Ciao Adriana, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di
te.
Salve, vivo ad Aversa, una città in cui mi trovo molto bene
con la mia famiglia e le mie tre splendide figlie.
Adoro stare con loro e seguirle costantemente nella crescita, cerco di non perdermi proprio nulla.
Nei miei momenti di relax adoro scrivere e fare lunghe passeggiate.
Amo stare con gli amici e organizzare deliziose cenette.
Adoro stare con loro e seguirle costantemente nella crescita, cerco di non perdermi proprio nulla.
Nei miei momenti di relax adoro scrivere e fare lunghe passeggiate.
Amo stare con gli amici e organizzare deliziose cenette.
La laurea in giurisprudenza e l’impiego presso una rivista
giuridica online. Quanto si è accesa in te la scintilla della scrittura e dove
trovi il tempo per scrivere?
Ho sempre amato scrivere, ma credo che la scintilla si sia
accesa in me definitivamente con la maturità dei mie anni e le tante esperienze
di vita quotidiana.
Per motivi di tempo scrivo preferibilmente la notte, quando il silenzio mi concede una maggiore concentrazione.
Per motivi di tempo scrivo preferibilmente la notte, quando il silenzio mi concede una maggiore concentrazione.
Quali sono i tuoi autori preferiti e c’è, tra loro, qualcuno
che consideri tua “Musa”?
Amo i bei libri, quelli che danno forti emozioni, e non ho
autori preferiti.
Quale libro riposa ora sul tuo comodino?
Per il momento sul mio comodino riposa l’ultimo libro che
sto scrivendo.
Tra le tue passioni c’è quella di viaggiare. Quanto il
viaggio ti è d’ispirazione per i tuoi testi?
Viaggiare trasmette
sempre forti emozioni e apre la mente, ma non credo che sia stata la mia fonte
d’ispirazione principale.
Nel 2016 esce “La gabbia”. Cosa troveranno i lettori al suo
interno?
All’interno del mio libro “La Gabbia” i lettori troveranno
una voce di speranza per tutti quelli che si sentono quotidianamente
intrappolati nella loro stessa esistenza.
Quali tematiche affronti?
Affronto le tematiche dei disturbi d’ansia legati all’insoddisfazione
di una vita che si vorrebbe diversa e che non si ha il coraggio di cambiare.
Quale messaggio vuoi trasmettere?
Il messaggio è che c’è sempre, in un modo o in un altro, una
via d’uscita, basta volerlo.
Qual è stato l’input per questo romanzo?
L’input è stato quello di ascoltare su una panchina a storia
di una coppia che mi ha raccontato la loro storia d’amore.
Ne “La gabbia” tratti l’argomento degli attacchi di panico.
Perché questa scelta?
Perché è un problema molto diffuso, come ho potuto io stessa
constatare ascoltando le storie di tante persone.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
Sì, certo.
È stato un piacere ospitarti nel blog. In bocca al lupo!
È stato un piacere anche per me e grazie di tutto.
Per seguire Adriana ADRIANA FABOZZI
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