Oggi, recensisco il romanzo di Salvatore Stefanelli, dal titolo "La Belva del Mare", edito da Delos Digital.
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio!
SINOSSI: Un mostro che rapisce le sue vittime per poi lasciarle morire in riva al
mare con una passiflora sul ventre, per questo l’hanno chiamato La
Belva del mare. Il maresciallo Riberti è in prima linea nel dargli la
caccia, ma la sua ostinazione non è solo dovere, è soprattutto qualcosa
di personale.
ANNO 2013 - Riberti è un maresciallo dei carabinieri che ha perso la moglie, assassinata per mano del killer che chiamano La Belva del Mare.
Due anni dopo, questi colpisce ancora. Uccide solo donne, tutte somiglianti alla moglie di Riberti,e deposita su di loro la passiflora; sembra seguire un protocollo.
L'indagine non decolla, ma il maresciallo è intenzionato a catturare il killer. Ormai, è in atto una guerra personale per lui.
Riberti riuscirà a catturare il colpevole e liberare la sua anima dal senso di colpa?
L'ambientazione è quella del sud Italia, l'atmosfera che si respira è quella del thriller puro, mescolata al respiro del mare e al suo profumo. Ho particolarmente apprezzato anche l'iter delle indagini, perfettamente in linea con un poliziesco che si rispetti. Attesa, paura e suspense si intercalano con sorprendente maestria.
Non ti ho più avuta e non ti ho mai persa. Non sono ancora riuscito a chiamarti per nome da allora e quella data mi si è impressa a fuoco nel petto dove non sei, dove sento solo un enorme vuoto, e tale voglio che rimanga.
Il mare seppe trasmettere tutte le lacrime.'
Non ti ho più avuta e non ti ho mai persa. Non sono ancora riuscito a chiamarti per nome da allora e quella data mi si è impressa a fuoco nel petto dove non sei, dove sento solo un enorme vuoto, e tale voglio che rimanga.
Il mare seppe trasmettere tutte le lacrime.'
La caratterizzazione dei personaggi è completa, nonostante la brevità del testo.
Riberti è il protagonista principale. Maresciallo dei carabinieri, rimasto vedovo, è ossessionato dalla Belva che gli ha assassinato la moglie. Uomo tutto d'un pezzo, bravo nel suo lavoro, molto attento e meticoloso, cerca di andare d'accordo con il suo superiore; ha un carattere chiuso, non si apre neppure coi colleghi con cui lavora, e affronterà un percorso interiore che lo farà crescere e cambiare.
Teresa Vincidomini è la collega di Riberti; donna diligente e dotata di un'innata sensualità che cela sapientemente sotto la divisa, è attratta dal maresciallo. Possiede quel garbo e fascino che incatenano.
Molinari è il capitano dei carabinieri, superiore di Riberti e, a prima vista, ostile. Uomo rigido, scontroso e antipatico, non fa nulla per farsi voler bene, ma riserverà qualche sorpresa sul finale.
La Belva è l'assassino misterioso. Ha un passato tormentato, e proprio lì si cela il motivo scatenante dei suoi omicidi; crudele ma, al tempo stesso, suscita un seppur minimo moto di compassione.
'Dalla terrazza entra la luce della luna, mi affaccio a osservare il riflesso del mare. Ascolto il rumore della risacca e risento il tuo riso gentile, il profondo nero dell'abisso marino mi ricorda i tuoi occhi, amore mio. Ancora una volta vorrei piangere.'
'Dalla terrazza entra la luce della luna, mi affaccio a osservare il riflesso del mare. Ascolto il rumore della risacca e risento il tuo riso gentile, il profondo nero dell'abisso marino mi ricorda i tuoi occhi, amore mio. Ancora una volta vorrei piangere.'
La scrittura di Stefanelli cattura il lettore; possiede una particolarità: il thriller e l'azione sono contornati da una poetica che richiama una silloge, soprattutto nelle riflessioni dell'autore sul mare e sulla morte.
Altra caratteristica inusuale è l'identità dell'assasino, non segue i soliti cliché; estremamente bravo l'autore a creare attesa e a farci sospettare di chiunque.
I temi affrontati sono: la malvagità dell'animo umano, la violenza, l'assassinio, la forza del perdono e la sacralità della morte.
Il messaggio che ci tocca è che esiste sempre una rinascita, alla fine del buio si può trovare sempre la luce.
"La Belva del Mare" è un thriller ben calibrato.
Un maresciallo in cerca di giustizia, che porta un peso sul cuore; un assassino feroce e spietato; una caccia all'uomo all'ultimo respiro.
Sullo sfondo del mare del Sud, una storia di morte e raccapriccio, in cui le donne sono le vittime sfortunate della folle furia omicida di una belva umana.
Una vicenda attuale, ben congeniata, che tiene in sospeso e si fa leggere in un sospiro.
Consigliato agli amanti del thriller e del poliziesco, a chi cerca le atmosfere piene suspense con un'ambientazione italiana. Personalmente, ho ritrovato un'eco di Micheal Connelly, autore a me caro, e consiglio di scoprire vivamente Stefanelli e seguirlo nelle prossime pubblicazioni.
'Mi sono detto che non c'era luogo migliore per consumare la mia vendetta, così le ho portate tutte lì.
Ho atteso che aprissero gli occhi, perché volevo che vedessero quanto godessi del loro soffrire.'
Stupenda recensione. Non potevo sperare di meglio.
RispondiEliminaGrazie a te della bella lettura.
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