venerdì 23 aprile 2021

Segnalazione - LA VITA OSTILE di Raffaele Mutalipassi

Oggi, vi presento il romanzo La Vita Ostile di Raffaele Mutalipassi.
Andiamo a conoscerlo meglio!
 
 
 


SINOSSI: La storia di una vita vissuta senza un attimo di tregua dalla metà del secolo scorso fino ai giorni nostri. Le vicissitudini del protagonista che da un piccolissimo paese del Cilento giunge a Roma con la propria famiglia nel pieno del boom economico degli anni Sessanta e che da lì parte per una grande avventura che lo porterà a lavorare come ingegnere in molti paesi in via di sviluppo.
Sulla soglia dei settanta anni, Raffaele ci porta con sé in un lungo viaggio a ritroso attraverso la rigorosa cronaca della propria esistenza. L’infanzia, i sogni di gioventù, la spensieratezza e il disagio giovanile, la disillusione, la disperazione, la paura, il coraggio dell’incoscienza, la libertà, la fuga continua, la solitudine, il distacco della vecchiaia e, infine, l’immenso dolore per la perdita del fratello minore. L’amore struggente per l’Italia e l’odio viscerale per gli italiani.
Un viaggio che rappresenta lo specchio di una generazione unica che a poco a poco sta scomparendo. La prima generazione cresciuta con la televisione che è stata artefice della più grande rivoluzione giovanile della storia dell’umanità con tutti gli stravolgimenti politici, culturali e sociali che ne sono conseguiti e che è stata poi protagonista della globalizzazione e dell’era digitale. E che infine è stata messa alla prova dalla più grande minaccia collettiva che il destino potesse riservarci in quanto la più esposta e la più colpita al tempo della prima pandemia globale della storia. Un momento, questo, che non ha eguali nella storia dell’umanità.

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Raffaele Mutalipassi
nasce nel 195, in provincia di Salerno. Nel 1954 si ritrova a Valmontone (RM) da dove, nel 1962, si trasferisce a Roma. Qui trascorre un’adolescenza travagliata. Dopo aver abbandonato la scuola dell’obbligo, solo a diciotto anni consegue la licenza media. A venti, si diploma da privatista. A venticinque, lavora come operaio in una filatura di Prato e, nel 1979, si laurea in Ingegneria.

Nel 1981, effettua la sua prima missione di lavoro in Somalia. Dopodiché, accumula quasi quarant'anni di esperienza nella gestione, coordinazione e valutazione di programmi e progetti di cooperazione internazionale, finanziati soprattutto dall’Unione Europea. Dal 2018, è pensionato residente in Bolivia, paese dove è nata la sua unica figlia.

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