Molti mi hanno criticato la scarsa lunghezza del
racconto, il volere risposte a domande che non sono state affrontate però vi
dico che alla fine del settimo/ottavo racconto tutto avrà un senso. E vi dico
anche che "L'Eredità del Serpente" è il punto focale dell'intera saga.
Quali tematiche ne “L’Eredità del Serpente”?
Quali tematiche ne “L’Eredità del Serpente”?
La
tematica fondamentale ne "L'Eredità del Serpente" è la rivalutazione dei concetti
canonici di Bene e Male perché come ho detto prima non è tutto oro ciò che
luccica e spesso ciò che viene visto negativamente, dalla giusta prospettiva
può apparire sotto una nuova luce. Ovviamente un'altro tema fondamentale è
l'amore di due anime destinate da millenni a incontrarsi di nuovo.
Hai altri progetti in cantiere di cui vuoi metterci a parte?
Hai altri progetti in cantiere di cui vuoi metterci a parte?
Attualmente
sto lavorando a svariati progetti. Uno fra questi è "Peccato d'Amore", secondo
racconto dell'antologia "She is my Sin" nel quale mi focalizzerò su due
personaggi apparsi alla fine de "L'Eredità del Serpente".
Poi sto scrivendo un
altro racconto a quattro mani con Yvan Argeadi stavolta dedicato a Elizabeth
Bathory che dovrebbe uscire a novembre, "Il Fascino del Male".
È stato un grandissimo piacere
ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie
Linda, il piacere è stato mio!
Per seguire Diletta DILETTA BRIZZI - IL BLOG UFFICIALE DELL'AUTRICE
Bellissima intervista :)
RispondiEliminaGraziemille :)
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