mercoledì 27 maggio 2015

Segnalazione - IL FURTO DEI MUNCH di Barbara Bolzan

Oggi vi segnalo una nuova uscita da non lasciarsi assolutamente sfuggire.
Oggi conosciamo più da vicino il romanzo "Il furto dei Munch" di Barbara Bolzan, autrice che adoro e che ho già avuto l'immenso piacere di ospitare nel mio blog.







SINOSSI: Il 5 aprile 2004, un commando mette a segno una spettacolare rapina alla banca di Stavanger, in Norvegia. Il 24 agosto 2004, dal Museo Munch di Oslo vengono sottratti i dipinti L'Urlo e Madonna. Due fatti apparentemente non correlati, ma che trascineranno il lettore in una vertigine di intrighi, pericoli e misteri, portandolo nel cuore del mercato nero, dell'arte e della musica.
Quando i dipinti scompaiono, infatti, lasciando dietro di sé una scia di morte, Agata Vidacovich, coinvolta nel traffico d’arte, tenterà di venire a capo dell'intricata vicenda, mettendo a dura prova le proprie certezze.
Sposata con un pianista di fama internazionale che ha ormai rinunciato alla propria carriera e al quale ha sempre mentito riguardo alla propria vera vita, Agata si ritroverà costantemente sul filo del rasoio, costretta a mettere a repentaglio tutto quello che ha di più caro per venire a capo di questo mistero.
Dove sono finiti i quadri?
Un thriller avvincente, che si snoda tra Milano, Oslo e Trieste e che tiene il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina.


DOVE TROVARLO:  http://www.amazon.it/furto-dei-Munch-Barbara-Bolzan-ebook/dp/B00Y3CREAA/ref=sr_1_5?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1432650383&sr=1-5&keywords=la+corte+editore







Eccovene un assaggio!



[...] Oslo, 2 settembre 2006
Quando Max morì, già un’altra persona aveva perso la vita, ma nessuno ritenne che i due decessi fossero in qualche modo correlati.
Arne Klungland era un poliziotto. Stava facendo il proprio dovere quando fu raggiunto dalla pallottola.
Era il 5 aprile del 2004. Alla banca di Stavanger, una città a sud della Norvegia, il commando di David Toska stava effettuando quella che fu definita la spettacolare rapina Nokas, nel corso della quale furono sottratti dieci milioni di dollari.
Max morì il 13 febbraio del 2006.
Anche lui stava facendo il proprio dovere. In un appartamento della periferia milanese, sorvegliava una donna del valore di dodici milioni di euro.
Qualcuno si adoperò affinché questo particolare non trapelasse, e la sua morte fu definita un incidente.
Allo stato attuale dei fatti, ciò che l’Organizzazione sa o pensa non mi importa, né mi importa ciò che sa o pensa Iver Berg, l’Ispettore che aveva preso in mano le indagini.
Dopotutto, quale che sia la verità, a ventiquattro mesi esatti dalla scomparsa, una donna è stata ritrovata. È nuda dal busto in su. È sfregiata e sfigurata.
Malgrado ciò, è bellissima.
Lei è bellissima. [...]








 
L'AUTRICE: Barbara Bolzan nasce nel 1980 in provincia di Milano.
Pur non abbandonando mai il suo primo amore per la recitazione, durante l’adolescenza si avvicina al mondo della scrittura e comincia a partecipare con successo a premi letterari nazionali e internazionali.
Pubblica il primo volume di narrativa nel 2004, con la prefazione del Professor Ezio Raimondi (Accademico dei Lincei e docente di Italianistica all’Università di Bologna): un excursus medico-narrativo sulle problematiche adolescenziali associate all’epilessia (AICE, Bologna, 2004).
Nel 2006, in seguito alla vittoria del Premio Internazionale Interrete, pubblica "Il sasso nello stagno", un romanzo sul difficile rapporto padre-figlia, nel quale la narrativa procede parallelamente agli studi linguistici e filologici (Prospettiva Editrice, Roma, 2006).
"Rya - La figlia di Temarin" esce nel 2014 (Butterfly Edizioni, Correggio). Figlio della sua passione per la storia e per la manipolazione della realtà, questo romanzo storico-fantasy costituisce il primo volume della saga che prende il nome dalla sua protagonista (La saga di Rya).
Di recente pubblicazione, "L’età più bella" (Butterfly Edizioni, Correggio, 2014) riprende in chiave nuova i temi già affrontati in "Sulle Scale".





4 commenti:

  1. Grazie Linda <3 Quanto vorrei dirti grazie di persona, uffiiiiii!!!! Dobbiamo assolutamente organizzare!!

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    1. Assolutamente sììì così intanto acquisto una copia autografata. <3

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  2. “Una trama per molti ma non per tutti”.
    Questo è stato il mio primo pensiero, appena terminata la lettura del nuovo avvincente romanzo di Barbara Bolzan.
    Di statura degna di un grosso editore, la vivace e altresì colorita scrittura di Barbara Bolzan, ci conduce nell’oscuro mondo dei trafficanti di opere d’arte.
    Mondo spietato, che lascia ben poco spazio ai sentimenti.
    Contano solo “gli assegni a sei zeri” come si legge a un certo punto della storia.
    Nonostante questo l’autrice milanese, analizza molto spesso anche l’aspetto affettivo, in particolare in Agata, il personaggio intorno al quale ruota tutta la storia.
    Questo permette di sentirsi vicino ai personaggi da ogni aspetto, per conoscerli e scegliere se apprezzarli oppure no.
    Traspare dalle pagine, il meticoloso lavoro dell’autrice per reperire informazioni utili per raccontare al meglio il famoso furto dei due capolavori dell’artista norvegese Edward Munch (1863-1944)
    Stiamo parlando dei celeberrimi “Urlo” e “Madonna”
    Intorno a questo, ottimi riferimenti musicali, uniti a un gergo altamente tecnico che fanno intendere Barbara molto preparata in questioni legate al pentagramma.
    Per questo motivo, secondo me, questo libro è per un pubblico molto preparato, sia in storia dell’arte, sia in cultura musicale.
    Tuttavia il lettore, anche se non avvezzo in questi due campi, troverà comunque motivo di leggere e apprezzare il nuovo libro di Barbara Bolzan.
    Un crescendo di emozioni che parte poco alla volta, e lo conduce nel vortice della storia, al punto di farlo sentire protagonista.
    Un’altra prova convincente dell’ottima Barbara Bolzan, che mi fa attendere il prossimo libro, sia con grande trepidazione, sia con grande curiosità.

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    1. Grazie per il tuo commento, Valerio! Sono felice che il romanzo ti sia piaciuto e, con esso, i "riferimenti" musicali :)
      E grazie ancora a Linda per questo spazio!!
      Adesso... sotto col prossimo lavoro!!

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