mercoledì 22 luglio 2020

Recensione - EMILY di Antonella Barbieri

Oggi, sono molto contenta di tornare a parlarvi di Antonella Barbieri.
L'autrice torna in libreria con un nuovo romanzo storico, di cui ho curato personalmente l'editing, per La Bussola - Servizi Editoriali.
Andiamo subito a conoscere meglio Emily.










SINOSSI: Bath– 1880 Emily è una giovane donna senza passato. Cresciuta in un convento, ha un solo grande sogno: ritrovare la famiglia perduta. Decide, quindi, di partire per Bristol, seguendo le traccia di un misterioso braccialetto, dono della sua mamma.Lì, incrocerà il cammino di Lord Henry. L’attrazione tra i due è evidente, ma un’orfana può aspirare all’amore di un aristocratico? Tra sontuosi ricevimenti, passeggiate per le campagne inglesi e battiti del cuore, torna Antonella Barbieri con una storia che narra di emozioni, segreti e coraggio.

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INGHILTERRA - 1860 Una bambina viene abbandonata tra le braccia di una suora del St. Elfege. Venti anni dopo, Emily è cresciuta e desidera conoscere la sua vera famiglia.
Con un braccialetto, unico ricordo della madre, e pochi denari, parte per Bristol, ricorrendo a tutto il proprio coraggio.
Qui, farà un incontro inaspettato con lord Henry; l'uomo la travolgerà con la propria carrozza, e nulla sarà più come prima.
Affascinata e attratta dal misterioso aristocratico, accetterà la sua offerta di trasferirsi da lui a servizio, ma non rinuncerà al proprio sogno.
Emily riuscirà a scoprire la verità? Ritroverà la madre perduta? E il sentimento per Henry, che cresce giorno dopo giorno, è destinato a fiorire o a essere reciso?

L'ambientazione è storica. Ci troviamo in epoca vittoriana e ci muoviamo tra Bath e Bristol, partecipiamo a ricevimenti, frequentiamo opulenti ville tra crinoline, trine e tulle. La natura è parte integrante del testo e si percepisce la passione che nutre l'autrice per fiori e giardini.
La caratterizzazione dei personaggi è soddisfacente.
Emily è la protagonista femminile. Abbandonata da neonata, è stata cresciuta al St. Elfege, ricevendo tutto l'amore che le era stato negato. Ha un rapporto particolare con Suor Rosetta che vede come una madre. Caparbia, testarda e poco incline all'amore, deciderà di partire per cercare di ritrovare la madre perduta.
La ragazza inizierà un'avventura che la condurrà fino a Bristol, sulla scia di un braccialetto, unico dono della madre.
Un incidente fortuito la farà scontrare con lord Henry, e tutto muterà. Il rapporto con il nobile è difficile, timido e motivo di imbarazzo per Emily, poco abituata alla presenza maschile. La ragazza s'innamorerà follemente dell'uomo, ma si sentirà inesperta e non degna del suo interesse. Tenderà a nacondere la propria condizione, vergognandosene profondamente.
Persevererà nella ricerca della madre, decisa a tutto pur di ritrovarla. Affronterà un lungo percorso interiore che la condrrà a crescere molto e ad affrontare le sue paure.
Henry Howard è il protagonista maschile. Aristocratico irreprensibile, uomo d'onore e integerrimo, vedovo della moglie Rose e padre amorevole. L'incontro con Emily lo turberà e smuoverà il suo cuore, rimasto troppo a lungo immobile. Pur di non separarsi dalla donna, le offrirà un lavoro presso la propria dimora e finirà con l'innamorarsene.
Margaret Rosvelt è la madre della defunta Rose e suocera di lord Henry. Donna di estrema intelligenza ed eleganza, ha perso la figlia ma è rimasta molto legata al genero. Emily attirerà subito la sua curiosità e cercherà di divenire più in confidenza con la ragazza. Di animo nobile, lotta da sempre contro i soprusi e le malignità della classe sociale cui appartiene. Nasconde un passato scomodo, preda di scandali e sotterfugi, e proprio in questo sta la sua estrema umanità.
Dorothy è la padrona della locanda Petty House, alle porte di Bristol. Dal carattere irruento e spiccio, aiuterà Emily, offrendole un lavoro e si dimostrerà una buona amica, dandole ottimi consigli per guidarla sulla giusta via.
Ci sono anche alcuni personaggi secondari che Emily incontrerà sul suo cammino, a cui ci affezioniamo. Suor Rosetta, Suor Cathlyn e Suor Sophie che l'hanno cresciuta e condiviso la vita in convento, Sam il contadino che le offrirà un passaggio per Bristol, alcuni membri della famiglia Rosvelt e Rose che, pur essendo deceduta, percorre il libro come una silenziosa presenza.





[...] Ai suoi occhi, sono solo un’orfana che ha accolto in casa, per badare ai figli; di certo, non nutre interesse per una ragazza senza il becco di un quattrino.
Questo non è il mio posto. Purtroppo, la vita non va come nelle fiabe, dove i poveri s’innamorano dei ricchi e li sposano. Devo smetterla di sognare e cercare la mia vera famiglia, non posso perdermi in queste fantasticherie. Devo andarmene prima che accada l’irreparabile.





Ci troviamo di fronte a un romanzo storico ambientato in epoca vittoriana, lo stile e la scrittura ripercorrono gli usi e costumi del tempo. L'autrice ci ripropone il gusto dei vecchi classici con un testo che, pur parlando di amore, non sfocia mai nella volgarità o nella mera passione.
Assistiamo al percorso di crescita di una ragazza coraggiosa, disposta a tutto pur di scoprire la verità.
I temi trattati sono: l'amore puro, i segreti, le bugie, la maternità, le dinamiche famigliari, i rapporti madre-figlia, il coraggio, la ricerca della verità e l'abbandono.
Il messaggio tra le righe è relativo al destino e al disegno che ha per ognuno di noi. Per quanto la strada sembri impervia, e le scelte della vita ci pongano su sentieri che paiono non incrociarsi, se è scritto nulla può essere impedito, e la strada verso casa si ritrova sempre.
Una ragazza in cerca del suo passato, un braccialetto che come un filo rosso unisce due realtà agli antipodi, un viaggio verso l'ignoto, il coraggio di una donna, la forza del destino e, sullo sfondo, la deliziosa campagna inglese.
Consigliato agli amanti dei romanzi storici e dei romance storici, a chi ama le ambientazioni vittoriane, le storie delicate che trattano di amore e di sofferenza, di coraggio e di segreti.
A chi cerca una storia al femminile che analizza il difficile tema dell'abbandono.

[...] Nella vita tutto è possibile, e i sogni si possono davvero realizzare.





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