giovedì 22 aprile 2021

Recensione in Anteprima - LO PSEUDONIMO di Juls Way

Oggi, sono molto contenta di recensire in ANTEPRIMA il bellissimo libro di Juls Way, dal titolo Lo Pseudonimo, edito da Words Edizioni, per il quale ne ho curato l'editing.
Andiamo subito a conoscerlo nel dettaglio!
 
 

 

 

 

SINOSSI: Londra, 1907
All’uscita del terzo libro di Mr Carl Montgomery, la città di Londra è in preda a una frenetica caccia all’autore, di cui nessuno conosce l’identità. Non è esente dal dibattito, suo malgrado, Mr Ezra Talbot, importante editorialista della rivista The Point, al quale viene proposto di scrivere un articolo che smascheri lo scrittore. Tra visite al museo, aste di quadri impressionisti, interviste, letture ad alta voce e rocamboleschi scambi di identità, Talbot si troverà invischiato in una intricata indagine, ricca di colpi di scena, in compagnia della sua bizzarra assistente, miss Frances Evans. Ma cosa succederà quando verrà rivelata la vera identità del misterioso Mr Carl Montgomery?

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LONDRA 1907 - La città non fa che parlarne: è in arrivo un nuovo romanzo di Carl Montgomery, il misterioso scrittore che sembra incendiare gli animi maschili e femminili.
Ezra Talbot è un giornalista che riceve lo spinoso incarico di scoprire chi si cela dietro l'autore. Ad autarlo nell'indagine, la sua assistente: Miss Evans.
I due si ritrovano costetti a trascorrere molto tempo assieme, e quella che sembrava una relazione prettamente professionale, a poco a poco si trasforma in ben altro.
L'attrazione è una miccia pronta a esplodere, fatta di sintonia mentale, non solo fisica, e di segreti troppo a lungo taciuti.
Riusciranno i due a svelare il mistero che aleggia attorno a Montgomery e restare indenni al turbine di emozioni verso il quale si stanno dirigendo? 


Partiamo dall'ambientazione, ci troviamo nell'età edoardiana, in pieno fermento dell'Art Nouveau. L'autrice, con naturale talento evocativo, ci accompagna tra opere d'arte e tecniche pittoriche, tra poesia e scrittura, attraverso artisti che hanno fatto la Storia. Evidente, è la cultura che contraddistingue la Way. I luoghi, in cui ci muoviamo, variano: da redazioni di giornali a interni dominati dagli arredi titpici dell'epoca, dai parchi londinesi sino a spingerci anche nella bella Parigi, in edifici e ritrovi che sono parte della storia francese.
La caratterizzazione dei personaggi è perfetta.
Ezra Talbot è il protagonista maschile. Giornalista stacanovista, magnetico e affascinante, è un uomo che non ama stare con le mani in mano. Dedito al proprio lavoro, vive con la figlia e se ne prende cura come può, abbandonato dalla moglie che gli ha preferito la vita più colorata di Parigi. 
Il rapporto con Miss Evans, la sua assistente, è particolare da sempre: le riconosce grante intuito e professionalità, ma il proprio carattere burbero e orgoglioso spesso lo ostacola. Obbligato a lavorare più a stretto contatto con la donna, si scoprirà inspiegabilmente attratto da Frances, quasi incapace di non pensare a lei. Si ritroverà a dover combattere contro la paura di amare, ancora una volta, e il terrore di restare deluso. Vivrà con lei una stimolante avventura, alla ricerca del misterioso Montgomery.
Frances Evans è la protagonista femminile. Assistente di Mr. Talbot, è una donna votata al proprio lavoro, disordinata che non riserva tanta attenzione all'aspetto fisico. Questo è un personaggio molto interessante e ricco di sfacettature, che si manifestano a poco a poco durante la lettura. Frances nasconde un passato insospettato: proviene da una nobile famiglia londinese, ma ha scelto la libertà e la ribellione al futuro imposto dei genitori, senza timore di dare scandalo. Siamo di fronte a una donna indipendente, sagace e intelligente, che insegue i propri sogni a costo di farsi male. Nutre per Ezra un sentimento sincero e una passione che farà sempre più fatica a nascondere.
Albertina Talbot è l'antagonista femminile della storia. Donna dalla rara bellezza ed eleganza, abituata a ottenere sempre ciò che vuole, possiede anch'ella una sorta di ribellione ma in modo diverso da Frances. Poco votata alla maternità, non si è fatta scrupoli ad abbandonare figlia e marito per inseguire l'amore a Parigi e il riscatto da una vita che non era come desiderava. Superficiale ed egocentrica, darà del filo da torcere a Ezra, pur di non perdere la sicurezza economica che, considera, dovuta.
Attorno a questi personaggi abbiamo una girandola di figure ugualmente importanti. Lady Pevenan, la madre di Frances, donna algida, timorata e impassibile che nasconde una grande apprensione per la sorte della figlia; Mr. Pevevnan, suo padre, che serpegga tra le pagine del libro come un fantasma, ma rappresenta la cagione di tanti accadimenti; Jacob, fratello di Frances, protettivo verso la sorella e sua "spalla". Una menzione va anche a Thomas Medley, il legale amico di Frances, personaggio a me molto caro; non mi dispiacerebbe un romanzo a lui dedicato, ma non voglio svelarvi troppo per non togliervi il piacere della lettura. Infine, non posso non menzionare lady Louisa, zia meravigliosa e anticonformista di Frances; Georgiana, la figlia di Mr. Talbot, figura essenziale del libro: come si suol dire, spesso i bambini vedono meglio degli adulti, e Sir Bell, il letterato che ho trovato assolutamente irresistibile per l'ironia, la sagacia e la cultura. Un vero e proprio artista dell'epoca.
 


 

 

«Secondo me, c’è ben poco di scandaloso in uno scrittore che scrive romanzi d’amore» replicò lei sorridendo, in tutta la sua fresca ingenuità.
«Su questo vorrei dissentire. Una storia d’amore può essere scandalosa, rivelarci incredibili verità e aprirci gli occhi sui nostri sentimenti» ribatté Mr Talbot, cercando di darsi il tono dell’uomo maturo.
«Non lo metto in dubbio, ma avete letto qualcosa di questo Montgomery?»
«A dire il vero, no. Anzi, domattina passate dall’amministrazione e fatevi rilasciare del denaro, poi andate in libreria e acquistate tutti i suoi romanzi. Voi li avete letti?»
Frances Evans rise. «Che domande! Certo che li ho letti! Tutti leggono Montgomery!»
«Rileggeteli, vi voglio preparata» le ordinò.

 

 

 

Questo è un romanzo che mi ha molto colpito perché ci muoviamo in un diverso panorama. Siamo di fronte a un romance storico nel senso più puro del termine, ma è davvero riduttivo definirlo così. Ci troviamo agli inizi del '900, periodo poco trattato dai romanzi d'amore, con due protagonisti atipici, senza streotipi: lui, un eroe non eroe che finisci per adorare, e lei, una Donna diversa da tutte le altre. L'amore per la letteratura trasuda in ogni pagina e ci si ritrova a desiderare di uscire per comprare e divorare i romanzi di Montgomery. Ho molto apprezzato l'arte inserita nel libro, e questo amore diverso, elegante, eppure pieno di passione.
L'elemento hot è trattato con il garbo proprio dell'epoca e del romanzo che ci si appresta a leggere, ma Ezra è pur sempre un uomo, e si percepisce tutto il suo trasporto e ardore. Protagonsta indiscusso è senza dubbio l'Arte in ogni sua forma, dai dipinti ai libri. Siamo inseriti in un contesto intelettuale dove, la differenza tra classi è palpabile; Lo Pseudonimo somiglia a un vecchio classico nelle atmosfere, negli abiti e nel gergo.
Le tematiche trattate sono: la figura della donna anticonformista che non si attiene alle regole, la paura di amare, i segreti, la ricerca della verità, la differenza tra ceti di appartenenza e il destino.
Il messaggio tra le righe è relativo al coraggio che permea ogni parte del testo. Il coraggio di inseguire e battersi per i propri ideali senza aver paura di sbagliare, il coraggio che una donna dell'epoca doveva possedere per fare ciò che voleva. E, qui, mi soffermerei anche sulla forza intrinseca delle femmine che, nei secoli, sono arrivate fino a noi, la forza della penna e del successo capace di penetrare le barriere del tempo e dei dogmi imposti. 

 


 
 
 
Prima di scrivere era sempre in preda a una strana frenesia. Il furor s’impadroniva della sua mente, del suo cuore, delle sue mani. I pensieri vagavano lontano ed erano più veloci della penna. Le immagini si susseguivano, rincorrendosi, presentandosi e inchinandosi sul palcoscenico dal rosso sipario, ma sfuggivano ancora prima di essere guardate, riconosciute, analizzate.
Fermale, le tue idee. Osservale e scrivi ciò che vedi, ciò che senti.
Sei o non sei Mr Montgomery?
Certo che lo era. Ma a volte anche per Montgomery era difficile essere Montgomery. A volte, voleva solo leggere un libro che non avesse scritto, semplicemente leggere, così che la sua mente si sarebbe fermata. Le idee avrebbero smesso di tormentare il suo cervello, ormai stremato dall’incontentabile, insaziabile fantasia.


 
 
 
 
 
 
Lo Pseudnimo è un meraviglioso affresco di un'epoca, forse, un po' dimenticata.
Un giornalista che non vuole più amare, una donna che lotta per la propria libertà, un misterioso scrittore da scovare, la potente eco della letteratura, il coraggio di sbagliare e una passione che si muove al ritmo di penna e calamaio. Sullo sfondo, una Londra nebbiosa che sembra celare, nei suoi anfratti, una realtà invisibile eppur palpabile.
Consigliatissimo agli amanti dei romance storici, dei romanzi storici, dei libri che affontano le ambientazioni inglesi di inizio Novecento; a chi cerca un romanzo diverso che tratta di passione, amore e letteratura. A chi ama i grandi classici e ne sente nostalgia, a chi cerca un libro che parla di libri, arte, umanità, senza rinunciare a un pizzico di mistero.
A chi ancora non conosce la penna di Juls Way e non sa cosa si perde.

Linda Bertasi


IL MIO VOTO


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