Per la terza pubblicazione Giazira Scritture, vi presento 'O Nfierno - Dante e Virgilio mmiezo e malamente di Marilena Lucente, in occasione della celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante.
Andiamo a sbirciare nel dettaglio!
SINOSSI: Questo libro nasce da un esperimento in classe e racconta il percorso
didattico che ha portato una docente ad affidare l'Inferno di Dante alla
lingua dei suoi ragazzi: il napoletano. Ne è nata un'esperienza unica,
nella quale gli alunni hanno giocato, sperimentato, osato, ricostruito
un classico eterno della letteratura mondiale, raccontandolo con il loro
sguardo, il loro vocabolario. Al loro fianco, guida discreta, la
docente, che nella prima parte dell'opera riflette sul mondo della
scuola e su come ci si debba sempre mettere in cerca di nuovi strumenti
per avvicinare i ragazzi allo studio, alla conoscenza. La scuola è
ancora viva? Forse la risposta risiede in questi dieci canti
dell'Inferno tradotti nel libro. Di certo, per sopravvivere, alla scuola
non può mai mancare l'ossigeno di cui oggi più che mai necessita:
l'entusiasmo. Sempre nell'attesa di riflessioni e decisioni politiche
più lungimiranti.
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Vuolsi così colà dove si vuole…”, rileggo scandendo le parole.
Salvatore guarda di nuovo il libro, respira, prende coraggio e si lancia:
“Caronte, non ti agitare! Voleva un poco di Coca Cola e si vergognava a domandare.
Marilena Lucente (1967) è insegnante di materie letterarie all'Istituto Terra di Lavoro di Caserta. Ha raccontato la scuola nel suo primo libro Scritto sui banchi (2005) e in numerosi saggi di pedagogia. Tra i suoi ultimi libri: Di un Ulisse, di una Penelope (2017), E poi torna alla luce con i suoi canti (2018), Trilogia delle donne dell'acqua. Medea, Penelope, Didone (2019) e la raccolta Malevite (2020). Dopo la narrativa e la drammaturgia, con ‘O Nfierno. Dante e Virgilio mmiezo ê malamente, torna finalmente a parlare di scuola, quella che c'è e quella che da qualche parte ci sta aspettando.
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